Destra di Popolo.net

MONTI S’E’ ROTTO I COGLIONI: PIU’ VICINO IL VOTO A FEBBRAIO E LA NUOVA COSA MODERATA

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

IL PDL VOLEVA FARE SALTARE ANCHE IL DIMEZZAMENTO DELLE PROVINCE PER MANTENERE LA POLTRONA A QUALCHE CULO LEGHISTA E MONTI HA RITENUTO CHE LA MISURA FOSSE COLMA

Proviamo a ragionare sulle cose certe.
Mario Monti s’è rotto le palle.
S’è rotto le palle dei partiti e delle loro continue bizze. S’è rotto le palle di Alfano, Berlusconi, Cicchitti vari e affini, tutta gente che gli dice una cosa e fa il contrario, dà  la parola e non la mantiene.
Secondo dato certo. Non ha nessuna intenzione di rimanere a palazzo Chigi a prendere gli schiaffi e gli sputi di Berlusconi o della Biancofiore di turno. Considera il Pdl una banda di pazzi, una nave alla deriva con un carico di esplosivo, al timone un Cavaliere fuori di testa.
Ultimo dato è quello sulle province.
Un provvedimento concordato con il Pdl passo dopo passo. Poi si sveglia un certo Saltamartini, un pupazzo nelle mani di Gasparri che lo ha messo a fare il relatore della riforma, che annuncia che presenterà  la pregiudiziale di costituzionalità : in pratica vuole radere al suolo il dimezzamento delle province, chiesto a gran voce da Ue e Bce, con le quali si era già  impegnato Berlusconi quando era premier più di un anno fa.
Monti non ci sta.
Così butta la palla nel campo del Pdl.
Le sue dimissioni sono un gesto di sfida.
Un modo per dire: se volete sfiduciarmi abbiate il coraggio di farlo apertamente, assumetevi la vostra responsabilità  e spiegatela al Paese e alla comunità  internazionale.
Tutto ciò impone un’accelerazione.
Il voto il 10 marzo non è più una certezza, sempre più probabile che si aprano le urne a febbraio.
E lui? SuperMario? Che farà ?
Non credo che Monti abbia deciso di fare un suo partito.
Ma già  vi ho detto che la sua storia sta ripercorrendo quella di Lamberto Dini.
Da stasera tuttavia non mi sento di escludere una formazione politica montiana.
Ma sono tante ancora le variabili. Anzitutto bisogna vedere quanti del Pdl siano disposti a seguire fino alla morte Berlusconi nel suo disegno folle di tornare a vincere.

(da “Il Portaborse“)

argomento: Monti | Commenta »

MONTI SFIDA BERLUSCONI: E ORA PER SILVIO SONO CAZZI…LA STAMPA INTERNAZIONALE ANNUNCIA LE DIMISSIONI DEL PREMIER

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

A RISCHIO LA TENUTA DEL PAESE, MONTI METTE ALL’ANGOLO LA MOSSA SCONSIDERATA DEL CAVALIERE… UN PARTITO ALLO SFASCIO CHE CERCA L’ALLEANZA CON LA FECCIA RAZZISTA PER SALVARSI DAI PROCESSI

