“NETANYAHU NON RAPPRESENTA L’OPINIONE PUBBLICA ISRAELIANA”: CENTOMILA PERSONE SONO SCESE IN PIAZZA A GERUSALEMME DAVANTI ALLA KNESSET PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DEL PREMIER, ELEZIONI ANTICIPATE E UN ACCORDO PER IL RILASCIO DEI OSTAGGI
MA NETANYAHU NON HA ALCUNA INTENZIONE DI MOLLARE LA POLTRONA
Sono scesi in piazza in 100 mila a Gerusalemme davanti alla Knesset, il parlamento israeliano, per chiedere le dimissioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, elezioni anticipate e un accordo tra i leader di Israele che permetta di arrivare al rilascio dei 130 ostaggi ancora nella Striscia di Gaza.
Il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu «non rappresenta l’opinione pubblica israeliana», afferma il leader della protesta Moshe Radman secondo quanto riferisce `The Times of Israel´, a margine di una massiccia manifestazione anti-governativa a Gerusalemme. «Oggi sono tutti qui Brothers in Arms, Kaplan Force, tutti», dice citando vari movimenti di protesta.
Le proteste si concentreranno intorno alla Knesset, ma si terranno anche in altri luoghi chiave, tra cui di fronte alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme.
L’esercito israeliano ha rimosso stamattina i carri armati dall’ospedale al-Shifa. I veicoli dell’esercito hanno lasciato il complesso ospedaliero, dove erano entrati due settimane prima.
Il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza gestito da Hamas ha dichiarato di aver scoperto decine di cadaveri nell’ospedale. “I corpi di martiri, alcuni in stato di decomposizione, sono stati rinvenuti nel complesso e attorno all’ospedale”, afferma il dicastero in un comunicato stampa precisando che ci sono danni materiali “molto significativi” su tutti gli edifici dello Shifa.
I palestinesi morti nella Striscia dal 7 ottobre sono finora circa 32.800, secondo il Ministero della Sanità locale gestito da Hamas.
(da agenzie)
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