ORA LA MELONI DIFENDE ANCHE CHI MINACCIA DI MORTE LA DONNA GIUDICE CHE HA SOLO APPLICATO LA LEGGE
LA MELONI SI INDIGNA CHE SIA STATA MESSA SOTTO SCORTA E GIUSTIFICA I “CITTADINI ARRABBIATI” CHE INVOCANO LO STUPRO DEL GIUDICE: MA CHE BELLA DESTRA DELLA LEGALITA’
Giorgia Meloni o non conosce i fatti o difende i delinquenti.
Qualche ora fa ha scritto:
“È stata messa sotto scorta la giudice che ha condannato a 2 anni e 8 mesi e al risarcimento di 325 mila euro Franco Birolo, il tabaccaio di Padova “colpevole” di aver sparato a un ladro entrato di notte nel suo negozio. Gli esperti del Ministero dell’interno hanno paura che possa essere aggredita da qualche italiano arrabbiato che non condivide la sua sentenza. Hai capito, gli arguti! E io che, ingenuamente, avrei assegnato quella scorta a un giudice che ha condannato un mafioso o un criminale incallito o uno dei tanti appartenenti a bande di ladri e rapinatori che si introducono di notte nelle case e nei negozi della gente onesta. E invece no! Quelli pericolosi non sono i mafiosi, i camorristi, i ladri, i rapinatori, i criminali recidivi, sono quei temibilissimi italiani che aprono tabaccherie e negozi e che si difendono se qualcuno gli entra dentro casa. C’è sempre da imparare…
In effetti la Meloni ha molto da imparare, soprattutto a non manipolare i fatti.
Per prima cosa il giudice è stata messa sotto scorta per le minacce dei “cittadini perbene” tanto cari a lei e a Salvini che si esprimono così sul web:
commento 1: “Bisogna andare di persona a far la pelle a quel giudice”
commento 2: “Bisogna fare sul serio”
commento 3: “Organizziamo, dimmi come, dove, quando”
commento 4: “A quel giudice lurido imbecille auguro di subire una rapina con annessa inchiappettata, cosi le piacerà e se la ricorderà per tutta vita”
commento 5: “Credo che l’inchiappettata la gradisca, è una donna penso le piacerà ”
commento 6: “Un’altra zoccola che si farà fottere dai ladri o si prenderà una percentuale”
E ci fermiamo qua, ci sono nomi e cognomi: in un Paese normale non ci sarebbe bisogno di scorta al giudice, questi soggetti sarebbero gà stati prelevati e messi in galera, così si inchiappettano tra di loro (magari a qualcuno piacerà , essendo uomini).
Da un esponente di destra ci saremmo aspettati un richiamo alla legalità . Invece, proprio da una donna sedicente tale, arriva la solidarietà a chi minaccia di morte e di stupro un giudice donna, rea di aver applicato il codice penale.
Perchè se uno sente suonare di notte l’allarme nel proprio negozio chiama i carabinieri, non scende da casa per sparare alle spalle a un ladro.
Per difendere cosa, poi? Una stecca di Malboro?
E dato che qualcuno potrebbe raccontare la balla della mancanza di sicurezza in quel paese, ecco servita la dichiarazione del responsabile del comando Provinciale dei carabinieri il colonnello Renato Chicoli: “Nel 2011 sono stati registrati 25 furti tra abitazioni e negozi. Nel 2012 i reati di questo tipo sono stati solo due. Quanto accaduto è stato un episodio isolato, parlare di allarme è sbagliato. La stazione dei carabinieri di Codevigo, che ha più di dieci militari in servizio, copre egregiamente i tre comuni di Arzergrande, Correzzola e Pontelongo. E poi a pochi chilometri c’è la caserma di Piove di Sacco e anche i carabinieri di Rovigo. L’area è molto controllata”.
Quindi il “tabaccaio eroe” della Meloni è solo un omicida che fatto una grossa cazzata, pari a quella di chi difende chi minaccia di morte un giudice.
La legalità non è in vendita per due voti, qualcuno ogni tanto se lo ricordi.
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