Prima la Legge di Stabilità , poi le dimissioni. Perchè “il presidente del Consiglio non ritiene possibile l’ulteriore espletamento del suo mandato”. Mario Monti si è dimesso.
O, meglio, ha annunciato che lo farà  dopo l’approvazione del dl da cui dipende la tenuta economica dell’Italia.
Il motivo? La sfiducia del Pdl, come si legge chiaramente nella nota diffusa dal Quirinale: “Il premier ha rilevato che la dichiarazione resa ieri in Parlamento dal segretario del Pdl Angelino Alfano costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione”.
Da qui la decisione. Almeno quella ufficiale.
Secondo fonti ministeriali, al contrario, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata invece la pregiudiziale di costituzionalità  sull’accorpamento delle province.
La prossima tappa, del resto, Monti l’ha già  fissata.
Ed è scritta a chiare lettere nel comunicato del Colle: “Il Presidente del Consiglio accerterà  quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità  di provocare l’esercizio provvisorio — rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo — siano pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità  e di bilancio. Subito dopo — prosegue la nota — il Presidente del Consiglio provvederà , sentito il Consiglio dei Ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Capo dello Stato”.
Questo perchè il Professore non ha nessuna voglia di farsi ulteriormente “impallinare, nè logorare” dalla propaganda berlusconiana, nè di non far diventare il suo esecutivo bersaglio annunciato del disegno pre-elettorale di Berlusconi&Co.
La mossa del capo del Governo ora potrebbe comportare cambiamenti radicali nella road map tracciata da Giorgio Napolitano, con le elezioni politiche anticipate rispetto al 10 marzo e l’approvazione della legge di Stabilità  a prima di Natale.
In tal senso, la data fissata sarebbe quella del 19 dicembre.
Dopo di che il Colle passerebbe allo scioglimento delle Camere, con le consultazioni per il nuovo parlamento nella seconda metà  di febbraio.
Questa ipotesi seguirebbe un disegno ben preciso, che punta a raggiungere un duplice obiettivo.
Con una campagna elettorale sensibilmente più corta, infatti, diminuirebbe il rischio esposizione dell’Italia sui mercati e si darebbe meno tempo al Pdl per organizzare la propaganda in vista del voto.
Del resto, era ciò che chiedeva il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani durante le ‘consultazioni informali’ di ieri al Quirinale.
Il leader democrat, infatti, aveva assicurato lealtà  al governo, sottolineando al contempo di non voler “lasciare mani libere” al Pdl in vista di una campagna elettorale tutta orientata contro l’operato del governo tecnico.
Non solo.
Bersani aveva anche provato a far anticipare la data del voto, proprio per non lasciare troppo tempo ai berlusconiani per riorganizzarsi.
Proprio per questo motivo, del resto, pare che l’accelerazione impressa da Monti non sia piaciuta per niente all’interno del Pdl, anche perchè ci sarebbe la convinzione che Monti abbia condiviso la sua exit strategy sia con Pierferdinando Casini che con Pier Luigi Bersani.
Nella nota del Quirinale, tuttavia, si evince anche una sorta di sfida o quantomeno un messaggio assai chiaro lanciato dall’ex rettore della Bocconi a Berlusconi e al Pdl.
Il passaggio è quello in cui Monti parla di accertare “quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità  di provocare l’esercizio provvisorio — rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo — ” siano disposte a votare subito sì alla Stabilità .
Come dire: subito il provvedimento economico, altrimenti la responsabilità  del possibile disastro sui mercati e in termini di credibilità  in Europa ricadranno sul Popolo della Libertà .
Il partito azzurro, a questo punto, può decidere o meno se approvare in tempi record la Stabilità .
Se non lo fa, il Paese potrebbe ritenerlo responsabile dello sfacelo economico; se invece vota sì subito, avrà  pochissimo tempo per riorganizzarsi intorno al vecchio leader, che comunque ha già  lanciato la sua campagna elettorale.
Da comprendere, inoltre, quale sarà  l’atteggiamento dei Pdl nei confronti dell’election day con le regionali di Lombardia e Molise: fino a ieri fortemente voluto dal Cavaliere per provare a sfruttare l’effetto scia del voto al nord (e conquistare così un numero di senatori sufficiente a render difficile la vita a Palazzo Madama), ora rischia di diventare un fardello non di poco conto per la mancanza di tempo utile ad organizzarsi.
Non è escluso, infine, che prima o in coincidenza dell’arrivo in aula della Legge di Stabilità , il Professore parli al Parlamento per mettere i puntini sulle ‘i’.
Fondamentale, a questo punto, arrivare a lunedì e capire come i mercati reagiranno all’ufficializzarsi della crisi del governo italiano.

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Monti | Commenta »

MONTI ANNUNCIA A NAPOLITANO: “MI DIMETTO”

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

L’ANNUNCIO A SORPRESA DOPO DUE ORE DI COLLOQUIO AL QUIRINALE…. LE DIMISSIONI   APPENA APPROVATA LA LEGGE DI STABILITA’

Un colpo di scena alle 21.30.
Dopo oltre due ore di incontro al Quirinale, l’annuncio: “Monti intende rassegnare le dimissioni, dopo l’approvazione della legge di stabilità . Impossibile proseguire dopo la sfiducia del Pdl”.
E poi la precisazione, in una nota: “Il Presidente del Consiglio accerterà  quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità  di provocare l’esercizio provvisorio – rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo – siano pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità  e di bilancio. Subito dopo il Presidente del Consiglio provvederà , sentito il Consiglio dei Ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Capo dello Stato”.
Un’accelerazione arrivata alla fine di una giornata politica segnata anche dall’annuncio di   Berlusconi: “Torno in campo per vincere”.
Con il contorno di critiche all’azione del governo.
Monti, in realtà , aveva già  inviato più di una frecciata al Cavaliere durante il suo intervento a un convegno a Cannes. “Bisogna assolutamente evitare che l’Italia ricada nella situazione precedente quando, prima di questo governo, ha rischiato di essere il detonatore che poteva far saltare l’Eurozona”, ha detto.
E poi: “Il fenomeno del populismo esiste in molti paesi e anche in Italia: è un fenomeno molto diffuso con la tendenza a non vedere la complessità  dei problemi o forse a vederla, ma a nasconderla ai cittadini elettori. Purtroppo questa scorciatoia verso la ricerca del consenso, anche attraverso la presentazioni di promesse illusorie, è un fenomeno che sta caratterizzando la vita politica”.
Poi, alle domande sulla situazione politica italiana, ha risposto: “Non sono preoccupato, mi sembra una situazione gestibile nella normalità  della vita democratica di un Paese. La politica italiana è complessa, ma quest’anno abbiamo fatto passi avanti che altri paesi hanno considerato di fare ma che non hanno fatto. L’italia è uscita da una situazione grave con una strana grande coalizione. In un anno abbiamo fatto riforme che nessun partito da solo poteva fare e che sono state possibili grazie al disarmo delle forze politiche.”
Ma poi, a proposito di possibili aiuti europei antispread, ha aggiunto sibillino: “Sarei felice se noi non avessimo bisogno,   nonostante le recenti piccole ‘crespaciones’ (increspature, ndr) come direbbe il mio amico Almunia, di usare questi strumenti”.

