NEL SECONDO TRIMESTRE DELL’ANNO, I PAESI DELL’UE HANNO REGISTRATO IL RECORD DI FALLIMENTI DI IMPRESE
AUMENTO DELL’8,4% RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE: I SETTORI MAGGIORMENTE COLPITI SONO TURISMO, RISTORAZIONE E TRASPORTI
Record di fallimenti delle imprese nell’Unione europea nel secondo trimestre dell’anno, con un aumento dell’8,4% e ai massimi da quando è iniziata la raccolta dei dati nel 2015 da parte dell’ufficio europeo di statistica. Nell’eurozona i fallimenti aziendali sono aumentati del 9%, mentre in Italia del 2,9%.
La fotografia sui fallimenti offerta da Eurostat sembra indicare che si sia interrotta per l’Italia la riduzione proseguita per otto trimestri consecutivi a partire da inizio 2001, dopo l’inversione già iniziata in realtà tra gennaio e marzo di quest’anno (+7,7% i fallimenti del primo trimestre).
Il trend attuale italiano resta comunque di un aumento meno spiccato dell’Ue a 27, che invece risulta in crescita ormai da sei semestri, e dell’area dell’euro, dove complessivamente i gli insuccessi aziendali sono in crescita da sette trimestri. I fallimenti aumentano in tutti i settori, a partire dai servizi di alloggio e ristorazione (+23,9%), dai trasporti e magazzinaggio (+15,2%) e da istruzione, sanità e attività sociali (+10,1%).
Rispetto al quarto trimestre del 2019, quello cioè precedente alla pandemia, i maggiori fallimenti si sono registrati nei servizi di alloggio e ristorazione (+82,5%). Sono calati invece nell’industria (-11,5%) e nell’edilizia (-2,7% ).
Tra i singoli Paesi, l’Ungheria registra un aumento particolarmente intenso, con un balzo del 40,8%, dopo aver visto già due trimestri di crescita intensa e addirittura un picco superiore al 133% nel terzo trimestre del 2022. Rialzi sensibili si segnalano anche in Estonia (+24,6%). Calano con forza i fallimenti delle imprese a Cipro (-48,5%), ma dopo che erano più che raddoppiati nel primo trimestre dell’anno (+109,7%). E scendono anche in Croazia (-23,6%), dopo già un buon calo in avvio d’anno, in Danimarca (-15,9%), Bulgaria (-14,3%) e Polonia (-9,1%).
Tra i grandi Paesi, non sono disponibili i dati della Germania, mentre i fallimenti aziendali risultano in crescita del 4,6% in Francia.
(da agenzie)
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