Dicembre 25th, 2012 Riccardo Fucile
I SOGGETTI DI CUI SI CIRCONDA SILVIO: L’EX LEADER RADICALE CONTRO SE STESSO RIMEDIA L’ENNESIMA FIGURA DI M….
La campagna elettorale è entrata da poco nel vivo e già si capisce quale sarà il pilastro della strategia del fronte berlusconiano: diffondere bufale e mistisicazioni attraverso qualunque mezzo, dai “successi” del Cavaliere sintetizzati su Twitter alle più tradizionali sparate televisive.
Ma quello che ha affermato il portavoce del Pdl Daniele Capezzone dopo la lite Berlusconi-Gilletti a Domenica in ha dell’incredibile.
Secondo Capezzone, ”da Silvio Berlusconi su Rai1 è venuta una positiva scossa politica e di comunicazione, in qualche misura paragonabile a quella che Berlusconi realizzò a Vicenza nel 2006, aprendo la strada a una rimonta enorme”.
Il riferimento è a una manifestazione organizzata da Confindustria in quella campagna elettorale: un intervento di Romano Prodi e, pochi giorni dopo, la stessa opportunità a Berlusconi, con rigide regole identiche per entrambi, “vigilate” dal giornalista Ferruccio De Bortoli.
Berlusconi, che come oggi doveva rimontare lo svantaggio derivato dal bilancio negativo del suo governo, prima annullò l’appuntamento per un’improvvisa “lombosciatalgia“, poi si presentò all’improvviso nell’orario giusto per i tg dell’ora di pranzo, e mezzo zoppicante si lanciò in un aggressivo comizio mandando completamente all’aria il cerimoniale confindustriale.
L’opinione di Capezzone su Berlusconi a Domenica in è del tutto legittima, ma sentite che cosa disse in occasione dello show berlusconiano a Vicenza, che oggi assume a modello positivo: ”Berlusconi appare patetico”.
E giù ironie sullo “sciancato di Arcore”, che in cinque anni di governo aveva “tradito” le speranze degli elettori.
E allora, concludeva l’allora dirigente della Rosa nel pugno (centrosinistra) “occorre che non si affidi il governo a Berlusconi per altri cinque anni”.
Il voltafaccia è talmente surreale che vale la pena di rileggersi i due lanci d’agenzia originali.
CAPEZZONE 2012 (Ansa, 23 dicembre)
”Da Silvio Berlusconi su Rai1 è venuta una positiva scossa politica e di comunicazione, in qualche misura paragonabile a quella che Berlusconi realizzò a Vicenza nel 2006, aprendo la strada a una rimonta enorme. In tv, Berlusconi mostra di vincere anche in trasferta, in contesti ostili e non facili, dove è opportuno avere un approccio non remissivo: il suo obiettivo, giustamente, è quello di parlare al Paese reale, agli italiani che pagano le tasse. Molti pseudo-analisti della comunicazione farebbero bene a stare un po’ meno su Twitter e un po’ più nelle strade: comprenderebbero meglio il Paese, i suoi umori, le sue attese”.
CAPEZZONE 2006 (Ansa, 19 marzo)
”Berlusconi appare patetico”. Così Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno, giudica l’intervento di ieri del premier al convengno di Confindustria. ”Ho visto ieri alla tv — ironizza l’esponente radicale — una scena indimenticabile. Il melodrammone italiano si arricchisce di nuove pagine lamentose: dopo la ‘cieca di Sorrento’, la ‘muta di Portici’ e lo ‘smemorato di Collegno’, arriva anche lo ‘sciancato di Arcore”’. Capezzone attacca quindi il presidente del Consiglio: ”Le riforme liberali che invoca — dice — sono quelle che gli italiani gli avevano chiesto, affidandogli per questo una maggioranza parlamentare enorme. Ma lui ha sciupato questa opportunità e tradito quelle speranze. Di che si lamenta? Anche per questo, occorre che non si affidi il governo a Berlusconi per altri cinque anni, e che poi, nel centrosinistra, si dia una forza particolare alla Rosa nel pugno, il soggetto politico che terrà insieme la lotta per i diritti civili e quella per la modernizzazione economica e sociale”
Non c’è altro da aggiungere…
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Dicembre 25th, 2012 Riccardo Fucile
E’ SU TUTTI I CANALI TV OGNI GIORNO MA SI LAMENTA: PERCHE’ NON VA A STRISCIA LA NOTIZIA, E’ UN PROGRAMMA UMORISTICO ADATTO A LUI
Dopo lo show di domenica da Massimo Giletti all’Arena di Domenica In, l’ex premier va all’attacco della par condicio nelle trasmissioni televisive.
«D’Alema a Che tempo che fa ha raccolto un numero di spettatori pari a tutti quelli che io ho raggiunto con tutti i miei interventi televisivi andando in tarda serata o nel pomeriggio. Attendo ancora un invito per un programma di prime time. In mancanza d’altro mi sono fatto invitare da Santoro, che mi permette almeno di andare in prime time», ha ironizzato il Cavaliere riferendosi alla puntata di domenica sera del programma di Fabio Fazio che ha avuto ospite Massimo D’Alema.
