ECCO COSA DICE LA RELAZIONE TECNICA AL DECRETONE CHE IL GOVERNO NASCONDE
DI MAIO DICEVA CHE IL REDDITO DI CITTADINANZA SAREBBE ANDATO A 1.700.000 FAMIGLIE, SONO APPENA 1.248.000 , ESCLUDEVA CHE NE AVREBBERO USUFRUITO GLI STRANIERI E INVECE SONO 241.000 LE FAMIGLIE STRANIERE, PARI AL 19,3% … PER QUOTA 100 ORA SI PARLA DI UNA PLATEA DI 200.000 LAVORATORI, NON PIU’ 400.000
Il decretone che contiene i provvedimenti su Reddito di cittadinanza e quota 100 “è stato approvato dalla Ragioneria generale dello Stato”, e per quanto riguarda i tempi “ci sono stati affinamenti nel testo ma, nel merito, non riguardano problemi di Ragioneria”.
Lo assicura in conferenza stampa a Davos, dove partecipa al consueto Forum che riunisce il gotha del mondo economico-finanziario, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
Mentre il ministro conferma la notizia della ‘bollinatura’, emergono alcuni dettagli dalla relazione tecnica al testo.
A cominciare dalla platea delle famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza, che secondo quanto riporta l’Ansa sarà di 1.248.000 nuclei e tra questi 241.000 dovrebbero essere di soli stranieri.
Per questi ultimi, il 19,3% del totale, è prevista una spesa di 1.486 milioni di euro su un totale di 7.493 milioni (il 19,8%) per “l’anno base”.
L’ultima stima indicava 164 mila nuclei di stranieri. Fuori dai criteri di residenza e permesso restano appena 87 mila famiglie immigrate.
Sul capitolo previdenziale si specifica che tra quota 100 e blocco dell’età per la pensione anticipata, nel 2019 andranno in pensione 200.000 persone in più.
Nel dettaglio, si prevede l’uscita di 102.000 dipendenti privati e di 100.000 lavoratori pubblici in più.
(da agenzie)
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