PADOVA, COPPIA ITALIANA COMPRA UNA CASA PER AFFITTARLA A UNA FAMIGLIA TUNISINA COSTRETTA A VIVERE IN AUTO
NADIR HA UN LAVORO REGOLARE DA MURATORE: “IL PROBLEMA NON ERANO I SOLDI, MA IL FATTO CHE FOSSIMO STRANIERI”
Nonostante avesse un lavoro, un muratore tunisino non trovava nessuno che gli concedesse un affitto a Padova. Così Nadir, la moglie Asma e i due figli di 4 anni e 10 mesi erano costretti a vivere in auto.
Oggi grazie all’appello lanciato da alcuni quotidiani locali la famiglia è finalmente riuscita a trovare un alloggio, per il quale pagherà un regolare affitto.
L’offerta è stata fatta da una coppia anonima di padovani che ha deciso di farsi carico dell’acquisto di un’abitazione per darla poi in affitto alla famiglia tunisina. Nel frattempo li ospiterà in casa propria.
“Nessuna famiglia – hanno spiegato i due benefattori – dovrebbe vivere in macchina”. Il calvario sembra così finito per Asma, Nadir e i due bambini.
Lui ha un contratto regolare di lavoro come muratore a tempo indeterminato. Fino a poco tempo fa aveva un alloggio gestito da una cooperativa, ma l’ha dovuto lasciare perché, paradossalmente, il suo reddito era troppo alto.
“Abbiamo sempre pagato con puntualità” aveva raccontato la donna qualche giorno fa. “Mai uno sfratto. Basterebbe anche una stanza con bagno, ma nessuno ci dà la casa perché siamo stranieri”. Asma aveva anche spiegato che potevano permettersi di pagare “anche fino a 700 euro d’affitto, perché mio marito guadagna 1.500 euro al mese”.
Dopo l’appello lanciato dai giornali, nel quale i due genitori sottolineavano che “l’importante è dare un tetto ai bambini”, sono cominciate ad arrivare offerte. Nel frattempo era stata trovata una soluzione in un albergo.
Ieri si è fatta avanti la coppia padovana, che ha offerto ospitalità in regola a Nadir, con un’abitazione che sarà data in affitto. Nel frattempo si era attivata anche la solidarietà della comunità locale e di quella straniera che vive a Padova.
Quando viveva in auto, la famiglia era parcheggiata in un’area condominiale di fronte alla chiesa del quartiere Sacro Cuore, nella zona nord della città euganea, con la disponibilità di un bar gestito da cinesi per i servizi igienici.
In aiuto alla famiglia tunisina si erano mosse altre amministrazioni del padovano, come quella di Montegrotto, e la Fillea Cgil di Padova, assieme agli avvocati di strada, per ottenere la residenza nel Comune di Padova. Poi, d’incanto, la telefonata della coppia padovana: “Venite a vivere da noi da domani. Poi vi compreremo una casa per far crescere i vostri figli al sicuro”.
Nadir e Asma non trovano le parole per esprimere la loro gioia: “Ci viene solo da rivolgere un grazie a queste meravigliose persone”.
(da agenzie)
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