GASDOTTO TAP, MANGANELLATE A CHI DISSENTE, VA IN ONDA LA CURA MOSCOVITA DI MINNITI
QUALCUNO LO AVVISI CHE ESISTONO ANCHE GLI IDRANTI… IL GOVERNO DOVEVA COINVOLGERE LA REGIONE E I COMUNI NELLA LOCALIZZAZIONE, NON L’HA FATTO… ESISTEVANO SOLUZIONI MENO IMPATTANTI SUL TERRITORIO
I manganelli della polizia,i malori della gente, gli spintoni, e volano sassi.
Otto i feriti, tutti in maniera lieve, fra agenti e popolo che contesta: è stata una giornata di tensione quella trascorsa davanti ai cancelli del cantiere Tap di Melendugno, in Salento, dove sono ricominciati i lavori di espianto di circa 200 ulivi dal tracciato del microtunnel del gasdotto che porterà in Italia il gas dell’Azerbaijan e dove da giorni protestano gli attivisti No Tap: chiedono la sospensione delle operazioni di eradicazione degli alberi e sono contrari al progetto di Trans Adriatic Pipeline.
Le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno cinturato il cantiere in località San Basilio, a San Foca di Melendugno, e forzato per tre volte i sit-in messi in atto da un centinaio di manifestanti, mentre un elicottero della polizia sorvolava la zona, presidiata da circa 300 persone, tra cui anche una cinquantina di studenti di scuole medie superiori, accompagnati da docenti.
“E’ una giornata triste per la democrazia”, dice il sindaco di Melendugno, Marco Potì. “Quando sono avvenute le cariche sono stato allontanato insieme a sei sindaci con la fascia, a consiglieri regionali, a donne e bambini: il capo di una società privata ha chiesto e ottenuto la protezione dello Stato italiano per fare la sua attività e lo Stato italiano ha inteso assecondarlo malgrado il parere negativo di istituzioni e cittadini”.
L’attacco di Emiliano.
Ancora più duro il governatore della Puglia: “Il governo – attacca Michele Emiliano – dà la misura della sua incapacità di ascoltare e elaborare politicamente le richieste di una regione”. La Puglia – ricorda Emiliano – non ha mai detto no al gasdotto Tap, ma vuole favorirne la realizzazione attraverso una sua diversa localizzazione. La Regione ha annunciato che sarà impugnata davanti al Tar la nota del ministero dell’Ambiente con la quale ha autorizzato Tap a effettuare le attività preparatorie alla effettiva fase di inizio dei lavori dell’approdo.
I lividi del consigliere regionale M5S.
E’ stato proprio quando uno dei camion ha varcato i cancelli, dopo che la polizia aveva caricato già un paio di volte, che i manifestanti hanno cominciato a lanciare sassi, colpendo due agenti che sono rimasti leggermente contusi. Al tentativo dei manifestanti di forzare il cordone, le forze dell’ordine hanno reagito con una nuova e breve carica. Sei complessivamente i contusi tra i manifestanti.
Il consigliere regionale Cristian Casili (Movimento 5 Stelle) ha riportato lividi sulla schiena determinati – ha raccontato – dalle spinte della polizia con gli scudi. Con lui anche i consiglieri regionali Antonio Trevisi (M5S) e Cosimo Borraccino (Si).
Il tavolo tecnico-politico.
Nel corso dei tafferugli, avvenuti a più riprese, alcuni attivisti sono stati colti da malore. Tra questi anche Ippazio Luceri, 65 anni, da giorni in prima linea e da una settimana in sciopero della fame. L’uomo è stato soccorso dagli operatori del 118 e trasportato in ospedale.
Il presidio davanti al cantiere andrà avanti a oltranza. In serata Emiliano ha convocato via telematica la prima riunione del tavolo tecnico-politico che è stato formato tra Regione e i sindaci interessati alla vicenda:
“E’ ancora pendente – ricorda – un ricorso presso la Corte costituzionale sulla autorizzazione unica. La Puglia non è mai stata messa nelle condizioni, durante le procedure preliminari, di indicare il luogo dove voleva avere l’approdo”.
Il percorso del gasdotto.
I lavori di costruzione del gasdotto, che trasporterà gas naturale dalla regione del Mar Caspio in Europa, sono cominciati nel 2016. Collegando il Trans Anatolian Pipeline (Tanap) alla zona di confine tra Grecia e Turchia, il metanodotto attraverserà la Grecia settentrionale, l’Albania e l’Adriatico per approdare sulla costa salentina di San Foca di Melendugno e collegarsi alla rete nazionale.
Tra i principali azionisti di Tap ci sono le più importanti società del settore energetico: Socar, Snam, Bp, Fluxys, EnagàŸs e Axpo.
(da agenzie)
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