(da “La Repubblica“)

argomento: Monti | Commenta »

FINI: “PROBABILE VOTO A MARZO, LA FINE LEGISLATURA NON SARA’ TRAUMATICA”

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

“IL PROSSIMO GOVERNO SARA’ POLITICO, MA DOVRA’ ESSERE GUIDATO DA MONTI”

La legislatura si concluderà  con un mese d’anticipo rispetto alla scadenza naturale, non di più, e le ultime settimane dovrebbero scorrere senza particolari intoppi.
Ne è convinto Gianfranco Fini, presidente della Camera, ospite della videochat de La Stampa.
«Ieri in aula i discorsi erano già  tutti con un tono comiziale – ammette Fini – probabilmente si voterà  a marzo. La fine della legislatura non sarà  traumatica e forse nemmeno accelerata. Il presidente della Repubblica ha chiesto ai gruppi di maggioranza e ai presidenti delle Camere di garantire lo svolgimento ordinato delle fasi che ci porteranno alla fine della legislatura». Anche il leader di Futuro e Libertà  rivela che non si aspettava «la decisione del Pdl di mettere il governo Monti con le spalle al muro, dichiarandone esaurita la sua fase»,. spiegando però che «le motivazioni di Cicchitto e Alfano – e cioè che la loro decisione è frutto di un fallimento della politica economica dell’esecutivo- non mi convincono. Credo che ci siano motivazioni diverse e cioè che dietro ci sia il ritorno di Berlusconi».
Il discorso cade quindi sull’ex alleato: «Lui intende le sue creature politiche come un possesso personale e non riesce ad accettare che nel partito ci siano posizioni diverse».
Fini svela quindi quello che definisce «il suo più grande errore politico: non aver compreso che l’ingresso di An nel Pdl avrebbe fatto venir meno in Berlusconi la necessità  di trovare un compromesso. Secondo lui, la sua opinione era quella di tutti, soprattutto in tema di giustizia. Prima, invece, quando eravamo due partiti diversi, sapeva che doveva confrontarsi con me e quindi cercavamo il compromesso».
Il progetto politico  
Ma il Pdl ormai fa parte del passato. Ora Fini è al lavoro con Casini e Montezemolo per costruire una Lista per l’Italia, ma gli ostacoli non sono pochi e il progetto ancora non ha visto la luce.
«Ho invitato i miei amici ad accelerare – dice Fini – e dobbiamo coinvolgere i cittadini. Sia per quanto riguarda i programmi, sia per la scelta dei candidati». Dopo l’esperienza dei tecnici, per Fini il prossimo governo dovrà  essere politico, ma «per l’interesse nazionale è utile che alla sua guida ci sia ancora Monti, che gode di grande credibilità  internazionale».
Per superare la frammentazione del Centro, Fini invita a «mettere da parte i personalismi e ripartire dai programmi».
Tra i punti economici, sicuramente ci sono quelli dell’agenda Monti «nella parte del contenimento della spesa e del controllo delle finanze», ma Fini ci tiene a precisare che nel suo programma c’è anche «tutta una parte di come rilanciare l’Italia».
Il coinvolgimento dei cittadini  
Il presidente della Camera vorrebbe che le questioni programmatiche («l’integrazione europea, un federalismo diverso, il welfare») fossero decise attraverso dei referendum.
E anche la scelta dei candidati «dovrebbe vedere il coinvolgimento dei cittadini».
Una sorta di primarie, quindi, anche se Fini sa benissimo che «il paragone con quelle del centrosinistra sarà  tutto a nostro danno, ma perchè non provarci?».
Applausi, quindi, a Bersani e ai suoi sfidanti («è stato un bel confronto»), mentre non si può dire lo stesso delle parlamentarie del Movimento Cinque Stelle: «Non mi hanno convinto e mi pare che non abbiano convinto nemmeno i suoi militanti. C’è chi dice che ci sia stata troppa trasparenza, dopo che Grillo aveva fatto della trasparenza una bandiera».
Sul fenomeno Grillo e sul successo dell’antipolitica, infine, una battuta: «Gli italiani devono capire che non si può buttare il termometro, ma bisogna curare la febbre».
La cittadinanza agli stranieri  
Per quanto riguarda i provvedimenti da adottare nella prossima legislatura, Fini è tornato a parlare di una sua vecchia proposta: dare la cittadinanza agli italiani di seconda generazione: «Bisogna cambiare la legge per garantire a chi nasce in Italia, o ci arriva piccolissimo, di diventare cittadino prima dei 18 anni, magari già  dopo le scuole elementari. Non sono per uno ius solis automatico, ma per uno ius solis temperato. Però chi tifa le nostre squadre o si emoziona davanti al tricolore, è giusto che diventi italiano”.

