EXIT POLL GRECIA, STRAVINCE SYRIZA: TRA IL 36 E IL 38%, POSSIBILE MAGGIORANZA ASSOLUTA
A TSIPRAS ANDREBBERO TRA 146 E 158 SEGGI (PER GOVERNARE NE SERVONO 151)… NUOVA DEMOCRAZIA TRA IL 26 E IL 28%… TERZO TO POTAMI, SOLO QUARTA ALBA DORATA
Syriza verso la maggioranza assoluta, seconda la Nuova Democrazia del premier uscente Antonis Samaras e Alba Dorata quarto partito.
I primi exit poll delle elezioni in Grecia consegnano la vittoria al partito di Alexis Tsipras.
“Ha vinto la speranza”, è il primo messaggio su Twitter dello staff mentre al quartier generale dello schieramento sono iniziati i primi festeggiamenti.
Dati ancora provvisori, ma la prima reazione è arrivata dal presidente della Bundesbank: “E’ nell’interesse del governo greco”, ha detto Jens Weidmann alla tv tedesca, “fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali. La Grecia deve aderire alle condizioni del salvataggio”, ha aggiunto.
Alle 19.30 sono stati diffusi i secondi exit poll: Syriza, il partito di Tsipras, è in testa con il 36-38% .
Dimokratia sarebbe al 26-28% e al terzo posto “To Potami” (centrosinistra) e Alba Dorata (estrema destra) con il 6-7%.
Seguono il partito comunista Kke 5-6%, i socialisti del Pasok 4,2-5,2%; Greci Indipendenti 4-5%; Kinima 2,2-3,2%.
“E’ una vittoria storica. E’ la vittoria del popolo che si è mobilitato contro l’austerità ”, hanno commentato i responsabili di Syriza al quartier generale del partito.
Atene è tornata alle urne per un voto che potrebbe avere forti ripercussioni politiche ed economiche su tutta l’Unione Europea.
Syriza ha affermato con forza la sua intenzione di ridiscutere il debito greco e ha già annunciato che un suo eventuale governo riconoscerà gli obiettivi fiscali fissati dai trattati europei ma non le misure previste dagli accordi firmati dal governo precedente con i creditori della troika (composta da Bce, Commissione Ue, e Fmi).
“Oggi — ha detto Tsipras dopo aver votato — è un giorno storico. I greci devono decidere se domani la troika deve ritornare in Grecia per proseguire ciò che ha fatto con il governo Samaras, ovvero tagliare ancora stipendi e pensioni. Il popolo deve votare per difendere la propria dignità e per un governo che proseguirà dure trattative con i creditori internazionali”.
(da agenzie)
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