IL CURRICULUM INVENTATO DELL’ASSISTENTE DI MARONI: “NON HO FATTO UN CAZZO, CHE CI SCRIVO?”
INTERCETTAZIONI E SMS: CHE RUOLO DOVEVA AVERE LA PROTETTA?
Ieri pomeriggio Roberto Maroni è andato in Consiglio Regionale per commemorare i cent’anni del genocidio armeno.
Come successe all’ex presidente Roberto Formigoni, che aveva “dimenticato” le ricevute dei suoi viaggi a scrocco sugli yacht dei molto favoriti (da lui) faccendieri della sanità lombarda (Daccò e Simone), così oggi Roberto Maroni sembra dimenticare che i “maneggi” e le raccomandazioni, specie se fatti a telefono, lasciano tracce.
E le intercettazioni depositate nel fascicolo del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, rivelano se non un metodo, forse una sindrome P, come Pirellone, come potere.
Maria Grazia Paturzo e Mara Carluccio hanno collaborato in passato con Roberto Maroni.
E lui vuole riaverle accanto, ma per fare che cosa esattamente?
“Io – dice Mara al commercialista – non posso fare il contratto con la Regione, l’approvo con una società che si chiama Eupolis, che è una società di ricerca Formazione, che è della Regione Lombardia”.
E l’altra giovane, Maria Grazia, spiega alla sorella Veronica: “Sto producendo sta relazione da inviare alla società (ridendo) Non ho fatto un cazzo, io non so che ci devo mettere dentro, incredibile (…) e la devono firmare e basta”.
Maria Grazia ha un contratto di consulenza per 5mila 417 euro mensili, e adesso, a scandalo scoppiato, è assistente di un assessore.
Mara incassava 29.500 euro l’anno, come suggerito dal commercialista.
Qualunque sia il contratto e il datore di lavoro, loro si occuperanno, parole di Maria Grazia, degli “eventi internazionali legati al presidente come ‘figure di supporto legate al presidente'”.
(da “La Repubblica“)
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