Marco Bresolin
(da “La Stampa“)

argomento: Fini | Commenta »

LA STRATEGIA DI BERLUSCONI: EVITARE CONDANNE E ARRIVARE AL PAREGGIO IN SENATO

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

BLOCCARE LE SENTENZE, AGGANCIARE LA LEGA PER AVERE UN NUMERO DI SENATORI SUFFICIENTI PER RENDERE IMPOSSIBILE GOVERNARE IL PAESE… LETTA LO SCONSIGLIA, ALFANO NON APPROVA MA ESEGUE… UNA FETTA DEL PARTITO E’ CONTRARIA, MA ORMAI HA DECISO

La determinazione finale è chiara: diventare ago della bilancia assoluto per il raggiungimento della maggioranza nel Senato che verrà .
Nel giorno in cui Napolitano ha cominciato, di fatto, le consultazioni per arrivare ad una soluzione morbida della crisi aperta al buio, Silvio Berlusconi ha reso chiaro il progetto elettorale che intende raggiungere attraverso la nuova discesa in campo e il restyling del Popolo delle Libertà .
La sua, ormai, è una corsa contro il tempo: vuole andare in campagna elettorale prima che gli arrivi una condanna (dal caso Ruby al nastro Fassino-Consorte).
Il Cavaliere è convinto che alle soglie delle elezioni i giudici eviteranno una sentenza e la rinvieranno a dopo il voto. Ma non è solo questo il motivo che spinge Berlusconi a correre: “Prendiamo le distanze, facciamo un’azione di disturbo quotidiana e prepariamo la campagna elettorale: se agganciamo la Lega prendiamo il 27% e il pareggio al Senato è assicurato. Così sarò di nuovo io a dare le carte”.
Forte di un rapporto con la Lega che, malgrado le apparenze, non sembra essere scalfito dal tempo e dalle sconfitte, Berlusconi sa che il Porcellum, in questa fase, gioca a favore di Bersani, ma anche suo.
E’ il meccanismo stesso della legge, basato su collegi su base regionale (con liste bloccate) a spianare la strada ai suoi desiderata più arditi.
Che neanche Grillo sarebbe in grado di raggiungere, se non altro perchè il Movimento 5 Stelle non è ancora diffuso il modo capillare su tutto il territorio nazionale.
Insomma, il Cavaliere punta in alto e a ritornare determinante nella prossima legislatura.
“Hanno provato in tutti i modi a farmi fuori, in ultimo col decreto liste pulite, ma ormai io sono in campo e non possiamo morire con questo governo: la campagna elettorale per quanto mi riguarda è già  iniziata”.
Imprevedibile come sempre, il Cavaliere.
Oltre che — certamente — irresponsabile, per dirla con Bersani. La gran parte del partito non ha perso tempo e già  nelle prime ore dopo l’annuncio ha dichiarato la resa incondizionata al suo leader. Ex An compresi.
Altri, i filo montiani e non solo loro, sono ancora allo sbando.
Da Crosetto a Frattini, da Pisanu a Mantovano a Mauro, in tanti sono con un piede fuori dal partito.
Nel Pdl ora soffia più che mai il vento di scissione.
Da fuga per la sopravvivenza, verso i lidi centristi.
Sul voto sui costi della politica, tanto per fare un esempio, alcuni esponenti del Pdl non hanno seguito la linea dell’astensione dei vertici.
Si tratta di Alfredo Mantovano, Giuliano Cazzola, Gennaro Malgieri, Marcello De Angelis, Carlo Nona, Barbara Saltamartini, Mario Valducci, Francesco Biava, Franco Frattini e Mario Landolfi; un fiume carsico di dissidenza che s’ingrossa.
Intanto, una campagna elettorale roboante bolle già  in pentola.
La data è il 17 dicembre, giorno in cui si dovrà  pagare la seconda rata dell’Imu.
Sarà  quello il momento giusto per la prima, grande manifestazione di piazza del nuovo giro di giostra di Silvio Berlusconi.