L’attacco di Berlusconi arriva durante una seconda intervista a TgCom24, dopo quella di domenica in cui aveva attaccato tutti gli avversari, da Pier Luigi Bersani a Beppe Grillo, passando per Fini e Casini definiti «i peggiori traditori della mia vita».
In pochi giorni, «grazie a poche apparizioni in tv, con alti share e una buona riuscita» il Pdl è salito del 5% ed oggi è «al 20%», ma mancano più di due mesi alle elezioni e «ho la fondata convinzione che possiamo raggiungere la vetta del 40% e vincere elezioni, per il male mio e il bene dell’Italia», ha detto ancora il Cavaliere.
Ma come, appena il 40%? Con la profonda coerenza della sua impostazione politica, perchè non porsi il traguardo del 101%, sicuramente alla sua portata?
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Dicembre 25th, 2012 Riccardo Fucile
SANT’EGIDIO, PRANZO DI NATALE DA RECORD: 5.500 PERSONE INSIEME A TAVOLA… CENTINAIA DI VOLONTARI PER UNA VERA GARA DI SOLIDARIETA’… BAGNASCO: “LA SOLITUDINE E’ BRUTTA COME LA FAME”
Oltre 5.500 persone hanno partecipato al tradizionale pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a Genova.
I pranzi sono stati organizzati in 16 diversi luoghi di Genova: tra questi la chiesa dell’Annunziata, Palazzo Ducale, la Commenda di Prè, l’Istituto calasanziano di Cornigliano e in alcuni istituti religiosi.
Menu tradizionali ed etnici per gli ospiti dell’associazione: tra loro molti pensionati e cassintegrati, bambini, homeless, anziani.
Quest’anno, il pranzo di Natale di Sant’Egidio ha compiuto trent’anni e la comunità di Sant’Egidio vuole sfatare l’etichetta tradizionale di un pranzo “per i poveri”, in una società in cui è sempre più difficile tracciare un confine tra ricchi e e poveri, ma un pranzo per tutti.
Centinaia i volontari impegnati, con grande partecipazione di scout che hanno provveduto alla realizzazione del pranzo e al servizio in tavola.
Sono 16, i luoghi che oggi hanno ospitato il tradizionale pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio, che quest’anno compie 30 anni: fra Sampierdarena, Cornigliano, e quello di San Siro, sono state ospitate circa 5500 persone. Anche nella storica sede, quella della chiesa dell’Annunziata, dove l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, è passato a portare gli auguri. «La solitudine – ha detto – è brutta come la fame. Invito tutti a essere lieti in questo splendido giorno e a volersi bene gli uni con gli altri».
Il cardinale ha salutato una per una le tantissime persone che hanno pranzato nella basilica.
Oltre al pranzo, anziani, cittadini stranieri, persone senza dimora, disabili, famiglie in difficoltà e malati hanno ricevuto anche un regalo.
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Dicembre 25th, 2012 Riccardo Fucile
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Dicembre 25th, 2012 Riccardo Fucile
L’ESPONENTE PIU’ SVEGLIO DELLA LEGA E’ CRITICO VERSO L’ALLEANZA CON IL PDL IN LOMBARDIA E GIOCA UNA PARTITA TUTTA SUA
“Mario Monti ha ragione, quello che si contraddice ogni giorno è Silvio Berlusconi”.
Parola di Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, per ora maroniano e più volte indicato come possibile front men del Carroccio su scala nazionale alle prossime elezioni politiche, in ticket con lo stesso Maroni che punterà alla conquista della Regione Lombardia.
Per Tosi la posizione assunta in questi giorni dal Cavaliere «è cervellotica». «Al di là del fatto che non condividiamo l’operato di Mario Monti – ha spiegato il leghista all’Ansa – il professore ha ragione quando afferma che Berlusconi si contraddice in continuazione, ogni giorno».
«NON HA IL CONSENSO»
Tosi, che è anche segretario veneto del Carroccio, conferma che una ridiscesa in campo di Berlusconi non ha senso «perchè non ha il consenso degli italiani; Monti da parte sua sta giocando la sua partita ponendo una condizione irrealizzabile, quella cioè di ottenere un centro con Casini, Bersani, Montezemolo . Starà quindi alla finestra prenderà atto che nessuno avrà i numeri per governare e attenderà un nuovo incarico che a noi ovviamente non piacerà ».
IL NODO LOMBARDIA
Tornando ai rapporti tra Pdl e Lega Tosi ribadisce che «il nodo resta la Lombardia. Un’ipotesi di alleanza con il Pdl oggi non ci offre nessuna garanzia di vincere»,
Ecco quindi la ricetta “Verona”: «Maroni candidato governatore appoggiato da numerose liste civiche potrebbe essere – sostiene il sindaco – una buona soluzione anche per recuperare i voti di quel 40% o 50% di elettori che non andranno a votare o che voteranno Grillo non per un preciso programma ma per punire il sistema».
Se poi Maroni dovesse vincere dovrà lasciare la segreteria della Lega, se dovesse perdere avrebbe buon gioco la componente veneta del Carroccio per metterlo all’angolo.
E Tosi ha già scaldato i motori.
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