“L’EREDITÀ DI BERLUSCONI? L’HA PRESA GIORGIA MELONI”
PIER FERDINANDO CASINI: “IN POLITICA L’EREDITÀ SI PRENDE, NON SI RICEVE”… “BERLUSCONI HA ACUITO LE DIVISIONI PER ANNI E DALLE DIVISIONI HA TRATTO RENDITE DI POSIZIONE ENORMI. NEGLI ULTIMI ANNI HA GIOCATO INVECE IL RUOLO DI PATER FAMILIAS DEL CENTRODESTRA”
Se la fragilità di Silvio Berlusconi pone una domanda sulla successione alla guida di Forza Italia, secondo Pier Ferdinando Casini la riposta è del tutto evidente da tempo: «In politica l’eredità non si riceve, si prende. È arrivata una giovane signora e si è presa l’eredità di Silvio Berlusconi: il centrodestra oggi è Giorgia Meloni».
Senatore, lei ha condiviso un pezzo di strada politica con l’ex premier. Forza Italia può sopravvivere all’assenza, sia pur temporanea, del leader?
«Forza Italia è un partito personale, ma lo sono quasi tutti i partiti della Seconda Repubblica. Dopo la fine della Prima Repubblica, non c’è stata più la capacità di costruire forze politiche indipendenti dalla figura dei leader. A questo discorso si sottrae forse solo il Pd, che è in crisi per altre ragioni, ma è contendibile ed è stato dimostrato alle ultime primarie».
Il partito di Silvio Berlusconi sarebbe in grado di affrontare un congresso?
«Dovessi rispondere oggi, per quanto sembra, direi di no».
Cosa significa l’ex premier per la sua storia politica?
«È una personalità semi-irripetibile: ha inventato la tv commerciale, ha rotto le vecchie consorterie dell’economia e della finanza, imponendosi su equilibri economico-finanziari consolidati. Ha plasmato la politica non tanto e non solo del centrodestra, ma in un certo senso anche del centrosinistra: per molti anni l’unico collante delle opposizioni è stato l’antiberlusconismo. È un personaggio amato e odiato, divisivo come lo sono tutte le persone importanti».
Tempo fa lei ha detto “Berlusconi ha capito che il suo compito storico è di unire, attenuare le divisioni”.
«Berlusconi ha acuito le divisioni per anni e dalle divisioni ha tratto rendite di posizione enormi, uno dei fattori che ci hanno allontanato. Negli ultimi anni ha giocato invece il ruolo di pater familias all’interno del centrodestra, cercando i nodi unitivi. Del resto i filosofi greci dicevano: “Le città si difendono con le lance dei giovani e i consigli degli anziani”».
Che conseguenze può avere quest’incertezza sul futuro del centrodestra?
«Per anni ci siamo interrogati su chi avrebbe raccolto l’eredità di Berlusconi. C’è stato un lungo elenco di ipotetici successori: Fini, Tremonti, poi Alfano, Tajani, qualcuno avrà fatto anche il mio nome. Ma in politica l’eredità si prende, non si riceve. E dunque, è arrivata una giovane signora di destra e si è presa l’eredità di Berlusconi. Il centrodestra oggi è Giorgia Meloni. Il tema dell’eredità berlusconiana l’ha risolto la leader di Fratelli d’Italia con un’opa avvallata dagli elettori. Il futuro di tutti i parlamentari della destra di governo oggi è garantito dalla presidente del Consiglio».
Vedrebbe uno dei figli di Berlusconi alla guida del partito? Si fa spesso il nome della primogenita Marina.
«Secondo lei è così scema da entrare in politica? Non sarebbe come io la descrivo. Non è improbabile: è impossibile».
(da agenzie)
Leave a Reply