LA SPAGNA SCHIERA I MOSSOS D’ESQUADRA CONTRO IL REFERENDUM DELLA CATALOGNA
ORDINATO AL CORPO DI POLIZIA DI SEQUESTRARE LE URNE E IL MATERIALE PER LA CONSULTAZIONE
Contro un milione di persone scese in piazza per chiedere l’indipendenza della Catalogna, il Governo di Madrid schiera i Mossos d’Esquadra, il corpo di polizia regionale catalano.
La Procura della Catalogna ha ordinato di impedire il referendum di autodeterminazione convocato per il 1° ottobre dal Governo regionale indipendentista e vietato dalla magistratura.
La procura ha ordinato alla polizia di sequestrare le urne e qualsiasi materiale destinato alla tenuta del referendum.
L’ordine è stato trasmesso al capo della polizia catalana Josep Lluis Trapero, convocato questa mattina dal procuratore capo Josè Maria Romero de Tejada.
Lo stesso ordine è stato consegnato ai comandanti in Catalogna della Guardia Civil e della polizia nazionale Angel Gozalo e Sebastian Trapote.
Dopo avere bocciato la convocazione del referendum e la legge che l’ha resa possibile, la Corte Costituzionale spagnola ha sospeso anche la legge di “scissione” dalla Spagna, se vincerà il Sì al referendum, adottata la settimana scorsa dal Parlamento di Barcellona.
Il presidente catalano Carles Puigdemont ha però già indicato che andrà avanti comunque in nome della nuova legalità catalana.
La legge sulla “transizione giuridica e la fondazione della Repubblica” deve entrare in vigore il 2 ottobre, se il fronte indipendentista vincerà il referendum di autodeterminazione, e delineare il quadro giuridico della transizione fino alla creazione del nuovo stato indipendente.
Il tribunale costituzionale, su richiesta del governo spagnolo, ha già sospeso negli ultimi giorni altre 4 normative separatiste adottate dal parlamento e dal governo di Barcellona.
La procura spagnola ha denunciato per disobbedienza, abuso di potere e presunta malversazione di danaro pubblico il presidente Puigdemont, i suoi ministri e la presidente del ‘Parlament’ Carme Forcadell, che rischiano fino a sei anni di carcere.
Il portavoce del governo catalano Jordi Turull ha reagito oggi all’ultima decisione della consulta di Madrid confermando che il governo di Puigdemont andrà avanti verso il referendum nel quadro della legalità catalana.
Contro l’indipendenza della Catalogna si è schierato pubblicamente uno degli sportivi più amati di Spagna, Rafa Nadal, fresco vincitore degli Us Open.
“Dovremmo essere tutti preoccupati e chi non lo è non ha in mente la Spagna come tale. Mi sento molto vicino ai catalani, ma anche molto spagnolo. Non concepisco una Spagna senza Catalogna”, dice il maiorchino in un’intervista al quotidiano El Mundo, “bisogna fare uno sforzo per arrivare a un’intesa perchè siamo più forti uniti che divisi: la Spagna è migliore con la Catalogna così come la Catalogna è migliore con la Spagna”.
(da “Huffingtonpost”)
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