OLENA KOURILO, PROTAGONISTA DELLA FOTO SIMBOLO DEI BOMBARDAMENTI: “VIVERE SOTTO PUTIN? MAI, MEGLIO MORIRE“
IL VOLTO INSANGUINATO DI UNA VERA PATRIOTA: “SARO’ SEMPRE E SOLO ACCANTO ALLA MIA PATRIA“
Il volto di Olena Kourilo, 52 anni, sanguina da ieri, quando è stato colpito dai vetri di una finestra mandata in frantumi da un missile.
È successo quando Cuhuïv, la sua città, è stata colpita dai missili dell’aviazione russa, il 24 febbraio: il bombardamento ha causato almeno una vittima e ha distrutto o danneggiato molti edifici.
Compresa la casa di Kourilo, che di mestiere fa l’insegnante e che, da oggi, è diventata anche un simbolo dell’attacco sferrato dalla Russia all’Ucraina.
La foto del suo volto insanguinato, coperto di bende, ha fatto il giro del mondo: questa mattina era anche sulla prima pagina del Corriere della Sera.
Dopo essere stata medicata in ospedale, Kourilo è stata intervistata dall’agenzia di stampa francese AFP e ha raccontato così il bombardamento: «Riuscivo a pensare solamente “Mio Dio, non sono pronta a morire”. Ero sotto choc, non ho neanche sentito dolore, forse a causa dell’adrenalina».
«Sono stata fortunata», ha aggiunto ai microfoni di BfmTv, «devo avere un angelo custode molto forte, lassù: la mia casa è stata distrutta, non è rimasta neanche una finestra e persino il pavimento è stato devastato».
Cuhuïv ha circa 30 mila abitanti e si trova a poco meno di 40 km da Kharkiv, una delle città dell’Est del Paese più colpite dai bombardamenti. Kourilo spiega di aver sentito dire che quello stesso bombardamento, nell’edificio accanto, ha causato la morte di una ragazzina di 13 anni.
Le sue parole sono addolorate, ma anche risolute. «Non pensavo potessimo arrivare fino a questo punto», riconosce, «ma io farò di tutto per l’Ucraina, fino a che mi sarà possibile e con tutta l’energia che ho. Sarò sempre e solo accanto alla mia patria. Vivere sotto Putin? Mai, a nessuna condizione: meglio morire».
(da Open)
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