Chiamerà  a raccolta la sua solita claque, il suo solito popolo, a scendere in piazza contro l’odiata tassa, contro l’euro, contro l’oligarchia europea e l’odiata Merkel che ci hanno “tolto sovranità ”.
E, soprattutto, contro il governo delle tasse “a cui dobbiamo dire basta”.
L’ha detto ad un attonito Gianni Letta che pare si fosse speso fino allo spasimo per invitarlo a non ricandidarsi, ad evitare di “farsi del male, a sè e alle aziende”; qualche minuto dopo l’annuncio della nuova discesa in campo, giovedì, lo spread era subito salito al 338.
Ma, ormai, il vecchio Caimano ha deciso e nulla lo fermerà .
Ad Alfano, che ha assistito quasi senza parole all’ennesimo sfogo di Berlusconi contro “chi sta affossando il Paese” (Monti), il Cavaliere ha fatto anche ingoiare il ticket Maroni-Gelmini per la Lombardia, con buona pace di Cl e di Lupi che, a questo punto, stanno valutando la rottura definitiva.
Alfano è stato al Quirinale per portare le condizioni di Berlusconi per l’election day e scandire quelle che, a parere del Pdl, dovranno essere le tappe per concludere la legislatura senza scosse.
Ormai la questione dell’incandidabilità  è tramontata; Monti è riuscito a calibrare il provvedimento in modo da lasciare l’asticella delle condanne abbastanza bassa (due anni), ma ha salvato quelli che sono stati condannati in seguito ad un patteggiamento della pena.
Dunque anche Dell’Utri, dunque anche Grillo. E anche Brancher e persino Marcello De Angelis, 5 anni per associazione sovversiva e banda armata nell’89; ha già  scontato la sua pena.
Di nuovo tutti dentro, allora.
Ma al Quirinale si è parlato soprattutto di elezioni.
Anche se c’è chi, nel Pdl ma non solo, sospetta che qualora Monti si ripresentasse alle Camere per riottenere la fiducia la otterrebbe perchè il Pdl è e resta spaccato.
Con numeri oggi più incerti, però, visto che ben 70 adepti che erano dati in partenza hanno fatto a gara a rimettersi in coda per il sacro bacio della pantofola.
La giornata delle consultazioni è stata cruciale per la svolta anche per chi aveva già  fatto i conti per un riposizionamento e una scissione.
La Russa aveva da tempo pronto il simbolo e il nome di un nuovo soggetto di destra dove far convergere anche l’area storaciana, Crosetto si era riunito con i suoi, dalla Bertolini a Stracquadanio, ma continuava a non farsene una ragione di questo sfascio imminente.
Più di uno ha assicurato di aver visto il “gigante di Marene” ancora con le lacrime agli occhi “perchè invece di andare avanti, siam tornati indietro, ma tanto indietro..”.
Intanto, si fanno i conti sulle perdite certe determinate dalla nuova discesa in campo del Cavaliere.
Le incertezze politiche italiane cadono come un macigno sui BTp e sullo spread. E’ l’assetto governativo futuro a preoccupare. Intanto, si mangerà  il panettone con la legge di stabilità  e col decreto-sviluppo.
Col taglio delle province che traballa e il dl salva-Ilva che galleggia nella tempesta.
Poi poco altro, addirittura forse nient’altro. Con leggi (da fare) che rischiano pericolosamente di finire sul binario morto, anche se poco hanno a che fare con gli interessi politici o di parte, ma che incidono su scadenze e impegni istituzionali e di bilancio inderogabili, come ha ricordato il capo dello Stato, a cominciare dall’attuazione della legge sul pareggio di bilancio.
Ma anche la delega fiscale. Il tanto annunciato Vietnam parlamentare, si è materializzato.
E, con le camere che verranno sciolte subito dopo la pausa natalizia, il grande ingorgo s’è trasformato in una delicatissima paralisi di fine legislatura.

