ATTENTI AL LADRO! DOVE?… A MONTECITORIO
ALLA CAMERA DEI DEPUTATI CI SONO STATI BEN 26 FURTI IN UN ANNO…DAI DIVANI DEL TRANSATLANTICO SONO SPARITI CAPPOTTI, TELEFONINI, COMPUTER, NAVIGATORI SATELLITARI, PORTAFOGLI… DUE GIORNI FA RUBATA UNA PELLICCIA DI VISONE….SONO ASSICURATI DAI 600 EURO IN SU
E’ più pericoloso frequentare una stazione ferroviaria o un vicolo genovese di notte? E’ più facile essere derubati su un treno o bus affollati o nella coda alle casse di un centro commerciale?
Ora che Maroni ha scelto la “linea dura”, i ladri evidentemente si stanno orientando su altri siti, nella fattispecie quelli frequentati dal Ministro degli Interni, ovvero Montecitorio.
Eh sì, qua evidentemente la linea dura non è ancora arrivata, oppure sarà che l’ambiente è mal frequentato, o ancora che gli abituali inquilini non siano proprio tutti dei galantuomini, fatto sta che i furti sono stati in un anno ben 26.
Forse sarebbe il caso di far intervenire l’esercito, una proposta in tal senso vedrebbe sicuramente disponibile La Russa nel mettere a disposizione una ventina di paracadutisti in mimetica.
In ogni caso Maroni potrebbe emettere un decreto che vieti a Montecitorio lo sbarco dei clandestini irregolari.
Certo è che il corridoio dei passi perduti sta diventando sempre più quello degli oggetti fregati. La penultima vittima è stato il ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi a cui mano ignota ha sottratto il soprabito carico di chiavi della propria abitazione, mentre era impegnato in aula.
Due giorni fa si è volatilizzata in un attimo la pelliccia di visone da 6.000 euro dell’ex deputata dell’Ulivo, nonchè presidente di “Penelope”, l’associazione che aiuta le famiglie delle persone scomparse, l’on Elisa Pozza Tasca. L’aveva posata su un divano per parlare al cellulare tre minuti, probabilmente voltando le spalle al capo di abbigliamento…e zac la preziosa pelliccia è sparita.
In un ambiente dove circolano solo persone selezionate con regolare pass, oltre ai deputati.
Ma le denunce all’ufficio interno di Pubblica sicurezza dall’inizio dell’anno sono ben 26: di questi ben cinque sono cappotti. A un deputato è stato rubato un cappotto in pelle e dato che il valore superava i 600 euro ( a detta sua) è stata avviata la pratica assicurativa di rimborso.
Nella caccia al ladro, o ai ladri, della Camera si scopre che anche per questi accadimenti della vita come furti o sparizione generiche, gli inquilini di Montecitorio hanno le spalle coperte.
La Camera ha, infatti, un contratto con l’assicurazione Assitalia che parte da 600 euro in su. Sotto questa cifra, non viene riconosciuto alcun rimborso.
Molti derubati, va detto, ci hanno messo del loro, magari lasciando incustodito il cappotto o altri oggetti su un divano, tanto è vero che tempo fa i questori della Camera avevano scritto una lettera a tutti i deputati pregandoli di lasciare i soprabiti nell’apposito e custodito guardaroba.
Ma mai nessuno penserebbe che nel luogo più protetto delle istituzioni, vi sia il concreto pericolo di ripetuti furti.
Laddove si decidono le sorti del Paese e dove si cambia il corso della Storia, è concreto invece il rischio di dover cambiare il cappotto, comprandone uno nuovo perchè l’altro te l’hanno fregato sotto il naso.
Se guardiamo l’elenco delle denunce poi sono indicati come rubati cellulari, ipod, un casco, un navigatore satellitare, una batteria per telecamera, due computer e svariati portafogli.
Un pc è stato rubato al deputato dell’Udc Angelo Campagnan con effrazione, scassinando il suo cassetto personale. E’ sparito pure un dipinto in un ufficio della Camera.
C’è chi minimizza sostenendo che sono furti fisiologici per il numero delle persone così ampio. Sarà … ma non si tratta di persone selezionate, in teoria? Sia che si tratti del personale che degli onorevoli? Molti sottolineano che gli impiegati e commessi sono al di sopra dei sospetti, nessuno rischierebbe un posto di tale livello per un furto modesto. Poi all’uscita spesso sono soggetti a controlli. Al contrario dei deputati, cui nessuno oserebbe chiedere cosa contiene la valigia che ha con sè.
E qua si tratta di furti, per gli oggetti smarriti c’e’ un apposito ufficio che raccoglie giornalmente agendine, penne, collane, spille, anelli e telecomandi. Questi vengono restituiti a chi li reclama ovviamente…
Nel frattempo uno o più Arsenio Lupin si aggirano per il Transatlantico in attesa di mettere a segno il prossimo colpo…
E poi ci si lamenta quando qualcuno impreca “Piove, governo ladro”… forse non era passato ancora per Montecitorio.
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