Luglio 16th, 2010 Riccardo Fucile
OGNI VOLTA CHE CONVOCA I VERTICI DEL PARTITO A PALAZZO GRAZIOLI LE FRASI ESATTE VENGONO RIPORTATE DAI GIORNALI… LO STESSO ACCADE NEL CORSO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: LA TAGLIA PER PALAZZO CHIGI SALE A CINQUE MILIONI
La voce era da qualche giorno in giro, ma oggi la conferma ufficiale arriva da un giornale vicino al premier, ovvero “Libero”.
D’accordo che Silvio parla spesso di trame internazionali a suo danno, di strani “complotti” dei poteri forti che remano contro di lui, ma che si arrivasse alle taglie interne al Pdl come nel Far West nessuno se lo sarebbe aspettato. Non sappiamo se la decisione farà più preoccupare o sorridere gli italiani, alle prese con problemi più seri della fuga di notizie da Palazzo Grazioli, ma Silvio lo aveva promesso: “ghe pensi mi”.
Ora abbiamo capito a cosa si riferiva.
Le gole profonde del Governo hanno i giorni contati: Silvio ha messo una taglia di 3 milioni di euro sui delatori di palazzo Grazioli e di 5 milioni su quelli di palazzo Chigi.
Il motivo? Ogni volta che convoca un consiglio dei ministri o un summit di partito, il giorno dopo sui quotidiani appare il resoconto completo degli incontri con tanto di suoi virgolettati.
E Silvio è furibondo perchè le frasi virgolettate sono proprio vere.
Nel Ghota di corte si annida un Giuda e Silvio è intenzionato a stanarlo: non sappiamo se trascorra le notti a esaminare le schede segnaletiche dei ministri e dei vertici pidiellini, ma certo non è riuscito a venirne a capo da solo.
A questo punto ha deciso di far scattare l’offensiva della taglia in denaro.
Tre e cinque milioni a seconda delle residenze, cifre da paura, che temiamo scateneranno falsi allarmi, delatori presunti, coltellate alla schiena tra ministri, aumentando ancora di più le divisioni e i sospetti. Continua »
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Luglio 16th, 2010 Riccardo Fucile
PER DUE LISTE DI APPOGGIO SARANNO CONSIDERATI VALIDI SOLO I VOTI DELLE SCHEDE IN CUI L’ELETTORE ABBIA ESPRESSO ANCHE LA PREFERENZA PER COTA CHE AVEVA VINTO PER 9.372 VOTI SULLA BRESSO…ACCOLTO MA RINVIATO IL CASO PIU’ SCABROSO, QUELLO DELLA LISTA “PENSIONATI PER COTA” CHE CONTIENE FIRME FALSE: SARA’ IL VERO AGO DELLA BILANCIA E LA SPADA DI DAMOCLE SULLA GIUNTA COTA PER QUALCHE ALTRO MESE
All’una e quindici della scorsa notte il Piemonte torna ad essere una regione in bilico.
Dopo sei ore di camera di consiglio, i giudici del Tar decidono per il riconteggio dei voti di due liste, consegnando una vittoria parziale ai ricorsi presentati dal centrosinistra.
L’Ufficio elettorale dovrà spulciare tra i 12.154 voti assegnati all’ex consigliere dell’Udc Deodato Scanderebech per vedere se l’elettore ha espresso anche la propria preferenza per il candidato presidente Roberto Cota.
E lo stesso verrà fatto con i 2.826 voti assegnati alla lista Forza Consumatori. Alla fine di una giornata estenuante tutti possono comunque cantare vittoria, anche il centrodestra.
Perchè la fetta più grande del primo ricorso, quella che riguardava le irregolarità nella presentazione della lista «Verdi Vvff» è stata tolta dalla tavola.
Ricorso bocciato, e 32.000 voti che non rischiano l’annullamento.
Tutto rimandato invece per il caso più scabroso, quello della Lista Pensionati di Michele Giovine. Anche questo ricorso è stato dichiarato ammissibile.
Manca però la querela per falso, ci sono 60 giorni di tempo per presentarla, poi si vedrà .