Sara Nicoli
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Berlusconi | Commenta »

ANCHE I MANAGER “SFIDUCIANO” BERLUSCONI: “E’ DA IRRESPONSABILI ANTEPORRE GLI INTERESSI DI PARTE A QUELLI DEL PAESE”

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

CIDA, ASSOCIAZIONE CHE RACCOGLIE 800.000 DIRIGENTI E QUADRI,   CONTRO IL RITORNO DI SILVIO: “FA RIPIOMBARE IL PAESE NEL BARATRO”

E ottocentomila manager mollarono Silvio Berlusconi sul viale del ritorno.
Ieri, mentre il Pdl ritirava il sostegno a Mario Monti qualcuno ha battuto un colpo, un sussulto inatteso anche solo per la provenienza.
“L’azione ostruzionistica del Pdl in Senato fa ripiombare il Paese nel baratro, come ci ammoniscono la risalita dello spread e la discesa della Borsa. È da irresponsabili anteporre gli interessi di parte e di partito a quelli del Paese e questo vale per chiunque lo faccia e qualsiasi sia il motivo”.
Così parla Silvestre Bertolini che non è un politico, non è espressione di uno schieramento, ma è il presidente di Cida, un’associazione che rappresenta 800mila tra dirigenti, quadri e manager del pubblico e del privato. Insomma, sono gli uomini d’azienda i primi, oggi, a scongiurare un ritorno del politico-imprenditore.
E lo fanno con un comunicato che arriva a tempo di record, appena il Popolo della Libertà  fa mancare il sostegno al governo.
I concetti sono netti quanto imprevisti ed esprimono a parole quello che spread e Borsa, a fine giornata, avevano appena rivendicato coi numeri: Berlusconi? No grazie.
“La vecchia e peggiore politica che ha condizionato la vita dell’Italia negli ultimi decenni — continua Bertolini — torna in campo ed entra subito a gamba tesa. Mancano pochi mesi alle elezioni, dove i partiti e gli schieramenti potranno presentarsi con i loro progetti e gli italiani scegliere democraticamente a chi dare fiducia. Da qui a là  c’è bisogno di tranquillità , si fa per dire, e di confrontarsi sulle idee e soprattutto sui programmi per dare un futuro al Paese. Ma sino ad oggi programmi se ne sono visti pochi e, invece di giocare a carte scoperte e lavorare per il bene del Paese, stiamo ritornando alle solite”.
E’ un piccolo ma importante segnale di cedimento del consenso berlusconiano anche nel campo naturale in cui si è propagato.
Nella stessa area, Confindustria per ora tace, aspettando forse di capire cosa succederà  nelle prossime ore.
Ma di “irresponsabilità ”, di “comportamenti da condannare” e “comportamenti senza senso” parla chiaramente il portavoce della Cida, una confederazione sindacale che raccoglie gli iscritti delle principali associazioni di manager del Paese, Federmanager a ManagerItalia in testa.
“Ogni azione — è l’appello — quali quelle che si stanno prospettando, da qualsiasi parte vengano, sono un gravissimo gesto di irresponsabilità  e di disinteresse verso tutti gli italiani. Abbiamo bisogno della politica, ma della buona politica, non di quella vecchia e poco utile che ritorna a far capolino con comportamenti che sono da condannare”.
Insomma, sembra chiaro che la categoria — a meno che non si tratti di un colpo di testa del presidente Bertolini — ha deciso di sconfessare apertamente la linea del Pdl e auspichi si stacchi la spina a Berlusconi prima ancora che lui la stacchi a Monti.
“Si lascino da parte interessi di parte, egoismi, permalosità  eccetera, quello che oggi deve prevalere è solo e unicamente l’interesse del Paese. Chi ha idee e programmi utili lo dimostri nei mesi che ci separano dal voto e lo metta al vaglio degli italiani alle elezioni di primavera. Ogni altro comportamento non ha alcun senso e farebbe precipitare le cose, disperdendo tutto quello che, nel bene e nel male, abbiamo fatto nell’ultimo anno, riuscendo comunque a salvarci dal baratro. Baratro che è sempre lì e nel quale basta poco per cadere”.

Thomas Mackinson
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Berlusconi | Commenta »

E GIORGIA SFONDA A SINISTRA

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

LE RIFLESSIONI E LA NECESSITA’ DI UNA LUNGA MEDITAZIONE

Si diffonde a sinistra un vago innamoramento per Giorgia Meloni, meritevole di non essersi sdraiata ai piedi del Cavaliere e di aver insistito, coraggiosamente, per le primarie.
La giovane Giorgia non ci sta alla logica del partito personale, vuole fare politica e oggi, dopo la ridiscesa in campo di Berlusconi, chiede polemicamente dove sono gli organi di partito, dove si può discutere delle decisioni prese, dove si può dire che non si è d’accordo.
Sono questioni importanti, che meritano di essere prese molto sul serio.
La Meloni deve averci riflettuto a lungo, negli anni passati, nelle lunghe sere ad aspettare Silvio alla festa di Atreju, oppure durante i consigli dei ministri del governo di cui ha fatto lungamente parte.
Riflessioni silenziose, o appena sussurrate.
Forse perchè prima di renderle note al popolo con tanta fermezza serviva una intima e faticosa elaborazione.
E quando sei ministro hai talmente tante cose da fare che ti manca il tempo, anche a volerlo fare, per discutere della democrazia.

Marco Bracconi
(da “politica pop”)

argomento: PdL | Commenta »

BRIATORE ROTTAMA I “TROMBONI” PDL: “GASPARRI E CICCHITTO IN TV FANNO PERDERE 3-4 PUNTI AL PDL”

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

CICCHITTO REPLICA: “ALBERGATORE DI BERLUSCONI”… L’IMPRENDITORE: “PARLANO TUTTI DI RINNOVAMENTO, SONO TUTTI FUORI”

