Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
IL SOVRANISMO ACCATTONE, SEMPRE AL SERVIZIO DI POTENZE STRANIERE E DEGLI IMPERIALISMI COMMERCIALI
Repubblica scrive oggi in un articolo a firma di Tommaso Ciriaco e Carmelo Lopapa che
Matteo Salvini ha in programma un viaggio negli USA, che dovrebbe costituire l’ennesima svolta della sua politica, che adesso prevede l’addio a Putin:
L’indizio più eloquente — notizia ancora riservata — è che ha appena fissato la sua prima visita a Washington. La data dell’8-9 giugno attende solo la conferma ufficiale, ma tutto è pronto per il faccia a faccia che lo vedrà di fronte al vicepresidente Usa Mike Pence.
Alla missione, Giorgetti e Salvini lavorano da mesi. Il primo tessendo la tela diplomatica con esponenti dell’Amministrazione americana, il secondo con numerose visite all’ambasciatore americano a Roma.
Ma, spiega il quotidiano, c’è anche un altro motivo per la visita: ricevere una sorta di ok alla crisi di governo:
E così, dopo anni di filoputinismo e la svolta filoamericana e anticinese dei leghisti contro la Via della seta, i tempi sono maturi per ottenere la benedizione dalla presidenza più populista della storia degli Stati Uniti.
L’ultimo passo obbligato, sperano a via Bellerio, per conquistare Palazzo Chigi senza i 5S.
E per reagire allo scossone giudiziario che adesso fa paura, come dimostra l’ennesimo giorno sulle montagne russe.
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
IL PENOSO TENTATIVO DI ACCREDITARSI ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE DI GIORGETTI E LA PORTA IN FACCIA
Il Papa non vuole incontrare Matteo Salvini. E a confermarlo oggi a Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano è Gualtiero Bassetti, il capo dei vescovi italiani, tra i principali collaboratori di papa Francesco.
Bassetti, durante una frazione di quiete, ha parlato faccia a faccia col ministro dell’ Interno e ha raccolto il suo desiderio di conoscere papa Francesco.
È accaduto in prossimità del pranzo di metà gennaio in Vaticano tra il “capitano” leghista e il cardinale Angelo Becciu, prefetto per le Cause dei santi, già sostituto agli affari generali in Segreteria di Stato.
Il pranzo era organizzato col sottosegretario Giancarlo Giorgetti, un interlocutore affidabile per la Santa Sede, poi il ministro ha ottenuto un posto a tavola.
I cardinali Becciu e Bassetti, e altri vescovi italiani agganciati dal ministro, hanno riportato a papa Francesco il messaggio di Salvini: “Io vorrei un confronto”.
Bergoglio è inflessibile: “Finchè non cambia linguaggio e politiche, io non posso e non voglio stringergli la mano”.
Il Vaticano conferma: l’agenda del Papa non prevede appuntamenti col ministro dell’Interno.
E lo scontro di Salvini con la Chiesa s’è acuito: la “sofferenza” di Bergoglio per sinti e rom, le intemerate sul populismo che genera l’odio.
Non c’è più un contegno
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
IGNOBILE LA SOSPENSIONE, NON HANNO NEANCHE VISTO IL VIDEO… IN ITALIA CI SONO ISTIGATORI A DELINQUERE A PIEDE LIBERO E VANNO A ROMPERE I COGLIONI A STUDENTI INTELLIGENTI E DOCENTI PERBENE
È ufficiale: la Lega ha un problema con il pensiero critico. Soprattutto se ad esercitarlo sono
ragazzini e studenti.
Due anni fa la Lega di Trieste era intervenuta per chiedere di fermare il compito in classe che prevedeva di fare pericolosissime “interviste ad immigrati”. Poi era venuto il turno dell’Emilia-Romagna dove i leghisti avevano scoperto che un alunno aveva risposto “sbagliato” ad un compito in classe. §
In questo caso Matteo Salvini in persona, all’epoca già Ministro dell’Interno, aizzò la folla dei suoi fan contro l’insegnante “colpevole” di non aver censurato l’alunno.