Il primo ricorso accolto è quello relativo alla lista personale di Deodato Scanderebech, macchina da voti ex Udc che girava intorno a una semplice questione.
Poteva o non poteva il consigliere, che pure il 16 febbraio era già stato espulso dal partito che lo aveva eletto in Consiglio regionale, l’Udc (in Piemonte schierato con il centrosinistra), rilasciare a se stesso, 9 giorni più tardi, una «dichiarazione di collegamento» con la quale si autorizzava a non raccogliere le firme di presentazione tra i cittadini per una lista con nome e orientamento politico diversi?
Per gli avvocati del centrodestra era tutto lecito, perchè la pur discussa leggina regionale che lo prevede è stata concepita anche per tutelare le minoranze all’interno dei partiti.
Di opposto parere i legali del centrosinistra: averlo fatto significa invece tradire sia la volontà dei suoi precedenti elettori sia lo spirito della legge.
I giudici hanno dato ragione ai ricorrenti.
Sullo stesso motivo è caduta la lista Forza Consumatori: i giudici hanno ritenuto illegittimo il suo cambio in corsa di ragione sociale.
Quello di Giovine è invece un caso scabroso per il centrodestra, forse il vero ago della bilancia. Continua »
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Luglio 16th, 2010 Riccardo Fucile
NASCOSTI DIETRO UNA MACCHINA IN ATTESA DI RICOMINCIARE IL COMIZIO O DENTRO UN BAR?
Pubblichiamo l’interessante corsivo di Filippo Rossi su FareFuturoweb Magazine, vicino alle posizioni di Fini, in merito a tanti destrorsi opportunisti che parlano bene e razzolano male, partiti rivoluzionari e finiti pompieri, dopo aver trovato occupazione nella vita come cortigiani.
Dove stanno tutti? Dove diavolo sono finiti?
Nessuno, non c’è più nessuno, tutti nascosti dentro qualche bar o dietro qualche macchina ad aspettare che arrivino momenti migliori…
Dove sono finiti quelli che sparlavano di valori di destra?
E quelli che gonfiavano il petto gridando “traditori”?
Dove sono finiti quelli che ogni anno mettono il loro simbolo sotto le facce di Falcone e Borsellino?
E dove sono finiti, anche, quelli della destra “legge e ordine”?
E quelli della tolleranza zero? Dove sono finiti?
Dove diavolo sono finiti quelli che stanno sempre dalla parte delle forze dell’ordine, quelli che la sicurezza è tutto, quelli che la lotta alla mafia… Nessuno: tutti zitti, tutti in silenzio.
Ma come? E i vostri sacri e inviolabili valori dove sono finiti? Ve li siete persi per strada?
La parole roboanti, i discorsi duri e puri.
Dove è finita la vostra destra?
Dove sono finiti “dio patria e famiglia”? E la moralità ? E il rispetto delle regole? E la tradizione? E l’eroismo?
Dove è finita la vostra intransigenza? La vostra severità ? Era solo retorica? Era solo una parola per riempire qualche manifesto e qualche striscione?
Cosa direbbero i vostri eroi di questo silenzio? Ve lo siete chiesto?
Cosa direbbero oggi Falcone e Borsellino sulle intercettazioni?
O sulle varie cricche che stanno infestando la politica italiana?
E di “Mangano eroe”, cosa direbbero “Giovanni e Paolo”?
Chiedetevelo prima di mettere ancora le loro facce sui vostri manifesti.
E chiedetevi anche chi sono i veri traditori: se sono quelli che guardano al futuro e alla società senza fare comizi, ma al momento giusto sanno da che parte stare, sanno capire le differenze essenziali.
O se sono quelli che per tutta la vita si riempiono la bocca di valori che poi, quando i nodi vengono al pettine, fanno finta di non sapere più cosa siano… Fanno finta di non essere coinvolti: e si nascondono dentro un bar o dietro una macchina…
Magari per fare capolino subito dopo e ricominciare a fare le stesse prediche di prima.
Quando le parole non servono più…
Filippo Rossi
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