CONSULTA, ALTRA FUMATA NERA PER LA TERNA DELLA CASA
BOCCIATI PITRUZZELLA, SISTO E BARBERA… SI VA VERSO SEDUTE A OLTRANZA
Ventisette fumate nere dopo, il Parlamento riprova ad eleggere i tre giudici che mancano alla Corte costituzionale e fallisce ancora una volta.
Proprio come una settimana fa, la maggioranza (Pd-Ap) e Forza Italia si è presentata con la solita terna “politica” già bocciata dall’Aula. Augusto Barbera, Giovanni Pitruzzella e Francesco Paolo Sisto sono i candidati che l’assemblea ha bloccato per la seconda volta.
Il quorum necessario era di 571 voti, ma i tre si sono fermati rispettivamente a 545, 470 e 527.
Il deputato di Conservatori e riformisti Rocco Palese ha annunciato che è stata inviata una petizione ai presidenti di Camera e Senato perchè ci siano sedute a oltranza: “Mi vergogno ad uscire fuori e dire che non riusciamo ad eleggere i giudici”, ha commentato in Transatlantico.
Il capogruppo Pd Ettore Rosato intanto ha annunciato che i democratici andranno avanti con il nome di Barbera: “E’ a un passo dal quorum. Vediamo cosa dicono gli altri, ma per noi si può andare avanti con questo schema. Del resto siamo sì alle 28esima votazione ma solo alla seconda con questi tre nomi”.
A cambiare le carte in tavola questa volta avrebbe potuto essere la Lega Nord che in un primo momento sembrava tentata di sostenere i nomi dell’accordo.
I parlamentari del Carroccio Fedriga e Calderoli però hanno subito smentito: “Nessuna intesa, ognuno vota liberamente”.
“Se lo fanno è un inciucio”, aveva commentato nel primo pomeriggio il deputato M5S Danilo Toninelli.
“Ciò che fa più schifo è che a comportarsi così è un partito il cui leader va nelle piazze ad inveire contro il governo. Quindi se oggi passerà anche uno solo della terna frutto dell’inciucio Pd-Fi significa che al tavolo della spartizione si è seduto anche Salvini. Ditelo in giro a chi vede in questo partito qualcosa di diverso”.
I 5 Stelle hanno contestato le tre scelte e hanno continuato a sostenere il loro nome Franco Modugno.
E’ circa un anno e mezzo che il Parlamento continua a fallire nell’occuparsi delle tre poltrone vacanti, tanto da essersi guadagnato i rimproveri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso.
La settimana scorsa l’accordo maggioranza-centristi-Fi sui nomi si è sfilacciato e alla prova dell’urna nessuno dei tre candidati ha raggiunto il quorum necessario di 571 voti.
Questa mattina, sia il Pd che Fi (il presidente del partito Silvio Berlusconi ha fatto inviare un sms a tutti i parlamentari azzurri, affinchè siano presenti in aula), hanno confermato la scelta.
I prescelti sono tutti molto vicini al mondo della politica e tutti e tre, come fatto notare dal Corriere della Sera, hanno in passato più o meno esplicitamente espresso la loro opinione positiva sull’Italicum.
Questo non è un dettaglio: presumibilmente entro la fine dell’anno la Corte costituzionale dovrà esprimere il suo parere preventivo sulla nuova legge elettorale. Francesco Paolo Sisto, deputato di Forza Italia e avvocato di Berlusconi, è stato presidente della commissione Affari costituzionali e relatore del ddl Riforme.
Scelta civica sostiene invece Giovanni Pitruzzella: presidente dell’Antitrust ed ex collaboratore di Totò Cuffaro, nei giorni scorsi il gip di Catania ha chiesto che sia indagato per corruzione in atti giudiziari.
Il Pd infine sponsorizza Augusto Barbera, professore ed ex membro della commissione dei saggi voluta da Letta per le riforme costituzionali.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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