IL CANDIDATO GRILLINO XENOFOBO CONTRO “GLI AFRICANI CLANDESTINI NELLA MIA BARDONECCHIA”
PAOLO TURATI INVOCA: “SCACCIARLI MANU MILITARI”
Spalleggiava Matteo Salvini contro le squadre di calcio piene di “pippe straniere” e in un altro post annunciava l’arrivo “in massa” degli “immigrati africani clandestini” nella “sua” Bardonecchia, che lui avrebbe dovuto “presidiare” come i militari che scacciarono i Mori. Paolo Turati, candidato M5s nel collegio uninominale di Torino, ha chiuso il suo sito personale ormai da giorni e ha sbianchettato i social qua e là , ma a Marco Grimaldi, capogruppo regionale Sinistra Italiana e suo avversario nel collegio in Piemonte per LeU, non sono sfuggiti alcuni post del grillino con un passato vicino al centrodestra.
Fa parte infatti dell’associazione Magna Carta e con un ex assessore regionale di Forza Italia ha fondato l’associazione Magellano.
Turati, lo scorso 23 settembre, auspicava un ritorno ad un antico passato: “Dovrò tornare presto a presidiare i valichi, e contribuire a rifondare la comunità di Rochemolles, dove nel Medioevo i locali si dovettero asserragliare per decenni, in attesa che i Mori venissero scacciati manu militari dai governanti di allora”.
Grimaldi, che ha sollevato il caso, attacca: “Le casacche si indossano e si tolgono, ma le idee biecamente razziste espresse solo quattro mesi fa dubito siano cambiate. Insomma, iI Movimento liquida in tempo record il candidato più votato alle Parlamentarie torinesi (Mario Ciorfiati ndr) per alcune foto su siti di incontri che costituirebbero un “rischio per l’immagine” dei 5 Stelle, immagine che però la xenofobia di Turati sembra non intaccare affatto. Dimmi chi discrimini e ti dirò chi sei…”.
I post però non finiscono qui.
Il 23 dicembre scorso, allegando la notizia di un arresto per “viole a carnale”, Turati scrive: “Il solito marocchino violentatore testè arrestato ad Asti si dichiarerà probabilmente prigioniero politico contro lo Stato italiano che ha negato lo Ius soli”.
E sempre contro la cittadinanza a chi arriva in Italia, 25 dicembre se la prende con il Papa: “A Natale bisognerebbe essere tutti più buoni e dismettere per un giorno le diatribe politiche. Cosa che Bergoglio, sfruttando la mondovisione, si guarda bene dal fare”. Il riferimento è alla frase del Papa: “Gesù dà a tutti noi cittadinanza”.
Arriva poi, solo il 2 gennaio scorso, l’elogio di Franco Frattini “a cui non posso che continuare a manifestare la mia simpatia innanzitutto perchè è un maestro di sci, oltre che un alto magistrato, un competente ex ministro e un ex parlamentare che ha saputo star fuori dal giro. Con lui crescono le chance del centrodestra”.
Un ultimo omaggio infine al premier austriaco Kurz quando disse che sulla questione accoglienza “siamo pronti a dividere l’Europa”. “Meraviglia”, ha esclamato Paolo Turati sui social.
Fino a questo momento Turati è stato difeso dal Movimento e da Luigi Di Maio che a proposito di chi è stato vicino ad altri partiti ha sempre detto: “Li hanno conosciuti e sono scappati”.
Ma adesso la questione è diversa. Dopo il caso di Emanuele Dessì che su Facebook raccontava di aver “menato per la terza volta un rumeno”, ora si aggiunge un nuovo caso di razzismo.
(da “agenzie)
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