I TIFOSI DELL’EINTRACHT HANNO SNIFFATO COCA SUI TAVOLI, MOLESTATO SESSUALMENTE LE CAMERIERE E INNEGGIATO A HITLER
IL PROPRIETARIO DELL’ALBERGO DOVE ALLOGGIAVANO: “È STATO UN INCUBO. ALCUNI DI LORO SONO SALITI AL DECIMO PIANO E HANNO LANCIATO DEI PIATTI CONTRO AI POLIZIOTTI”
«Alcuni ultrà sono riusciti a salire al decimo piano tramite le scale di emergenza, hanno preso dei piatti da una cucina di servizio e li hanno lanciati contro ai poliziotti». Teresa Naldi, proprietaria dell’hotel Royal Continental a Napoli, dove hanno alloggiato gli ultrà dell’Eintracht di Francoforte, ha assistito «terrorizzata» agli scontri tra forze dell’ordine e tifosi.
«Le urla, i poliziotti in tenuta antisommossa. È stato un vero incubo». La tensione era palpabile. «Anche i dipendenti erano molto spaventati dal dover gestire queste persone – spiega -, non sapevamo cosa potesse venire loro in mente». Nei momenti di vera e propria guerriglia, alcuni tifosi hanno lanciato stoviglie contro la polizia dal decimo piano dell’albergo.
Nel ristorante in cui si sono riuniti a pranzo prima degli scontri, i supporter tedeschi «hanno sniffato coca sui tavoli, molestato sessualmente le cameriere e inneggiato a Hitler». Lo racconta Anna Arenella, socia di due locali tra piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore, parlando di un vero «massacro».
Tutto chiuso anche nella pizzeria Giuliano, il cui proprietario racconta che «i lacrimogeni sono arrivati nel locale». Un grande dispiacere «soprattutto per i turisti». Nel pomeriggio «i napoletani sono arrivati da Monteoliveto e Sant’Anna dei Lombardi, mentre i tedeschi erano in mezzo alla piazza», sottolinea uno dei commercianti. La polizia era nel mezzo. Poi c’è stata la carica e l’incendio della macchina».
Nella chiesa di San Gesù Novo «c’era un gruppo di donne in pellegrinaggio – spiega il titolare di un altro locale -, molte erano anziane. Si sono trovate tra i tifosi dell’Eintracht che salivano verso piazza del Gesù e i supporter del Napoli. Hanno iniziato a battere le mani sulle vetrate del mio bar, le abbiamo assistite e calmate».
Una domanda che adesso si stanno facendo in molti, tra negozianti e proprietari dei locali, è «chi pagherà per i danni subiti». Quelli morali, invece, «non si possono quantificare».
(da il Messaggero)
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