DATI DEFINITIVI PRESIDENZIALI FRANCIA: MACRON 27,84%, LE PEN 23,15%
MELENCHON CONQUISTA I GIOVANI, MACRON I PENSIONATI
È di oltre quattro punti e mezzo il distacco tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen secondo i dati definitivi del primo turno delle elezioni francesi.
Il presidente uscente va al ballottaggio del prossimo 24 aprile con il 27,84% (9.785.578 voti), assieme alla sfidante di Rassemblement National che ha ottenuto il 23,15% (8.136.369 voti).
Staccato di appena due punti c’è poi il terzo classificato Jean-Luc Mélenchon che ha raccolto il 21,95% (7.714.949), con un successo particolarmente ampio tra i francesi sotto i 34 anni.
Alta l’astensione con il 26,31%, il dato più alto dal 2002, anno del record al primo turno delle presidenziali con il 28,4%.
Diversi sondaggi e le prime analisi sociologiche del voto restituiscono uno scenario piuttosto diverso da quello delle elezioni del 2017, che avevano visto gli stessi candidati al ballottaggio.
Se cinque anni fa Macron aveva trionfato tra i giovani, a conquistare gli under 35 questa volta è Mélenchon, con un risultato al di sopra delle aspettative.
Secondo il sondaggio Ipsos-Sopra Steria, tra i giovani sotto i 25 anni il candidato di estrema sinistra è in testa con il 31 per cento dei voti, che salgono al 34 nella fascia 25-34, seguito da Marine Le Pen con rispettivamente il 26 e il 25 per cento delle preferenze. Fanalino di coda per Macron, con solo il 20 per cento nella fascia 18-24 e il 23 per cento nella fascia 25-34.
Secondo un altro sondaggio condotto dall’Harris Interactive Institute, più di un terzo dei giovani tra i 18 e i 24 anni (34,8 per cento) ha scelto di votare Mélenchon, assicurando che i minori di 25 anni si rivolgono poi a Emmanuel Macron (24,3 per cento) e solo dopo a Marine Le Pen (18 per cento).
È certa invece la conquista dell’elettorato over 65 da parte del presidente uscente, che ha raccolto tra i francesi più anziani ben il 41 per cento dei voti.
Guardando agli altri indicatori, Macron è largamente preferito dalle famiglie più ricche e i dirigenti, mentre Le Pen riceve maggior sostegno da operai e impiegati, dalle fasce di reddito più basse e dagli abitanti di piccole città o comuni rurali. Anche Mélenchon ottiene tra le famiglie più povere un terzo delle preferenze, raccogliendo il sostegno, oltre che dei giovani, anche di impiegati e dipendenti pubblici.
(da agenzie)
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