MANUEL VALLS VOTA MACRON: “NON VOGLIO TROVARMI DAVANTI ALLA SCELTA TRA FILLON E LE PEN”
L’EX PREMIER SOCIALISTA SCARICA HAMON, MACRON RINGRAZIA MA VA AVANTI CON VOLTI NUOVI
L’ex primo ministro socialista Manuel Valls annuncia: «Voterò per Emmanuel Macron sin dal primo turno della presidenziale, perchè penso che non si debba prendere alcun rischio per la Repubblica».
In questo modo Valls dice di volere sbarrare la strada a Marine Le Pen, ma molte voci nel suo partito comunque reagiscono scandalizzate e gridano al tradimento nei confronti del candidato socialista Benoà®t Hamon.
Lo stesso Macron ha accolto la dichiarazione di voto con gentile freddezza: «Lo ringrazio. Questo indica che i socialdemocratici e le donne e gli uomini di sinistra sono pronti a seguire il mio cammino. Sarò comunque il garante del rinnovamento dei volti e delle pratiche politiche».
Con quest’ultima frase Macron chiarisce, un po’ imbarazzato, che non darà alcuna poltrona in cambio
La dichiarazione
La dichiarazione Valls ha invocato una «scelta della ragione». «Non ho niente su cui negoziare e non domando nulla. È una presa di posizione responsabile, non è il momento delle discussioni».
Valls non entra a fare parte della squadra di Macron nè farà campagna per lui, ma annuncia il voto a suo favore sperando che i francesi facciano altrettanto.
«Niente è deciso, contrariamente a quel che molti dicono. Nè per il primo, nè per il secondo turno». Secondo più sondaggi, Emmanuel Macron e Marine Le Pen arriverebbero in testa più o meno a pari merito al primo turno del 23 aprile, e al ballottaggio del 7 maggio Macron vincerebbe nettamente contro Le Pen con circa il 68% dei voti.
Valls mette in dubbio questo scenario, e parla di un rischio di vittoria di Marine Le Pen che sarebbe, in realtà , a un livello «molto più alto di quanto i sondaggi non dicano».
Partito socialista sull’orlo dell’esplosione
Proprio ieri Emmanuel Macron aveva convocato una conferenza stampa per parlare del «rinnovamento della politica», annunciando di avere ricevuto dalla società civile 14 mila curriculum tra i quali verranno scelti i candidati del movimento «En Marche!» per le legislative di giugno, che dovranno dargli una maggioranza parlamentare nel caso in cui vincesse effettivamente la corsa all’Eliseo.
L’annuncio del socialista Valls potrebbe lasciare pensare a un accordo sottobanco tra il partito finora al governo e l’astro nascente Macron, che per questo si è affrettato a ribadire «sarò il garante del rinnovamento dei volti».
All’interno del partito socialista, invece, la rabbia è enorme. Partecipando alle primarie, Valls aveva come tutti firmato una dichiarazione solenne: «Mi impegno a sostenere pubblicamente il candidato che sarà designato al termine delle primarie e a partecipare alla sua campagna».
Dunque Valls avrebbe dovuto appoggiare Benoà®t Hamon, il candidato del partito socialista perchè vincitore delle primarie, come ha fatto per esempio Arnaud Montebourg.
Progetto mancato
Appoggiando Macron, Valls rompe definitivamente la fragile unità di un partito socialista diviso tra una linea più social-liberale – la sua – e un’altra più radicale impersonata dal candidato ufficiale Benoà®t Hamon.
Il sogno di Valls era arrivare a una ricomposizione del quadro politico dove la divisione tra destra e sinistra non sarebbe più esistita e lui si sarebbe posto al centro dello scenario. Quel risultato sembra averlo raggiunto, a beneficio però non suo ma di Emmanuel Macron.
(da “Il Corriere della Sera”)
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