La sua apparizione a Servizio Pubblico, qualche settimana fa, aveva in effetti innescato qualche retropensiero.
Perchè Flavio Briatore è ospite di Michele Santoro? Solo per puntare il dito contro l’aggravio di ostacoli, paletti e difficoltà  che un Paese come l’Italia crea all’imprenditore nella crisi?
Solo per fare sfoggio di generosità  rispondendo al grido di dolore di una donna alle prese con gravi ristrettezze economiche promettendole un mensile di 500 euro mensili per un anno?
No, evidentemente c’era dell’altro.
Briatore si è esposto perchè ha una missione da compiere.
Forse segreta, o almeno lo era fino a quando il canuto imprenditore non ha estratto la tastiera e ha “crivellato” di tweet tutta la vecchia guardia del centrodestra.
“Da Vespa è imbarazzante: 6 tromboni che si accusano a vicenda,bla bla bla. FUORI TUTTI”.
Poi Briatore inizia a fare nomi e cognomi: “Gasparri e Cicchito in tv fanno perdere 3-4 punti al Pdl. Non si rendono conto…”.
Poi, dopo aver parlato da presunto esponente del Paese reale (“Tutti i tg parlano di effetti positivi,calo degli interessi, danaro meno caro etc Tutta teoria provate a chiedere un mutuo,o un finanziamento”) e fatto sapere al popolo del social network che i suoi “resort in Kenya sono pienissimi fino al 15 gennaio, dopo abbiamo un po’ di disponibilità …”, Briatore molla il colpo anche a Bersani e Casini: “Parlano di rinnovamento (loro), Berlusconi il vecchio…per me sono tutti fuori!”.
Ecco, l’ultimo tweet sembra rivelatorio sul chi abbia affidato a Briatore il ruolo di rottamatore: che sia stato proprio Lui, il Cav, che si è sentito tradito e deluso dai dirigenti del suo stesso partito, a ingaggiare questo outsider, estraneo alla politica e noto per il suo parlare sempre chiaro, magari a sproposito, comunque fuori dai denti, senza filtri, per sbriciolare l’immagine di una dirigenza da rottamare?
Briatore, il megafono perfetto della pancia berlusconiana. Quasi un ventriloquo.
Per metterlo a tacere, Fabrizio Cicchitto non usa argomenti sottili, prende la scorciatoia più immediata.
“Briatore è un personaggio pittoresco, dalle competenze interdisciplinari, che si è occupato di automobilismo, di night, di ristoranti e di altro ancora. Il fatto che sia diventato anche l’albergatore di Berlusconi gli ha evidentemente dato alla testa. Speriamo che la sbornia gli passi presto”.
A sostegno dei “tromboni”, ecco scagliarsi contro Briatore anche il senatore del Pdl Achille Totaro: “Briatore ora si esibisce come esperto di politica mentre si è sempre occupato di donne e motori. Continui a farlo in Africa o dove vuole senza offendere il prossimo. Sarebbe facile polemizzare con lui su tanti argomenti. Ma non ne vale la pena soprattutto in un momento così difficile per l’Italia. Forse è più serio Panariello che lo imita negli spot pubblicitari”.

(da “La Repubblica“)

argomento: PdL | Commenta »

FINANCIAL TIMES: “MONTI NON SI COMPROMETTA CON BERLUSCONI”

Dicembre 8th, 2012 Riccardo Fucile

IL QUOTIDIANO ECONOMICO INGLESE TITOLA: “IL RITORNO SGARBATO DI SILVIO”…”HA PORTATO L’ITALIA SULL’ORLO DEL COLLASSO, NON AVREBBE SCRUPOLI A FARLO DI NUOVO”… NEW YORK TIMES: “SI AVVICINA UN TURBOLENTO FUTURO”

