GIUBILEO, L’ENNESIMO SMACCO DEL PAPA ALLA POLITICA
NESSUNO SAPEVA, SORPRESO ANCHE IL GOVERNO
E’ l’ennesimo smacco alla politica o forse solo una sorpresina che voleva davvero riuscire come sorpresa per tutti.
Fatto sta che il mondo della politica fa fatica a nascondere lo spiazzamento di fronte all’annuncio di Papa Francesco di un giubileo straordinario a partire dall’8 dicembre e per tutto l’anno prossimo.
Si può dire che lo ‘scherzetto’ sia riuscito.
Tra le forze politiche nessuno sapeva e al governo pare siano stati informati soltanto ieri. Sembrerebbe che nemmeno Sergio Mattarella sapesse, ma c’è da dire che il presidente della Repubblica si è insediato da poco e non ha ancora avuto modo di conoscere personalmente il Pontefice.
Niente paura, “questo è un evento spirituale, il papa non pensa ad un’organizzazione megagalattica — ci dice il direttore della Sala Stampa Vaticana Padre Lombardi — Non lo paragonerei al Giubileo del 2000 che aveva un carattere storico ed era previsto e preparato con largo anticipo”.
Però sarà comunque un evento speciale che richiama fedeli da tutto il mondo per un intero anno a Roma.
Un evento da gestire, dal punto di vista dell’organizzazione e della sicurezza.
“C’è il tempo per farlo”, confida Padre Lombardi.
La politica intanto cerca di riprendersi dalla ‘sberla’, a fatica: tanto che i primi commenti arrivano solo in serata. Quanto all’organizzazione, partirà quando il tutto sarà più chiaro.
Matteo Renzi commenta dall’Egitto, dove si è recato anche per incontrare il presidente Al-Sisi sulla crisi in Libia.
“L’annuncio del Giubileo è una buona notizia che il governo italiano accoglie con i migliori auspici – dice il premier – Si tratta di un appuntamento importante, il cui carattere religioso, come sottolineato da papa Francesco, è uno spunto di riflessione e di meditazione per tutti. Sono sicuro che, come già nel 2000, Roma si farà trovare pronta: l’Italia, che quest’anno ospita l’Expo, saprà fare la sua parte anche in questa occasione”.
Ma il fatto che nessuno sapesse – nemmeno i politici di area cattolica, gente che ha sempre avuto contatti con il Vaticano – conferma che questo Pontefice ha tagliato le cinghie di trasmissione che in Italia hanno sempre regolato i rapporti tra Stato e Vaticano.
Del resto, non è una novità : tra Papa Francesco e i politici – parlamentari o membri del governo — non è mai scoppiato il feeling.
Quest’anno il Papa ha annullato la consueta messa con i parlamentari, che si tiene ogni Quaresima. Nulla di sconvolgente. Del resto, il buongiorno si è visto dal mattino. L’anno scorso, appena eletto al soglio pontificio, infatti, Papa Francesco officiò una messa per i parlamentari di cui si è scritto molto nelle cronache non per l’incenso e gli onori ma per l’omelia cruda e sferzante, contro “l’ipocrisia e la corruzione delle classi dirigenti”.
Una classe che si è “allontanata dal popolo: chiusa nel suo gruppo, nel suo partito, nelle sue lotte intestine”.
Nemmeno a dirlo, la politica non gradì. E fu anche una cerimonia sobria, spartana, come è nello stile di questo Papa. Poche strette di mano: tra i pochi eletti per i saluti individuali, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, che tra l’altro solo pochi giorni fa ha partecipato ad un incontro alla Cei in vista delle settimane sociali di fine anno.
Ma sembrerebbe che nemmeno Delrio, interlocutore principale dei ‘cattorenziani’ del Pd, sapesse con largo anticipo del Giubileo straordinario.
Ed è stato colto di sorpresa anche il sindaco di Roma Ignazio Marino, che commenta: “E’ una buona notizia per Roma, un importante appuntamento religioso e un’occasione per credenti e non credenti, per riflettere sul senso della vita. Roma è da subito pronta ad affrontare questo evento mondiale, così come lo è stata in occasione della beatificazione dei due Papi il 27 aprile del 2014”.
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti twitta: “Gioia immensa per un annuncio straordinario che ci richiama alla misericordia, al perdono e all’attenzione verso gli ultimi”.
Nemmeno Francesco Rutelli, sindaco di Roma all’epoca del Giubileo 2000, sapeva in anticipo. “Sarà un Giubileo francescano, nessun paragone con quello di 15 anni fa”, commenta in un’intervista all’Huffington Post, concordando con la lettura di Padre Lombardi.
“Il Giubileo è un’idea straordinaria per stimolare, rilanciare, rifondare la fede: il che è la caratteristica di questo pontificato”, sottolinea il cattolicissimo Giuseppe Fioroni, per niente sorpreso della ‘sorpresa’ del Papa: “E’ nel suo stile”.
Da questa parte del Tevere hanno imparato a conoscerlo.
(da “Huffingtonpost”)
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