MELONI – SALVINI, AMICI PER LE PALLE (CHE RACCONTANO)
PROSEGUE LA LINEA DI ACCATTONAGGIO MOLESTO DEGLI ORFANI DI AN
Blo-blo-blo, alias Giorgia Meloni, ha ancora il coraggio di farsi vedere in giro dopo la sonora sconfitta del suo progetto di “sfondare” quota 4% alle Europee.
Gli orfani di Alleanza Nazionale (partito del 12-13%) erano certi di raggiungere il 6% dopo essersi assicurati il simbolo di An, monopolizzato un fronte reazionario degno della fu “destra protagonista” e aver girato l’Italia con un enorme raccogli rifiuti idoneo ad assorbire tutti i trombati e poltronisti del Paese, posizionati in discarica dagli altri partiti.
Negli ultimi mesi era un corri-corri di portatori di clientele locali e riciclati prossimi alla rottamazione, di endorsement di soggetti che non pensavi neanche più in vita, tutti folgorati sulla via della Garbatella.
Non è servito neanche aver usufruito di una okkupazione costante degli studi televisivi, evidentemente pilotata da qualcuno che sta in alto.
Non è servito che Storace mettesse in liquidazione “la Destra” passando direttamente al servizio del Cavaliere decaduto, anticipando quello che le Sorelle d’Italia faranno a breve chiamandolo “accordo di programma”, quando sempre di posare le chiappe su una poltrona si tratta.
L’unica cosa che sanno fare da venti anni peraltro, da quando Fini li ha tolti dall’anonimato e dalla funzione di ripetitori maldestri di teorie altrui.
Hanno cambiato padrone, hanno cercato di lucrare troppi posti e, come tutti i maggiordomi che fanno la cresta sulla spesa (che fossero loro che hanno fatto credere a Silvio che i fagiolini costano 80 euro al chilo?), sono stati accompagnati alla porta in modo soft.
Con il compito di “coprire lo spazio a destra”, come da imput forzaitaliota.
Ma si sono schiantati sulla soglia di sbarramento sia alla Camera (dove ci volevano Pd e Sel per dargli l’aiutino della deroga) che alle Europee.
La grande ideologa blo-blo-blo non ha neanche capito che, portando il partito sulle posizione della Lega, non solo avrebbe rinnegato la storia della destra italiana delle origini, ma non avrebbe neanche trovato spazio in pista, in quanto la Lega è più credibile nel ringhiare e nell’evocare pericoli agli evasori in Mercedes.
La Lega ha così raggiunto la metà dei voti che aveva con Bossi fino a pochi anni fa (un misero 6% contro il 12%), mentre gli orfanelli di An (che era già un disastro ideologico di suo, ma almeno acchiappava voti) sono rimasti schiantati.
E che fa la Meloni, invece che dimettersi?
Va in Tv a “Pomeriggio Cinque” e afferma “la disponibilità di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di dar una mano alla Lega su alcuni quesiti, anzi, propongo a Salvini di incontrarci per cercare di ragionare insieme, perchè penso che il centrodestra debba ripartire dai contenuti e dalla coerenza”.
Sì, ha detto proprio “contenuti e corenza”… roba da grande avanspettacolo.
E dopo trent’anni di politica su quali temi la destra asociale della Meloni vuole ripartire? La epica battaglia contro l’abolizione del reato di immigrazione clandestina o la depenalizzazione delle droghe.
Se Cristo si era fermato a Eboli, la Meloni gira forse ancora con la Mini Morris e va a vedere Bulli e Pupe.
Un militante che dopo venti anni si svegliasse dal coma non avrebbe problemi a riambientarsi: sempre le stesse cazzate deve sentire, come se non esistessero ben altri drammi economici e sociali, ambientali e valoriali, di sofferenza, emarginazione, corruzione e inefficienza.
Per chi ama la cronaca rosa ci eravamo dimenticati di svelarvi il gran finale di Pomeriggio Cinque: che è successo dopo l’invito della Giorgia a Salvini collegato?
«Ci vediamo domani?» ha risposto prontamente Matteo Salvini alla Meloni, che ha replicato: «Volentieri, a domani Matteo».
Che idillio, in mancanza di un fazzoletto forse Giorgia, per la commozione, si sarà asciugata la furtiva lacrima con uno strappo del rotolo di carta igienica tricolore con cui Matteo si pulisce il culo tra una canzone contro i “napoletani che puzzano più dei cani” e un rutto padagno.
Come direbbe la Carrà : “Sì, la destra è qui!!!”
Ecco perchè preferisco essere altrove.
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