Il nuovo caso arriva da Palermo, precisamente dall’istituto industriale Vittorio Emanuele III dove Rosa Maria Dell’Aria, una docente di italiano con 40 anni di carriera alle spalle, è stata per 15 giorni dall’ufficio scolastico provinciale, con stipendio dimezzato, per non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni di 14 anni che nella Giornata della memoria hanno presentato un video, in cui si accostava alle leggi razziali il decreto sicurezza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
L’episodio era stato segnalato il 28 gennaio, il giorno successivo da Claudio Perconte (attivista di destra e autore sul Primato Nazionale, il giornale di CasaPound) in un tweet indirizzato al ministro dell’istruzione Bussetti.
Perconte scriveva a Palermo “una prof per la giornata della Memoria ha obbligato dei 14enni a dire che Salvini è come Hitler perchè stermina i migranti“. §
Il post era stato condiviso dalla senatrice leghista e sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali Lucia Borgonzoni
In realtà contrariamente a quello che dice Perconte quelle due slide non paragonano Salvini, Conte e Di Maio a Hitler, perchè appunto la foto è quella di Salvini con i ministri degli interni austriaco e tedesco.
Torniamo all’attualità : la docente dice che «quanto accaduto lo considero la più grande amarezza e la più grande ferita della mia vita professionale e naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi».
Di lei i colleghi dicono che è una docente serissima e assai stimata e parlano di una reazione esagerata da parte dell’Ufficio scolastico provinciale. Anche perchè come spiega il vicepreside a Repubblica «I ragazzi hanno trovato su internet delle comparazioni tra i due periodi [le leggi razziali e il decreto sicurezza Ndr] e le hanno mostrate. La professoressa, essendo un intervento pubblico, non è potuta intervenire». Non c’è stato quindi nessun obbligo a produrre quel contenuto multimediale che è stato realizzato in autonomia dagli studenti.
Che il paragone tra i due provvedimenti sia stato fatto sui giornali è ovvio. A settembre del 2018 l’Espresso pubblicò una copertina dove istituiva in modo chiaro una continuità ideale tra le due leggi a 80 anni di distanza. A ribadirlo anche Aboubakar Soumahoro — sindacalista e attivista dei diritti dei migranti — che sempre sull’Espresso scriveva che il Decreto Sicurezza sanciva «80 anni dopo le leggi razziali, che non siamo tutti uguali».
Ma anche se non fosse mai stato scritto da nessuna parte gli studenti hanno il diritto e il dovere di esercitare il diritto di critica.
Non sappiamo se agli atti del procedimento sono state acquisite solo quelle due fotografie oppure se è stato visionato l’intero video, sarebbe interessante sentire come è stato spiegato l’accostamento.
“Fatemi capire. In Italia Casa Pound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal Governo Lega – 5Stelle. Ma siamo pazzi? Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro”.
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti interviene su Facebook sul caso dell’insegnante di Palermo Rosa Maria Dell’Aria, colpevole secondo l’Ufficio scolastico provinciale di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni che in una videoproiezione hanno accostato le leggi razziali al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Sul fatto prende posizione anche l’ex presidente del Senato Pietro Grasso di Liberi e uguali, che pubblica il video completo del lavoro presentato dagli alunni della professoressa sospesa: “Visto che tutti coloro che ne parlano non l’hanno visto, a partire dalla sottosegretaria Borgonzoni, ho deciso di pubblicare il video completo dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale di Palermo (omettendo solo l’ultima slide con i nomi)”.
“Guardatelo e giudicate voi – continua Grasso nel suo post – su cosa avrebbe dovuto vigilare l’insegnante? Sulle opinioni degli studenti? Avrebbe dovuto censurare il pensiero degli alunni? In nessuna parte viene detto che Salvini è come Mussolini, come invece leggo ovunque. Vengono accostati provvedimenti e scelte di allora e di oggi, con acume e intelligenza: a chi lo guarda spetta trarre le conclusioni. Allora mi chiedo: perchè la Professoressa Rosa Maria Dell’Aria è stata sospesa? Perchè è intervenuta la Digos? Mi sembra, al contrario, che gli studenti abbiano ben compreso il significato più profondo della Giornata della memoria: non un rito stanco ma un pungolo per il presente. Forse è proprio l’intelligenza a spaventare Salvini e i suoi!”.
