LA REPUBBLICA DEL BUNGA BUNGA, AVANTI UN’ALTRA: 5.000 EURO TARIFFA INTERA PER IL PREMIER, RIDOTTA A 300 EURO PER BRUNETTA
UN’ALTRA ESCORT RACCONTA DI ESSERE STATA PAGATA PER INCONTRI SESSUALI CON IL PREMIER…LA TESTIMONIANZA DI NADIA MACRI’ VERBALIZZATA DAI MAGISTRATI DI PALERMO: CHIAMATO IN CAUSA ANCHE IL MINISTRO BRUNETTA…. FESTINI CON ESCORT E DROGA
Ormai è un romanzo a puntate giornaliere, quello delle cattive frequentazioni di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio della Repubblica del Bunga Bunga.
Nadia Macrì, la escort amica di Perla Genovesi ha raccontato ai magistrati di Palermo di avere avuto due incontri sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di avere per questo ricevuto, ogni volta, una busta con 5000 euro come compenso.
Le dichiarazioni sono riportate in un verbale di interrogatorio che la ragazza ha reso ai primi di ottobre ai magistrati di Palermo.
Il verbale è stato secretato ed è negli atti dell’inchiesta di cui si valuta il trasferimento a Milano.
La Macrì ha anche riferito di essere stata introdotta al premier, in una delle due occasioni, da Lele Mora ed Emilio Fede. La notizia è confermata in ambienti investigativi.
Le dichiarazioni della donna sono contenute in un verbale di interrogatorio da lei reso ai pm del capoluogo siciliano ai primi di ottobre. La escort ha anche raccontato che a fare da tramite tra lei e Berlusconi nell’altra occasione è stato un politico emiliano di cui non sarebbe stata in grado di fare il nome.
Il nome di Nadia è emerso nel corso di un vertice alla procura di Palermo che ha avviato accertamenti sulle dichiarazioni di Perla Genovesi, 32 anni, parmigiana, arrestata nel luglio scorso per narcotraffico.
La Genovesi, che ha deciso di collaborare con i magistrati siciliani, ha riferito le confidenze di una sua amica, a proposito di feste da lei frequentate a Milano e a Villa Certosa.
La protagonista di queste vicende è una ventottenne, ex cubista, ex “ragazza immagine” ed escort, che ha confidato di aver preso parte a diverse feste ad alcune delle quali sarebbe stato presente il premier Silvio Berlusconi.
La cubista è stata individuata e interrogata: è conosciuta come “Nadia” e ha confermato tutto quello che ha detto la Genovesi. .
La cubista ha riferito alla Genovesi di episodi in cui si sarebbe fatto uso di stupefacenti e ci sarebbero stati casi di sesso a pagamento.
La Genovesi ha detto di avere presentato lei l’amica a Renato Brunetta, nel 2006: la giovane donna aveva un problema personale, collegato all’affidamento del figlio di pochi anni, e dopo avere conosciuto l’attuale ministro della Funzione pubblica avrebbe approfondito i propri contatti con altri politici, venendo invitata ed entrando così in quello che la trentaduenne parmigiana ha definito il “giro delle feste del presidente”.
Secondo quanto riferito ai pm di Palermo tutto ciò sarebbe avvenuto tra l’anno scorso e quest’anno.
Perla Genovesi (che, dopo avere parzialmente ammesso i fatti che la riguardano e che a luglio le costarono l’arresto, ha ottenuto i domiciliari) avrebbe fatto più viaggi per portare cocaina purissima e poi ne avrebbe consumata una parte assieme ad amici, in festini anche a base di sesso, tenuti nel trapanese e in Emilia Romagna.
Tra gli invitati anche politici delle due regioni, “molto conosciuti”.
Con Brunetta, Nadia Macrì avrebbe avuto anche un rapporto sessuale a pagamento. “Mi diede 300 euro, vestiti e alcuni gioielli”.
La giovane racconta che tentò di proseguire la relazione con il politico, ma senza successo. Lui replica: “La verità è solo una. Questa persona mi è stata presentata quattro anni fa nel corso di un convegno. La conoscenza si è esaurita in quell’unica occasione”.
Ma oggi è stato smentito dall’avv. Taormina.
La terza volta che Nadia vide invece Berlusconi, il premier decise di soddisfare una curiosità : «Ma lei che fa nella vita?», avrebbe chiesto Silvio a Nadia Macrì.
E lei, la ragazza di 27 anni, mora, capelli lunghi, avrebbe risposto un po’ stupita, un po’ imbarazzata: «Ma come, presidente… Io sono una escort». «E no, questo lei non lo deve dire, eh?».
Un incontro per conoscersi, altri due a sfondo prevalentemente sessuale, a pagamento: per le sue prestazioni con il capo del governo la giovane originaria di Reggio Emilia racconta ai pm di essere stata ricompensata con cinquemila euro alla volta. «E poi gioiellini, piccoli Swarovski… La seconda volta i soldi me li ha dati personalmente il presidente, dentro una busta. Quella festa fu in Sardegna e noi ospiti avevamo fumato marijuana…».
Sono ovviamente arrivate le smentite da parte dell’avvocato Ghedini per conto del premier, ma ormai non si contano più.
La Repubblica del Bunga Bunga resta in attesa dell’aggiornamento quotidiano, gli italiani di qualche provvedimento serio del governo.
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