CARIGE E QUEI RAPPORTI TRA L’EX CONSIGLIERE ALPA E IL PREMIER CONTE
IL GIURISTA, “MAESTRO” DEL PRESDIENTE DEL CONSIGLIO, E’ STATO A LUNGO MEMBRO DEL CDA DI CARIGE
Sul controverso salvataggio pubblico di Carige spunta anche l’ombra del possibile conflitto di interessi.
Oggetto del contendere è il rapporto di amicizia e vicinanza professionale tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il professor Guido Alpa.
Un intreccio su cui hanno già puntato il dito le opposizioni, chiedendo chiarimenti sul ruolo svolto dal premier, alla luce del suo rapporto con il giurista, nelle decisioni prese ieri nel consiglio dei ministri che ha varato un piano di salvataggio nel caso l’istituto non ce la dovesse fare con le proprie gambe.
Alpa infatti non è una figura di secondo piano nella storia recente dell’istituto ligure. Dal 2009 al 2013 è stato membro del consiglio di amministrazione di Carige mentre dal dicembre 2013 al febbraio 2014 di quello della Fondazione Carige, azionista di riferimento della banca.
Da aprile 2013 a dicembre 2013 è stato invece Presidente di Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova, mentre ha svolto a lungo il ruolo di consulente e legale di Raffaele Mincione, socio di minoranza della banca.
I legami tra Conte e Alpa
Fin qui il ruolo di primo piano ricoperto da Alpa nell’istituto ligure. Sul legame tra il giurista e il presidente del Consiglio era invece già scoppiato un caso nei mesi scorsi. L’attuale premier aveva infatti presentato domanda ad un concorso indetto alla Sapienza (prima dell’incarico a capo del governo) proprio per sostituire il professor Alpa alla cattedra di diritto privato all’università La Sapienza di Roma.
Non solo, come documentato a ottobre da Repubblica, nel 2002 Giuseppe Conte era diventato professore ordinario vincendo un concorso che vedeva nella commissione esaminatrice il professor Alpa con cui Conte, già in quell’anno, condivideva uno studio legale.
Una collaborazione dichiarata dallo stesso Conte nel suo curriculum: “Dal 2002 ha aperto con il professor Guido Alpa un nuovo studio legale dedicandosi al diritto civile, commerciale e lavoro”.
Circostanza però negata da Alpa che interpellato sulla questione aveva puntualizzato: “Nessuna associazione professionale, siamo stati soltanto coinquilini”.
E ancora: “Io sono iscritto a Genova e lui a Roma. Giuseppe aveva lo studio al piano superiore al mio”.
Diversamente infatti il concorso avrebbe dovuto essere invalidato visto che secondo l’articolo 51 del codice di procedura civile la collaborazione professionale è un elemento che causa l’incompatibilità tra chi esamina e chi è esaminato.
(da agenzie)
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