(da agenzie)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
LA RIVOLUZIONE E’ FINITA (AMMESSO CHE SIA MAI INIZIATA), ANDATE IN PACE
In un’intervista rilasciata a Sette, settimanale del Corriere della Sera, Beppe Grillo ha ammesso di aver lasciato i ruoli operativi nel MoVimento 5 Stelle per non avere più problemi giudiziari come quelli che gli ha creato l’avvocato Lorenzo Borrè:
Ora dice: «Ho necessità di stare tranquillo e godermi la vita». È la fine della sua esperienza politica? L’addio al Movimento?
«Ringrazio per la preoccupazione, ma non mi è successo niente. il mio ruolo è come quello dei primi due stadi dell’Apollo: fornisci la spinta, l’energia, poi ti stacchi un un sintomo così grave non avere bisogno di accaparrarsi il potere?».
Qualcuno dice che è molto deluso da Luigi Di Maio e dal troppi compromessi di Governo, qualcun altro, malignamente, che ha voluto sottrarsi alle troppe cause che le Intentavano i vari dissidenti o espulsi dal Movimento.
«Io sono deluso da Di Maio? Se lo fossi starebbe a significare che sono deluso dalla politica. Certo, il Palazzo è quasi sempre come stare su un traghetto mentre soffri il mal di mare. Ma se non me lo fossi aspettato, accidenti questo sì che sarebbe stato preoccupante. Malignamente vorrei sottrarmi alle cause che mi intentavano… ma che domanda strana: è come mettere del fuoco al sedere di uno e poi chiedergli: “Dica la verità , si è spostato per quello eh?”».
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
HA COSTRUITO LA SUA AGENDA IN BASE ALLE INIZIATIVE DI PARTITO
Il ministero dell’Interno ieri ha risposto alla notizia dell’apertura di un fascicolo da parte
della Corte dei Conti sui voli di Salvini con gli aerei della polizia.
Ieri il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha confermato l’inchiesta di Repubblica: Matteo Salvini «ha usato 19 volte gli aerei della Polizia». Il Viminale ha precisato che «da Salvini non c’è mai stato utilizzo per motivi estranei al ruolo istituzionale». Il che è formalmente vero.
Nel senso che Salvini ha incrociato iniziative di propaganda — 211 quelle a cui ha partecipato solo da gennaio — a manifestazioni ufficiali.
E ha quindi costruito la sua agenda per 19 volte in modo da poter utilizzare i voli istituzionali e partecipare alle iniziative del suo partito.
La ventesima, racconta oggi Repubblica in un articolo a firma di Gianluca Di Feo, è arrivata la mattina del 15 ottobre, quando il ministro è decollato da Linate verso Roma, nonostante esistano tanti collegamenti di linea. Ma il giorno prima era stata una giornata pesante:
Forse aveva bisogno di relax sulle poltroncine in pelle della “Ferrari dei cieli”, perchè il giorno prima aveva affrontato sei comizi di fila in Alto Adige tra birra e wurstel e una convention di imprenditori brianzoli. Il Viminale ha precisato che «da Salvini non c’è mai stato utilizzo per motivi estranei al ruolo istituzionale». Formalmente è vero, e lo avevamo sottolineato. Il leader leghista ha inventato il “voli uno e prendi due”, unendo quasi sempre un appuntamento ministeriale a un evento di partito. Basta dare un’occhiata all’elenco ufficiale, reso noto ieri.
Si comincia il 13 settembre: missione a Bari per la Fiera del di Gianluca Di Feo Levante. Poi il Capitano Volante si mette la felpa e sale sul palco del quartiere Libertà . Il segretario locale lo introduce: «E venuto qui per dare lo sfratto a Decaro e Emiliano». E lui scandisce: «I politici di sinistra hanno trasformato Bari in un campo profughi». Non pare un discorso istituzionale…
I14 gennaio l’aereo della Polizia lo porta da Milano a Pescara per il comitato sulla sicurezza. E la sera scende in piazza per aprire la campagna elettorale abruzzese. Stesso copione il 16 gennaio. Plana a Cagliari per un’altra riunione sulla sicurezza, quindi prosegue con tre manifestazioni leghiste in vista del voto.
