IL NIDO DEL DRAGO
LA SENATRICE DI FDI CHE CRITICA L’AUMENTO DEI FINANZIAMENTI AGLI ASILI NIDO PERCHE’ E’ MEGLIO CHE LA DONNA STIA A CASA
Mi piacerebbe sapere in quale pianeta vive Tiziana Drago, la senatrice di Fratelli d’Italia che ha criticato l’aumento dei finanziamenti agli asili-nido. «Perché mettere al mondo un figlio, se poi lo si affida al nido? Meglio allungare il congedo parentale a tre anni». Così parlò Drago (al singolare), ma la realtà purtroppo non è stata informata delle sue buone intenzioni.
La realtà è che in Italia una donna perde il posto già quando rimane incinta, figuriamoci dopo. La realtà è che, nei pochi lavori ancora garantiti in cui il congedo parentale funziona, a restare a casa è quasi sempre la donna, non foss’altro perché statisticamente lo stipendio più basso in famiglia è il suo.
La realtà è che, se non si hanno nonni in salute o soldi per la baby-sitter, l’asilo finanziato dallo Stato (sempre che ci si riesca a entrare) è l’unica soluzione che consente a molte donne di non interrompere la carriera per accudire la prole.
Forse Drago immagina una società dove nessuno lavora più. Ci siamo vicini: i continui stop and go della pandemia stanno costringendo molti genitori (soprattutto donne, appunto) a lasciare impieghi precari e sottopagati per avviare attività che si possono svolgere in casa e che, pur non offrendo quasi mai un tornaconto economico significativo, consentono quantomeno di godersi i figli e risparmiare sulla babysitter. Ma la senatrice di Fratelli d’Italia è davvero sicura che si tratti del migliore dei mondi possibili?
Per i Fratelli, magari. Per le Sorelle, non so.
(da il Corriere della Sera)
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