COVID, NEGLI USA OLTRE 25.000 PAZIENTI SONO IN TERAPIA INTENSIVA, 100.000 I RICOVERATI
TUTTO DIPENDE DAI NO VAX, IN ALCUNI STATI VACCINATO SOLO IL 40%
Icu, Intensive Care Unit. È questa la sigla con cui negli Stati Uniti vengono identificate i reparti di terapia intensiva, quelli dove arrivano i pazienti che hanno sviluppato la forma più grave di Covid-19.
Al momento il numero di persone che sono state ricoverati in questi reparti ha superato quota 25 mila, mai così tanti dall’inizio dalla pandemia. E i posti stanno in terapia intensiva stanno finendo.
Negli ultimi giorni alcuni stati come Alabama e Arkansas hanno avvisato che stanno arrivando alla saturazione delle terapie intensive, esattamente come è successo in Italia nel 2020 nelle regioni più colpite dal Coronavirus. La curva dei contagi negli Stati Uniti si sta impennando. Il 24 agosto il numero di nuovi casi registrati è arrivato a 153.296, sempre più vicino al record toccato il 15 gennaio 2021 con 248,007 casi. Il numero delle ospedalizzazioni invece sta per arrivare a 100 mila.
Vaccini poco efficaci? Non proprio.
La maggior parte delle ospedalizzazioni che si stanno registrando nelle ultime settimane sono di persone che non si sono vaccinate.
Al momento solo il 51% della popolazione degli Stati Uniti ha ricevuto un ciclo completo di vaccini. La percentuale sale al 68% se guardiamo solo la popolazione sopra i 18 anni.
Fra gli Stati con la percentuale più bassa in questi giorni, due sono fra quelli che lamentano nla mancanza di posti in terapia intensiva.
In Arkansas solo il 39% delle persone sono vaccinate, in Alabama la percentuale è ancora più bassa: 36%. A confermare questi dati è anche Stefano Berto, direttore del Laboratorio di Neurogenomica alla Medical University del South Carolina. Dei 129 pazienti in cura per Covid-19 all’ospedale in cui lavora, 105 non sono stati vaccinati. Tra i 26 che sono attaccati al ventilatore sono solo due ad aver ricevuto il vaccino.
(da Open)
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