La procura contabile del Lazio, guidata da Andrea Lupi, ha aperto il fascicolo sull’uso del bimotore Piaggio P-180: sul mercato privato il P-180 viene noleggiato per 4-5mila euro l’ora ma nel caso della flotta statale la spesa è circa la metà : il conto per i viaggi di venerdì scorso sarebbe quindi di circa 10 mila euro. E, ironia della sorte, lo stesso modello di aereo che il ministero della Difesa si era impegnato ad acquistare nella crisi della Piaggio Aerospace. Infine, gli altri voli, tra cui la fiera dei cavalli:
Venerdì scorso tra una cerimonia antimafia a Platì e un incontro in prefettura a Napoli incastona lo show di partito a Catanzaro. Si muove sulle ali della Polizia. Incluso il rientro a Milano, anche se venti minuti dopo a Capodichino c’è un volo Alitalia per la stessa destinazione. Alcuni degli impegni ministeriali sono sorprendenti. Il 25 ottobre atterra a Verona per la Fiera dei Cavalli, dove si esibisce in una sfilata equestre tra i fan.
Poi c’è il “IX Forum Economico Euro-Asiatico”: un imperdibile convegno all’insegna dell’amicizia italo-russa, sponsorizzato da Gazprom e benedetto da un messaggio di Vladimir Putin: «Sono certo che i vostri dibattiti saranno proficui e troveranno una fattiva attuazione». Domenica 16 settembre decolla da Ancona dopo il sopralluogo in hotel occupato da migranti. Nel tabulato ufficiale mancano il prima e il dopo. Sabato sera era sbarcato a Fano da un elicottero della Polizia per la festa della Lega.
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
LA POLIZIA, INVECE CHE CACCIARE L’AGENTE, SI LAMENTA CHE LA DENUNCIA DELL’ALLENATORE “POSSA ALIMENTARE ODIO VERSO CHI INDOSSA LA DIVISA” … RICORDATEVI CHE SIETE AL SERVIZIO DEGLI ITALIANI, NON DI SALVINI
Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna ed ex Lazio e Inter, è stato insultato da un uomo in divisa mentre andava a vedere la finale di Coppa Italia tra i biancocelesti e l’Atalanta: «Tifosi della Lazio? Io sono stato insultato da un poliziotto! È già brutto sentire certe cose negli stadi, ma non accetto che a dirmelo sia uno in divisa che deve far rispettare l’ordine. Ci hanno fermato dopo Ponte Milvio, perchè c’erano stati degli incidenti. Ho mostrato il pass per il parcheggio e chiesto come avrei potuto raggiungerlo. Era con il casco e il manganello, mi ha invitato in malo modo ad andarmene. Ho risposto ma, dopo essere ripartito, ho sentito: “Zingaro di m…”.
Sono uscito dalla macchina ma lui è corso via e i suoi colleghi mi hanno trattenuto».
Non è la prima volta che accade, anche negli stadi italiani, ma fa impressione che a insultarlo nell’occasione sia stato un poliziotto.
La Questura sta visionando le immagini delle telecamere puntate su quel tratto di Lungotevere Diaz, dove peraltro sono scoppiati i tafferugli, per ricostruire cosa sia accaduto.
Immediata la replica del comando generale della polizia che pur esprimendo «sdegno e dispiacere per l’accaduto», sottolinea come il post «prima dei dovuti accertamenti, è un fatto grave che rischia di alimentare ulteriore odio nei confronti di chi indossa la divisa».
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
PROVOCO’ L’INCENDIO DEL LOCALE, EMERGE IL PRECEDENTE PENALE ED E’ COSTRETTO A RITIRARSI
Era la notte del 22 dicembre 2016 quando, con un amico, mise in atto un’azione di
sabotaggio ai danni di una discoteca di Cremona. Azione per la quale sono entrambi accusati di concorso in danneggiamento seguito da incendio e per la quale hanno già concordato un patteggiamento.
Ma fino a oggi Cesare Di Giovanna, cremonese, 24 anni a luglio, appariva tra le fila della lista “Lega per Salvini” e si era candidato al consiglio comunale di Cremona.
