LA PERDITA DELL’INCROCIATORE MOSKVA E’ PESANTE PER LA RUSSIA
A BORDO C’ERANO 16 MISSILI SU UN TOTALE DI 72
La Russia ha perso un pezzo importante del suo potenziale offensivo contro l’Ucraina. La nave è infatti un lanciamissili ed era in grado di colpire numerosi obiettivi dal mare.
Con la perdita dell’incrociatore Moskva alla Russia rimangono 56 missili da crociera nel Mar Nero distribuiti su cinque navi e quattro sottomarini: è la stima di Andrei Klimenko, esperto dell’Istituto di studi strategici sul Mar Nero.
A bordo del Moskva c’erano infatti 16 missili da crociera su un totale di 72 (oltre un quinto del potenziale). Attualmente le fregate Admiral Essen e Admiral Makarov, e le corvette Vyshny Volochyok, Ingushetia e Grayvoron trasportano otto missili ciascuna per un totale di 40 ordigni. Ci sono poi i sottomarini Rostov-on-Don, Stary Oskol, Veliky Novgorod e Kolpino con quattro ciascuno per altri 16 missili. Secondo Klimenko, inoltre, il Moskva (ammesso che non affondi), resterà fuori combattimento per almeno un anno.
Una nave di epoca sovietica
L’incrociatore Moskva di classe Slava è entrata in servizio nel 1983 e poi di nuovo nel 2000. È l’ammiraglia della Flotta del Mar Nero della Marina russa, dopo esserlo stato di quella sovietica, anche se le sue condizioni, sono lontane dall’essere ottimali. È stata più volte in cantiere, a partire dal 1998, ma solo per ritocchi – come peraltro è avvenuto per diversi altri sistemi sovietici ancora in dotazione alle forze russe- manutenzione ordinaria ed estensione della vita operativa, ma non per l’ammodernamento che sarebbe stato necessario e che invece è sempre stato cancellato.
Quella del Moskva viene considerata come la maggior perdita in mare dai tempi della Guerra delle Falklands. L’incrociatore è lungo 611 piedi (186 metri) e si chiama Moskva dal 1995. Ha in dotazione missili anti nave e anti aereo oltre che siluri. Nel 2008, era stato mobilitato durante la guerra in Georgia ed era stato colpito da un missile durante la breve battaglia navale del 10 agosto che si concluse con l’annientamento della flotta georgiana da parte dei russi.
(da agenzie)
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