ORBAN ROMPE IL FRONTE DELL’EST: L’UNGHERIA CAMBIA IDEA E PROPONE UN FONDO PER I CAMPI PROFUGHI
LA RINUNCIA AL FRONTE COMUNE CON SLOVACCHIA E REPUBBLICA CECA
A sorpresa, l’Ungheria decide di aderire al piano europeo per la redistribuzione dei profughi.
Il premier ungherese, Viktor Orban, ha detto che Budapest non sosterrà l’iniziativa annunciata da Praga e Bratislava di chiedere al vertice dei 28 di oggi di “rivedere” la decisione sulla distribuzione di quote di migranti da ricollocare.
Secondo fonti diplomatiche Ue, l’Ungheria si atterrà a quanto previsto dal consiglio Interni e si farà carico dei profughi assegnati.
“Non eravamo d’accordo. Non pensiamo che sia la soluzione, ma ora chiudiamo questo capitolo e andiamo avanti”, dicono le fonti.
La proposta dell’Ungheria è molto concreta. Come anticipa la Bbc, il governo di Budapest pensa all’istituzione di un fondo speciale destinato al miglioramento dei campi profughi in Libano, Giordania e Turchia dove si trovano almeno tre milioni di siriani in fuga dalla guerra.
Il fondo dovrebbe essere costituito dall’1% dei fondi che ciascun paese europeo riceve dall’Unione, e dall’1% del denaro che ogni stato versa alle casse di Bruxelles. L’Ungheria ha calcolato che la sua parte è di 1 miliardo di euro.
Con questo denaro, argomenterà Orban, si dovranno anche rafforzare le frontiere europee per impedire l’arrivo di nuovi migranti.
Ma il premier ungherese stasera al vertice dei leader dei 28 cercherà un chiarimento con i partner europei dopo le condanne ricevute per la gestione dei migranti.
“Ci sarà una discussione molto franca, perchè questa non è la via europea”. Orban ha detto che “è la prima volta che gli Stati membri vengono biasimati perchè hanno una posizione diversa”. Essere etichettati come “cattivi europei” solo perchè abbiamo un’opinione diversa è stata “un’esperienza scioccante”.
Intanto Orban incassa un importante alleato: Manfred Weber, leader della Csu bavarese e presidente del Partito popolare europeo, dichiara che l’Ungheria sta semplicemente “rispettando le regole di Dublino e Schengen” e che da quando il governo di Budapest è intervenuto in questo senso il flusso dei richiedenti asilo verso la Germania è notevolmente diminuito.
“Nonostante questo, quando ci parliamo gli ricordo che deve trattare i migranti con umanità “, ha poi aggiunto.
Weber, in una intervista pubblicata mercoledì, ha ricordato come nessun paese europeo per il momento sia riuscito a trovare una soluzione praticabile e che l’alto numero di profughi non è sostenibile.
(da “Huffingtnpost”)
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