La giornata caotica che ha visto il Popolo della libertà  minacciare di far cadere il governo Monti e l’incertezza dello scenario politico italiano hanno avuto grande evidenza sulla stampa economico-finanziaria.
Il britannico Financial Times, con un editoriale di Bill Emmott intitolato “Il ritorno sgarbato di Silvio”, descrive la giornata politica di ieri e invita il presidente del consiglio a non compromettersi con il suo predecessore sfidandolo a votare contro la legge sulla incandidabilità  dei condannati.
“Se Berlusconi avesse un minimo di pudore, smetterebbe di giocare con il suo paese”, scrive l’editorialista del Financial Times che definisce un gesto “assurdo” il boicottaggio del voto messo in atto dal Pdl.
Ma nella sua vita l’ex premier, prosegue il quotidiano britannico, ha dimostrato che “non conosce il pentimento”.
“L’anno scorso Berlusconi ha portato l’Italia sull’orlo del collasso, non avrebbe scrupoli a farlo di nuovo”, attacca il quotidiano finanziario britannico. Quanto a Monti, il giornale lo esorta a non retrocedere di fronte al suo predecessore e sfidarlo a votare contro la legge sull’incandidabilità . Certo, precisa il Financial Times, questo potrebbe costare al professore la tenuta del suo governo. Ma gli elettori faranno poi sapere alle urne cosa pensano di Berlusconi e della sua mossa “velenosa”.
Emmott invita gli investitori ad “imparare a vivere senza Monti”.
Sarà  una grande “responsabilità ” sostituire un uomo riconosciuto come un “salvatore” dalla comunità  internazionale, scrive Emmott, e molto probabilmente a “prenderne il posto non sarà  Berlusconi, anche se ha annunciato un ennesimo ritorno, ma l’ex comunista Pier Luigi Bersani”.
Tuttavia il leader del Pd è “molto lontano dall’incarnare il comunista” classico nello stesso modo in cui “Berlusconi possa essere preso come un modello di rettitudine”. Una “vittoria netta di Bersani è un requisito necessario per fare le riforme”, aggiunge l’autore ma “gli investitori si chiederanno se ciò sarà  sufficiente per affrontare i problemi cronici dell’Italia”.
Emmont spiega che il record di Bersani come ministro dello sviluppo economico nel governo Prodi del 2006-2008 è “moderatamente promettente”.
Ma le riforme liberali da fare oggi devono essere “molto più ampie” e per raggiungere l’obiettivo Bersani “dovrà  uccidere molte mucche sacre della sinistra”.
La malattia cronica dell’Italia, sottolinea l’autore, “è stata alimentata dalla distruzione della meritocrazia nelle università  e nel settore pubblico da parte della sinistra, dal suo rifiuto di contemplare il modello scandinavo per riformare il mercato del lavoro” ed essere sempre “sospettosa del capitalismo”, sospetto incarnato recentemente dalla “demonizzazione di Sergio Marchionne”. Per l’autore “la grande sfida” di Bersani “è cambiare tutto questo”.
Il Financial Times non è l’unico a commentare la situazione politica del nostro Paese. Restando in Gran Bretagna, la Bbc osserva come ora il governo Monti sia “meno stabile” mentre il Daily Telegraph, parlando di “dramma” politico, titola: “Il partito di Berlusconi minaccia di buttare giù il governo”.
In Francia “Il partito di Berlusconi minaccia la stabilità  del governo Monti” è il titolo di Le Figaro mentre Le Point, in un articolo intitolato “In attesa di Berlusconi”, sottolinea come il Cavaliere, “ieri pestifero, oggi beneficia di un ritorno di grazia. Senza di lui la destra sembra persa…”.
In Germania “Berlusconi e i suoi alleati segano la sedia di Monti” è il titolo del foglio economico Handelsblatt, mentre Die Welt sintetizza: “Il governo Monti minacciato dalla crisi”.
Lo spagnolo El Pais, in un articolo intitolato “Berlusconi minaccia di lasciar cadere il governo tecnico di Monti”, scrive come il Cavaliere “sia disposto a morire uccidendo” e, al di là  della sua prospettiva elettorale, si senta “minacciato dalle riforme del governo che lo potrebbero lasciare fuori dalle istituzioni, alla mercè dei giudici”.
Di analogo tenore i commenti delle testate negli Stati Uniti.
Il New York Times interpreta l’iniziativa del centrodestra come il “segnale di un nuovo, turbolento futuro” per la politica italiana.
“Il partito di Berlusconi esce, facendo sobbalzare il governo italiano” è invece il titolo del Wall Street Journal, che sottolinea come la prospettiva di una crisi politica abbia avuto effetti “immediati” sui mercati.
E “la mossa di Berlusconi cristallizza quanto sia instabile la situazione politica ora che la campagna elettorale ha ingranato la marcia”.
The Daily Beast, infine, titola “Silvio Berlusconi: il burlone è tornato” e evidenzia come da ora un poi una cosa “sia certa: la capacità  di Monti di governare senza intralci è persa per sempre. E Berlusconi ha dimostrato, ancora una volta, di avere potere in Italia”.

(da “Il Fatto Quotidiano“)

argomento: Esteri, Stampa | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.973)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Agosto 2025 (600)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Dicembre 2012
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
    31  
    « Nov   Gen »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • “SONO STATA ANIMATRICE IN UN VILLAGGIO TURISTICO PER 3 MESI: 15 ORE AL GIORNO PER 450 EURO, NON E’ SOSTENIBILE”
    • “A GAZA È IN ATTO UN GENOCIDIO, È INNEGABILE. ISRAELE USA LA FAME COME UN’ARMA DI STERMINIO”: LA BORDATA A NETANYAHU DEL CARDINALE JEAN-PAUL VESCO, ARCIVESCOVO METROPOLITA DI ALGERI E CONSIGLIERE DI PAPA LEONE XIV
    • A RIMINI LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON CITA MAI LA POLEMICA DEL LEADER LEGHISTA CONTRO LA FRANCIA E EVITA L’INCONTRO CON IL CAPITONE
    • È COMINCIATO IL “SECOLO DELL’UMILIAZIONE EUROPEA”. NEL 1842, LA DINASTIA CINESE QING FIRMÒ UN TRATTATO CON I BRITANNICI, ALLORA POTENZA TECNOLOGICA DOMINANTE: LONDRA IMPONEVA AI CINESI CONDIZIONI UNILATERALI NEL TENTATIVO DI RIDURRE IL SUO ENORME DEFICIT COMMERCIALE? SUONA FAMILIARE?
    • “I MAGISTRATI APPLICANO LE LEGGI”:L’ANM NON INCASSA IN SILENZIO L’ENNESIMO ATTACCO DELLA MELONI AI “GIUDICI POLITICIZZATI”, COLPEVOLI DI IMPEDIRE AL GOVERNO DI PORTARE AVANTI LE PROPRIE POLITICHE DI CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
    • “A MELONI LA TELEVENDITA E’ SFUGGITA DI MANO”: GIUSEPPE CONTE LIQUIDA IL DISCORSO DI RIMINI DELLA DUCETTA (“TANTA FUMOSA PROPAGANDA E ZERO FATTI”) E NON LE PERDONA LA “DOPPIEZZA E SPREGIUDICATEZZA” DELLE SUE PAROLE SU GAZA, DOPO CHE “IL SUO GOVERNO HA PROTETTO ININTERROTTAMENTE IL CRIMINALE NETANYAHU
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA