Luglio 26th, 2010 Riccardo Fucile
52 IMMIGRATI ARRIVATI SULLA SPIAGGIA DI “CALA FRANCESE” A LAMPEDUSA TRATTENUTI PER ORE SOTTO UN SOLE COCENTE E POI PORTATI A PORTO EMPEDOCLE…. PER LA PROPAGANDA DEL GOVERNO, LAMPEDUSA DEVE FIGURARE VUOTA E NON FARE NOTIZIA….DIECI SBARCHI ANCHE A LINOSA
Ci sono ormai notizie che vengono taciute dai media nazionali, salvo qualche rara e
meritevole eccezione.
Qualche giorno fa, eludendo ogni controllo, 52 immigrati sono sbarcati sulla spiaggia di “Cala francese”, a Lampedusa, lasciati dagli scafisti a pochi metri dalla costa.
Per un ordine non scritto, ma rigorosamente rispettato, gli extracomunitari sono stati bloccati sulla spiaggia per molte ore, sotto un sole cocente e con una temperatura che superava i 37 gradi, sorvegliati a vista dai militari italiani, in attesa che venissero trasferiti nel più vicino Centro di accoglienza per le verifiche del caso.
Ma è successo una cosa non nuova: pur essendo a portata di mano il centro di Lampedusa, chissà come mai i clandestini sono stati trasferiti in quello di Porto Empedocle (prov.di Agrigento).
La risposta non è tecnica ovviamente, ma politica: per il governo, Lampedusa “non deve fare più notizia”, si deve far vedere che è rigorosamente vuoto, che il governo la bloccato gli arrivi.
E pazienza se per fare in parte questo abbiamo pagato 5 miliardi a Gheddafi per fare il lavoro sporco.
E pazienza se per 15.000 arrivi in meno a Lampedusa a favore di telecamere, sono arrivati 350.000 immigrati non in regola in più al nord, comodamente seduti in treno o in aereo, con visto turistico per tre mesi, e poi spariti nel nulla.
La verità è che, nonostante i proclami di blocchi e di cooperazione con Libia e Tunisia, i disperati continuano ad arrivare anche via mare, ma l’importante è non farli vedere.
Occhio non vede, cuore non duole, voto non si perde. Continua »
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Luglio 25th, 2010 Riccardo Fucile
L’AUMENTO E’ DEL 3,9% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO… LE CITTA’ MAGGIORMENTE COLPITE SONO NAPOLI, ROMA E CAMPOBASSO… LA UIL: “COL FEDERALISMO FISCALE SI STA INIZIANDO A INTRODURRE NUOVE TASSE, PIUTTOSTO CHE A RAZIONALIZZARE LA SPESA PUBBLICA”
Le tasse locali pesano su lavoratori e pensionati mediamente 805 euro l’anno e nel 2010 risultano in aumento del 3,9%.
E’ quanto risulta da una indagine della Uil che ha analizzato l’andamento tra il 2009 e il 2010 delle imposte e delle tasse locali nelle 21 città capoluogo di Regione e che rappresentano il 13% del totale dei contribuenti italiani.
“L’accelerazione da parte del governo nell’emanare i decreti attuativi del federalismo fiscale, rischia di ottenere risultati opposti a quelli attesi”, sostiene il sindacato.
Agli 805 euro annui si arriva sommando addizionali regionali e comunali Irpef e la tassa sui rifiuti solidi urbani.
In particolare per le addizionali regionali Irpef, l’importo medio è di 420 euro annui, per le addizionali comunali Irpef di 175 euro e per la tassa sui rifiuti di 210 euro annui.
Il campione di riferimento dell’indagine è una famiglia composta da due lavoratori dipendenti con due figli a carico e un reddito imponibile di 36.000 euro.
Nonostante il blocco delle aliquote imposto nel 2009, l’aumento è del 3,9% rispetto all’anno precedente.
Le città maggiormente colpite dagli aumenti sono Napoli, dove la famiglia campione versa nelle casse degli enti territoriali 1.154 euro medi annui, Roma con un prelievo di 1.075 euro e Campobasso con un prelievo di 1.037 euro. Continua »
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Luglio 25th, 2010 Riccardo Fucile
GLI ASSASSINI SONO RAGAZZI DI PROVINCIA BENESTANTI: AMMAZZANO BARBONI, PROSTITUTE, OMOSESSUALI PER “RIPULIRE IL MONDO”… RIVERSANO SUGLI ALTRI IL “MALE OSCURO” DI UNA ESISTENZA SENZA PROBLEMI ECONOMICI IN QUEL NORD EST CHE PARTORISCE BENESSERE E DELITTI, CON IL SOLO MITO DEL LAVORO E DEL DENARO
Un altro serial killer di prostitute, stavolta dal nome esotico, Ramon Berloso, 35 anni,
catturato appena in tempo: stava programmando il suo terzo omicidio, dopo quello di Ilenia e Diana, sarebbe toccato a una escort di Udine.
Per l’occasione aveva acquistato una nuova balestra, arma con cui trafiggeva le vittime, dopo averle tramortite a bastonate.
E’ una violenza senza nome, quella del Triveneto: quella locomotiva d’Italia che partorisce industrie, benessere e delitti, tra valli e colline fino al delta del Po.
Delitti maturati in famiglia e sulla strada, tra le mura di case padronali e nei casolari sperduti di campagna.
Gli assassini sono sempre loro, ragazzi di provincia di buona nascita, benestanti, che nel freddo della nebbia di provincia, scelgono di riversare sugli altri quel “male oscuro” che hanno nella testa e nel cuore.
Durò sette anni il terrore di Ludwig in Veneto, un bilancio complessivo di 15 morti e 39 feriti, ma gli investigatori non hanno mai escluso che i morti potessero essere almeno 28.
Ludwig erano Marco Furlan, padovano, e Wolfang Abel di Dusserdolf, ammazzavano barboni, prostitute, omosessuali perchè “dovevano ripulire il mondo”, così scrivevano nei loro farneticanti volantini.
Furlan era figlio del primario del Centro ustionati di Verona e alcune delle vittime furono arse vive, a cominciare da un barbone che dormiva in una vecchia auto.
Condannato a 27 anni, ora Furlan è libero dall’aprile 2008.
A metà degli anni ’90 riempì le cronache invece Gianfranco Stevanin, figlio di una famiglia padovana di proprietari terrieri: divenne un serial killer di prostitute, scannate, fatte a pezzi e seppellite nella campagna veneta. Continua »
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Luglio 25th, 2010 Riccardo Fucile
ITALIANI SEMPRE PIU’ POVERI: SECONDO I DATI ISTAT, IL POTERE D’ACQUISTO E’ CALATO DEL 2,5%…LE NUOVE PAROLE D’ORDINE SONO RINVIARE, RINUNCIARE E RISPARMIARE
Le famiglie italiane sono sempre più povere e il risparmio è ormai un miraggio.
Nel 2009 i redditi sono diminuiti del 2,6% rispetto all’anno precedente e il potere d’acquisto, considerando la variazione dei prezzi, ha subito una flessione del 2,5 per cento.
E’ quanto emerge dagli ultimi dati presentati dall’Istat sui conti economici nazionali.
Variazione negativa anche per i consumi finali delle famiglie sia in termini nominali, -1,9%, sia in quantità -1,8%.
Nonostante il crollo dei consumi, le famiglie non sono state in grado di risparmiare: la maggiore flessione del reddito disponibile, infatti, ha determinato una riduzione della propensione al risparmio, che si è assottigliata nel 2009 di ulteriori 0,7 punti percentuali, giungendo all’11,1%: il valore più basso registrato dall’inizio degli anni Novanta.
Il risparmio delle famiglie italiane, calcolato considerando la componente accumulata nelle riserve dei fondi pensione, come pure il trattamento di fine rapporto (Tfr) maturato, è diminuito dell’8,4% rispetto al 2008, quando era aumentato dello 0,7%.
A lanciare l’allarme, sugli effetti della crisi, è anche la Confcommercio che, in collaborazione con il Censis, ha pubblicato il rapporto “Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane”.
Nel documento emergono i segnali di una ripresa debole e di nuove paure con cui confrontarsi.
Vacanze più brevi, spese rinviate, e una famiglia su quattro obbligata a rinunciare anche all’essenziale.
Ovvero, cautela e ancora cautela prima di aprire il portafoglio o “strisciare” la carta di credito.
Parole d’ordine: rinviare, risparmiare o rinunciare.
In primis ad andare a cena fuori, come ha deciso di fare nell’ultimo anno ben il 60% degli italiani.
I consumi restano stagnanti anche nella prima parte del 2010, dicono i dati di Confcommercio.
Per l’immediato futuro non si prevede una robusta ripresa (oltre il 68% manterrà stabili le spese nei prossimi mesi); prevale un clima di prudenza che spesso porta a rinviare alcune spese in programma, in particolare quelle per ristrutturare l’abitazione (per il 17,2%) e quelle per l’acquisto di nuovi elettrodomestici (14%). Continua »
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Luglio 24th, 2010 Riccardo Fucile
L’IMPOSTA MUNICIPALE PREVEDEREBBE ANCHE UN’ADDIZIONALE PER RECUPERARE l’ICI … LO STATO DARA’ MENO SOLDI AI COMUNI CHE RISCUOTERANNO DIRETTAMENTE ALCUNE TASSE, MA CON LA FACOLTA’ DI RECUPERARE I 3,4 MILIARDI DELL’ICI SOTTO ALTRA VOCE
L’articolato del disegno di legge che «istituisce» l’imposta è pronto: messo a punto da
Tremonti con i suoi più stretti collaboratori.
L’Imu assorbirebbe il gettito Irpef sugli immobili, l’imposta di registro sulle transazioni immobiliari e la tassa ipotecaria catastale dovuta sui mutui, che contestualmente verrebbero abolite.
In tutto una quindicina di miliardi: somma pressochè identica a quella dei trasferimenti statali diretti ai municipi.
Soldi che però, a differenza dei fondi statali, verrebbero gestiti, dopo una fase transitoria, interamente dai sindaci.
Ai quali, secondo il disegno di legge di Tremonti, sarebbe consentito anche di recuperare con uno stratagemma il gettito dell’Imposta comunale sugli immobili abolita dal governo Berlusconi.
In che modo?
Grazie alla possibilità , prevista dal disegno di legge, di introdurre un’«addizionale Imu» che sostituisca una lunga serie di balzelli comunali: Tarsu, Tosap, Cosap e imposta sulle insegne e la pubblicità .
Modulandone il livello, i Comuni potrebbero agevolmente riappropriarsi di quei 3,4 miliardi che il colpo di spugna sull’Ici per la prima casa ha tolto ai loro bilanci. E che i sindaci non hanno mai digerito. Al punto da aver provato diverse volte a riprendersi quella piccola leva fiscale.
Per esempio proponendo la cosiddetta «service tax»: una imposta sul valore patrimoniale degli immobili, ma corretta in base al reddito dei proprietari. L’applicazione dell’Imu comporterebbe qualche problemino di carattere tecnico. E pure piuttosto serio.
Per dirne una, la frequenza delle transazioni immobiliari è notoriamente molto diversa da città a città : il gettito dell’imposta di registro e della tassa catastale è perciò territorialmente assai disomogeneo. Continua »
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Luglio 24th, 2010 Riccardo Fucile
IN FINANZIARIA, IL MINISTRO NON TROVA SOLDI PER I POLIZIOTTI, MA LI TROVA PER LE MARCHETTE DELLA LEGA… UNA NORMA FAVORIREBBE DI FATTO LA MOGLIE DI CALDEROLI, UN ALTRO CONCEDE I DIRITTI DI SFRUTTAMENTO DELL’ACQUA A CINQUE PROVINCE LEGHISTE… FAVORI A ZAIA SUI CANONI AUTOSTRADALI, AEREOPORTO DI VENEZIA E TUNNEL DEL BRENNERO, A TOSI SULLA TRAMVIA DI VERONA
La manovra di Tremonti non contiene solo norme “lacrime e sangue” per gli italiani nel complesso, ma anche tante regalie ai suoi compagni di merende leghisti, ben nascoste nei faldoni sottoposti all’approvazione del parlamento. Tante belle prebende infilate tra le pieghe che hanno fatto sbottare persino un gentleman come Casini: “Vorrei chiedere a Tremonti perchè non trova i soldi per i poliziotti, ma li trova invece per le marchette della Lega e per i favori ai truffatori delle quote latte”.
Ma in realtà quello delle quote è solo il caso più clamoroso, ve ne sono altri meritevoli di attenzione.
All’art. 12 viene soppresso il comma 12 e si ripristinano “le migliori condizioni di favore vigenti per i piemontesi danneggiati dall’alluvione del 1994, eliminando il vincolo ai soli rapporti di natura tributaria e contributiva”.
I ben informati sussurrano che la sparizione del comma favorirebbe di fatto Gianna Gancia, presidente della provincia di Cuneo, manager import export nel settore vinicolo e moglie del ministro Calderoli.
Nell’art 15 è stato invece sostituito il comma 6: è un atto che assicura ai Comuni imbriferi una maggiore entrata extratributaria e concede vantaggi ai concessionari delle grandi “derivazioni d’acqua a fini idroelettrici” che cedessero a 5 province tra il 30% e il 40% dei diritti di sfruttamento. Continua »
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Luglio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
DOVEVANO RIDURRE ASSESSORI, CONSIGLIERI, MUNICIPI, INDENNITA’… ALLA FINE GLI ASSESSORI PASSANO DA 12 A 15, I CONSIGLIERI RESTANO 60, I GETTONI DI PRESENZA VENGONO SOSTITUITI DA UNA INDENNITA’ FISSA DI FUNZIONE…AUMENTANO LE RENDITE, ALTRO CHE TAGLI ALLA POLITICA: MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SI SONO TROVATE D’ACCORDO
Meno consiglieri, meno assessori, meno Municipi e meno soldi di indennità ai vari
rappresentanti: era questo l’impegno iniziale della bozza del decreto attuativo per la riforma dello status di “Roma capitale”, varato dal governo nelle scorse settimane.
Ma nel passaggio obbligatorio in Campidoglio è avvenuto il miracolo.
I consiglieri comunali all’unanimità hanno subito cancellato la riduzione del loro numero da 60 a 48.
Hanno poi fatto sparire anche l’articolo che fissava “a un quarto dell’assemblea dei consiglieri”, quindi a 12, il numero degli assessori.
Alla fine nella versione modificata gli assessori salgono a 15, tre in più di quelli che compongono l’attuale giunta Alemanno.
Il numero dei Municipi doveva scendere da 19 a 12: ora si legge genericamente che “il numero dei Municipi, inferiore a quello attuale, verrà individuato nello Statuto di Roma Capitale”.
I gettoni di presenza vengono invece sostituiti da un’indennità di funzione, cioè da un vero e proprio stipendio da determinare.
Questi i fatti e la volontà politica emersa: la Casta romana ha colpito ancora in modo bipartisan, anche in tempo di crisi.
Con l’arrivo di tre nuovi assessori e lo stipendio al posto del gettone di presenza, la rendita di posizione aumenterà ancora di più. Continua »
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Luglio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
LE AUTO DESTINATE AD ACCOMPAGNARE I CLANDESTINI ALLA FRONTIERA SONO LASCIATE INUTILIZZATE IN 19 QUESTURE…. MARONI HA FATTO UN CONTRATTO CON LA “MAGGIORE” PER NOLEGGIARLE AL COSTO DI 8.000 EURO AD AUTO PER 6 MESI…., MENTRE LE VOLANTI SONO FERME PER MANCANZA DI SOLDI
Sono tempi in cui stringere la cinghia per gli italiani, ma non per la Casta.
Il Ministro degli Interni Maroni ha stanziato un milione e 200 mila euro per il noleggio semestrale di 137 auto, mezzi da utilizzare per accompagnare gli immigrati clandestini alle frontiere, ma che in realtà marciscono al sole nei parcheggi di 19 questure italiane.
In larga parte inutilizzati, utilitarie e Suv, sono finiti anche a qualche funzionario che ha dovuto però darli indietro dopo le denunce dei sindacati.
La spesa per il noleggio salta agli occhi soprattutto in tempo di tagli, con lo Stato che si prepara a mettere le mani nelle tasche degli agenti con il congelamento dei redditi al 2010 e con una sforbiciata del dieci per cento alle pensioni.
Il contratto con la “Maggiore” stipulato dal ministero dell’Interno prevede la fornitura per sei mesi di Panda, furgoni ma anche di fuoristrada con la formula all-inclusive.
Sono cioè comprese anche le spese di carburante fino a 400 euro a mezzo.
A conti fatti, ciascun veicolo costerà poco meno di 8 mila euro per sei soli mesi.
Una “cifra spropositata” denunciano i sindacati. “uno spreco”, alla luce dei tagli al comparto sicurezza
Mentre le volanti cadono a pezzi e i poliziotti non hanno nemmeno le divise estive, si utilizza una fetta ingente di risorse per un’esigenza che alla prova dei fatti si dimostra inesistente, tanto che le auto non vengono utilizzate a Roma come a Palermo.
Quella somma poteva essere impiegata per acquistare un numero ridotto di mezzi e adeguare definitivamente il parco auto. Continua »
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Luglio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
PER IL COORDINATORE DEL PDL SI ATTENDE LA RICHIESTA DEI PM ALLA CAMERA PER L’USO DEI NASTRI DELLE INTERCETTAZIONI: CON IL VOTO SEGRETO IN AULA E’ CERTO NON SOLO IL VOTO CONTRARIO DEI FINIANI, MA ANCHE DI QUALCHE FORZISTA … ANCHE COSENTINO PERDERA’ LA CARICA DI COORDINATORE CAMPANO
Nel caso di Brancher e Cosentino è bastata la minaccia dei finiani di votare con
l’opposizione a provocare le loro dimissioni.
Ora la vicenda P3 ha messo sotto la luce dei riflettori altre due personalità : il sottosegretario Caliendo, per ora non indagato, e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini che invece indagato lo è.
Per il primo si attende di conoscerne il destino giudiziario, ma i finiani sono pronti, nel caso la magistratura prendesse iniziative contro di lui, a chiedergli un passo indietro.
Per Verdini e Cosentino a Montecitorio si aspetta invece la richiesta dei pm per l’uso dei nastri delle intercettazioni.
Anche sulla base di quanto emergerà nei dialoghi, il loro destino sarebbe segnato.
Il premier ha già un mente di sostituire Cosentino nella sua carica di coordinatore della Campania, subito dopo l’estate, ma sarebbe intenzionato a difendere Verdini.
Fino a che punto?
La soluzione sarà arrivare a un coordinatore unico, come chiede la componente di “Liberamente”, in modo da poter dire che non ha ceduto alle pressioni dei finiani e che Verdini non è stato esautorato, ma si è passati da un triumvirato a un responsabile unico.
Il problema è chi fare coordinatore: i nodi sono ancora da sciogliere in tal senso.
Il fatto è che Verdini non gode di simpatie neanche all’interno del Pdl: se arrivasse la richiesta dei magistrati, Verdini può salvarsi nella Giunta per le autorizzazioni a procedere dove vige il voto palese, ma difficilmente supererebbe il voto segreto in Aula alla Camera. Continua »
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