“L’ARBITRO NON SI NOTA SE I GIOCATORI SONO CORRETTI”: LA STOCCATA DI MATTARELLA AI PARTITI
RICEVENDO MILAN E JUVENTUS IL CAPO DELLO STATO PARLA DELLA CORRETTEZZA E RIMANDA ALLA SITUAZIONE POLITICA
Un buon arbitro spera sempre di non essere notato e può non essere notato se i giocatori sono corretti. Sergio Mattarella riceve le due squadre finaliste di Coppa Italia, Milan e Juventus, e rivolge a loro un discorso sulla correttezza del comportamento di chi fa sport. Poi ricorda di essersi paragonato a un arbitro nel discorso di insediamento, nel 2015.
“I vostri discorsi – ha detto il capo dello Stato a Buffon e Bonucci – mi hanno fatto pensare alle squadre che concorrono e si rispettano, avendo a cuore la correttezza. Questo mi ricorda gli arbitri, i miei colleghi: nel mio discorso di insediamento mi sono paragonato agli arbitri assicurando la mia imparzialità , guadagnandomi un applauso, poi ho detto che i giocatori lo devono aiutare con la loro correttezza e anche qui è scattato un applauso con qualche segno di sorpresa. L’arbitro può condurre bene un incontro se ha un buon aiuto, correttezza e impegno leale”.
“Quando l’arbitro non si nota – ha concluso – vuol dire che i protagonisti stanno svolgendo alla perfezione il loro compito. E l’arbitro, un buon arbitro, spera di non essere mai notato”.
(da “Huffingtonpost”)
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