Era il 32esimo candidato nella lista di centrodestra alle amministrative del 26 maggio.
Una questione diventata nelle ultime ore di dominio pubblico, tanto da spingere la Lega a redigere una nota in cui ha preso le distanze dal suo ex candidato.
Obiettivo dell’azione di Di Giovanna, quella notte, sarebbe stato quello di sabotare la serata alla “Centrale del Latte”: la sua attività era infatti quella di organizzatore di serate presso altri locali notturni concorrenti.
Di Giovanna e Igor Radoslaw Augustynski, 20 anni, polacco, avevano innescato un ordigno incendiario con un timer collegato ad una miscela di sostanze chimiche.
Il tutto aveva prodotto l’incendio del contatore elettrico. Si era accorto del danneggiamento il titolare del locale, Luciano Zanchi, il quale aveva verificato lo stato della cabina elettrica di fianco all’ingresso principale del locale, trovando all’interno della stessa il materiale dinamitardo parzialmente annerito e due sacchetti di plastica contenenti la miscela esplosiva.
L’intervento dei carabinieri e le indagini successivamente condotte avevano permesso di identificare i due ragazzi, entrambi pierre in vari locali cittadini.
Nelle loro abitazioni gli investigatori avevano trovato materiale informatico ed elettrico utilizzabile per confezionare ordigni, insieme a sostanze utilizzate per la produzione del materiale infiammabile.
I due imputati sono accusati di concorso in danneggiamento seguito da incendio. Entrambi hanno già concordato un patteggiamento con il pm
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
LA DENUNCIA DEL M5S: “DA PRIMA GLI ITALIANI A PRIMA LA FAMIGLIA”
Il compagno della vicepresidente del consiglio provinciale della Lega, Rita Mattei, è stato nominato vicepresidente delle Terme di Merano, società partecipata della Provincia Autonoma di Bolzano.
Lui è Karl Martinelli, da anni attivista del Carroccio e convivente di Mattei, già membro del cda del teatro comunale e dell’associazione Kurhaus, che ora guadagnerà altri 6mila euro l’anno, più un gettone di presenza di 150 euro per ogni seduta.
“È scandaloso che si nomini un convivente al vertice di una partecipata”, commenta a ilfattoquotidiano.it Diego Nicolini, consigliere del M5s, che aggiunge: “Si è passati da prima gli italiani a ‘prima la famiglia’”.
“Riapre il poltronificio delle Terme”, ironizza invece l’ex Cinquestelle Paul Kà¶llenspeger sul Corriere dell’Alto Adige.
“I meccanismi sono i soliti — spiega — invece di trasparenti selezioni pubbliche basate sui titoli si premiano persone vicine al politico sulla cresta dell’onda”.
Il riferimento è anche alla nomina a presidente del consiglio di amministrazione delle Terme di Stefan Thurin, socio di studio di Karl Zeller, ex senatore e gran maestro della politica romana della Sà¼dtiroler Volkspartei, in odore di una candidatura alle prossime Comunali proprio a Merano.
Svp e Lega, dopo il risultato della scorse amministrative di ottobre, governano insieme la Provincia di Bolzano.
Il consigliere M5s giudica la nomina di Martinelli ancora più “grave” perchè arriva dalla Lega: “Ci siamo detti che siamo il governo del cambiamento, che abbiamo l’obiettivo di portare più moralità — sottolinea Nicolini — invece se non ci fossimo noi a controllare, farebbero come chi ha governato in passato”.
Il M5s presenterà un’interrogazione in consiglio provinciale per conflitto di interessi. Intanto Nicolini segnala che Martinelli non è solo convivente della vicepresidente Mattei, ma nel presentare il suo curriculum per la candidatura al cda ha inserito come recapito una mail della Mira Consult, lo studio di consulenza fiscale della stessa Mattei. “Davvero un eccesso di impudenza“, conclude il consigliere pentastellato.
Intanto proprio da Merano a rilanciare la polemica ci ha pensato il consigliere comunale Kurt Duschek. Ha segnalato un fotomontaggio postato su Facebook il 22 aprile scorso da Martinelli in cui Greta Thunberg viene paragonata a ragazzine della Hitlerjugend: “Ecco chi avete nominato”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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