LE MILIZIE LIBICHE LIBERANO SIRTE DAI QUATTRO GATTI DELL’ISIS
LE TRUPPE DI MISURATA SI RIPRENDONO LA CITTA’ A DIMOSTRAZIONE CHE IN ITALIA SI STA ENFATIZZANDO LA VICENDA PER FINI POLITICI
Hanno ripreso il controllo di Sirte, sottraendo la città a un Califfato che in Libia si muove da est a ovest.
Mentre il caos esploso nel Paese del nord Africa agita le diplomazie internazionali, le brigate di Misurata (che sostengono il governo ‘parallelo’ di Tripoli) hanno liberato la città in cui nacque Gheddafi togliendola ai jihadisti dell’Is: in poche ore di combattimenti.
Il battaglione 166 dell’esercito proveniente dal centro che si affaccia sul Mediterraneo e che si trova proprio a metà strada fra Sirte e Tripoli è riuscito ad avanzare nel pomeriggio e a circondare completamente l’abitato.
Dopo essere entrati in molti quartieri, gli uomini di Misurata hanno ripreso le postazioni (le radio, l’ufficio postale, gli ospedali) che erano state occupate dai combattenti dello Stato islamico.
Il timore, tuttavia, è che ci possano essere ancora svariati kamikaze rintanati e pronti ad agire all’interno dei palazzi.
Intanto, l’ira egiziana esplosa dopo la decapitazione dei 21 cristiano-copti da parte dell’Is (fra i boia forse anche una donna) ha spinto il governo del Cairo a lanciare una consistente offensiva aerea contro le postazioni del califfato in Libia, offensiva che procede anche in queste ore ed è destinata a continuare dopo la notizia, diffuda dal Lybia Herald, del rapimento di altri 35 egiziani (in prevalenza contadini) prelevati in diverse aree dalla Libia dai miliziani dell’Is o da gruppi legati allo Stato islamico.
E si fa sempre più strada l’ipotesi di un intervento nel Paese nordafricano sotto l’egida dell’Onu.
Mentre in Italia qualcuno ha interesse per fini politici a drammatizzare il problema e a far balenare un’invasione di 200.000 profughi, sarebbe bene rivelare che le forze dell’Isis in Libia sono minime
Secondo la Rivista Italiana Difesa ad oggi i combattenti dell’Is sono fra i 2000 e 3000.
Non solo: si tratta in gran parte di miliziani jihadisti che hanno cambiato bandiera e che appartenevano per esempio ad Ansar Al Sharia e che poi hanno scelto di passare con il “Califfo”.
L’unico grosso contingente rientrato dalla Siria sarebbe il “Battaglione Bitar”, un gruppo di 500 miliziani schierati in precedenza a Mosul e Deir Ezzor.
Adesso sono a Derna, la loro capitale.
Sarebbe sufficiente attaccare Derna a renderli inoffensivi.
Il vero problema è mettere intorno a un tavolo i due governi libici che si sono autoproclamati tali e le 140 tribù in cui è diviso il Paese.
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