LE GIRAVOLTE STELLARI DELLA DUCETTA: OGGI VUOLE AFFIDARE LE COMUNICAZIONI “SENSIBILI” DEL NOSTRO PAESE AL SUO AMICO ELON MUSK, EPPURE NEL 2018, QUANDO ERA ALL’OPPOSIZIONE DEL GOVERNO GIALLOVERDE, USAVA ALTRI TONI, DA ULTRA-SOVRANISTA
“SAPEVATE CHE LA NOSTRA RETE DI COMUNICAZIONE APPARTIENE AI FRANCESI?”. E FRATELLI D’ITALIA PRESENTÒ UNA MOZIONE PER “NAZIONALIZZARE LA PROPRIETÀ DI TUTTE LE RETI E INFRASTRUTTURE STRATEGICHE”
Cosa direbbe oggi Giorgia Meloni la premier amica di Elon Musk a Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia prima firmataria di una mozione parlamentare del 2018 che puntava a vietare l’assegnazione a un privato delle reti di comunicazione italiane?
È una domanda a cui la presidente del Consiglio potrebbe rispondere a breve, o durante la conferenza stampa di inizio anno – la terza in 365 giorni – o se accetterà l’invito delle opposizioni a riferire in Parlamento sul caso dell’intesa con il multimiliardario proprietario di SpaceX Musk per l’utilizzo dei satelliti Starlink.
Il M5S ha scovato e rilanciato l’atto presentato nei primi mesi della scorsa legislatura, quando Meloni era all’opposizione del governo formato dal Movimento e della Lega, con premier Giuseppe Conte. In tv a In onda su La7 e poi sui social la futura premier e amica di Musk rivendicava una battaglia parlamentare per – parole sue – «nazionalizzare le proprietà di tutte le reti e infrastrutture strategiche».
Al tempo Meloni non aveva vincoli diplomatici e poteva sfogare tutte le sue convinzioni verso i sempre detestati francesi: «Sapevate che la nostra rete di comunicazione appartiene alla Francia?» si domandava, con riferimento alle quote di partecipazione di Vivendi all’interno di Tim.
In quella fase della sua biografia politica, l’ipernazionalismo delle sue radici non era temperato dal pragmatismo di governo o dagli equilibri europei. E così nella mozione FdI poteva arrivare a proporre che il Parlamento impegnasse il governo a «vietare la cessione delle reti infrastrutturali nazionali strategiche ai privati, prevedere la necessaria proprietà pubblica di quelle di nuova realizzazione e nazionalizzare quelle già private».
Oggi, evidentemente, Meloni la pensa in modo diverso, visto che è proprio a un privato, tra l’altro l’uomo più ricco della Terra, proprietario del social network X e prossimo a entrare nel gabinetto del presidente americano Donald Trump, che vuole affidare le reti strategiche di comunicazione.
(da La Stampa)
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