Destra di Popolo.net

PERCHE’ L’INCHIESTA DI FANPAGE SU GIOVENTU’ NAZIONALE E’ GIURIDICAMENTE LEGITTIMA

AL VITTIMISMO MELONIANO E ALLE ACCUSE IN GIURIDICHESE, FANPAGE REPLICA IN PUNTO DI DIRITTO

La reazione di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia contro l’inchiesta su Gioventù Nazionale si basa su una strategia piuttosto semplice: rimbrottare, più o meno blandamente, il movimento giovanile sul merito, per poi attaccare i giornalisti sul metodo, parlando di violazioni deontologiche, mancato rispetto della privacy e perfino di attacchi ai diritti politici. Il vittimismo retorico si unisce così ad accuse in giuridichese, che vanno confutate per giungere a una conclusione già chiara a chiunque conosca il diritto, i diritti e il giornalismo: l’inchiesta di cui si discute è giuridicamente legittima, oltre che sostanzialmente opportuna.
Il giornalismo ha limiti? Certo!
Partiamo dalle basi: il giornalismo si basa su un diritto (e su un dovere, come vedremo), ossia quello di esprimersi liberamente. Questo diritto è tutelato non solo dalla Costituzione, all’articolo 21, ma anche dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, dall’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dall’articolo 11 della Carta di Nizza.
Come ogni libertà, però, anche il diritto di cronaca ha dei limiti, che la Corte di Cassazione ha spiegato e ribadito in più occasioni: verità, continenza, pertinenza.
L’informazione giornalistica deve allora essere vera, deve essere comunicata con un linguaggio adeguato, senza trascendere in insulti, allusioni o espressioni offensive, e deve riguardare notizie di interesse pubblico. Questa è la teoria, da applicare alla pratica.
Tolte le prime accuse di frasi estrapolate e video rimaneggiati, nessuno dubita della verità di quanto denunciato nell’inchiesta su GN. Quanto alla continenza, le uniche offese contenute nei video sono quelle fieramente recitate da diversi aderenti a Gioventù Nazionale. È quindi sulla pertinenza, ossia sull’interesse pubblico alla divulgazione della notizia, che si soffermano le critiche della destra al potere, con un appello (pretestuoso) al diritto alla privacy.
La confusione tra denuncia oggettiva e privacy soggettiva
Per capire se ci sia o meno un interesse pubblico nell’inchiesta occorre guardare al focus della denuncia giornalistica, che non riguarda le personali opinioni politiche di questo o quel giovanissimo militante, ma il fatto che nel movimento giovanile legato a Fratelli d’Italia, partito al governo, fondato dall’attuale presidente del Consiglio, ci siano idee fasciste, esibite con saluti romani, commenti antisemiti, cori neonazisti. Ed è questo un fatto meritevole di attenzione, di interesse pubblico.
La denuncia dell’inchiesta è quindi oggettiva, ossia su un fatto, commesso da una indistinta pluralità di soggetti. La maggior parte di questi soggetti restano, per l’appunto, una indistinta pluralità: le immagini originali della giornalista sotto copertura proteggono l’identità individuale delle persone coinvolte. Gli unici soggetti di cui viene fatto il nome non sono anonimi militanti del movimento giovanile, ma dirigenti di Gioventù Nazionale, in stretto contatto con importanti esponenti di Fratelli d’Italia e con prospettive di crescita nel partito al governo. Che la dirigenza del gruppo giovanile sia parte integrante, quando non diretta organizzatrice, di esibizioni fasciste è un fatto di interesse pubblico, una notizia che merita di essere diffusa.
L’interesse pubblico non è per forza di rilievo penale
Nonostante l’organizzazione para-partitica, diversi difensori di Gioventù Nazionale e di Fratelli d’Italia si affrettano a garantire che, comunque, le esibizioni cameratesche denunciate nell’inchiesta non costituiscono apologia di fascismo, né si configurano come un tentativo di riorganizzazione (costituzionalmente vietata) del disciolto partito fascista. Lo stesso consigliere giuridico di Giorgia Meloni, Francesco Saverio Marini, in un’intervista al Corriere, esclude che possano configurarsi reati e sostiene comunque che, in caso di attività criminale, “interviene la magistratura. L’informazione si deve fermare fuori.”
Ma l’interesse pubblico non deriva mica soltanto dai reati: se così fosse, non dovremmo nemmeno commentare le dichiarazioni dei politici, o l’approvazione di leggi, o il raggiungimento di accordi sociali, dal momento che sono tutte questioni che non hanno un rilievo penale. La cronaca non è infatti solo crimine ed è l’importanza per la pubblica opinione a rendere tale una notizia: il furto di una bicicletta è certo un reato, ma è meno interessante, per un giornale che intenda fare informazione, di quanto emerso nel movimento giovanile del partito di governo, anche qualora quel fascismo esibito non costituisca reato.
La scriminante dell’esercizio del diritto vale anche per quello di cronaca
Dal diritto penale, però, arriva un’argomentazione giuridica che merita di essere citata. L’articolo 51 del codice penale prevede infatti una scriminante, che stabilisce che l’esercizio di un diritto, così come l’adempimento di un dovere, “esclude la punibilità”. In presenza di questa causa di giustificazione, quello che all’apparenza sarebbe un fatto penalmente rilevante (cioè un reato) risulta invece lecito: organizzare un corteo può apparire come reato di blocco stradale (nella nuova versione salviniana), se non si tiene conto del diritto di riunione, costituzionalmente tutelato; o, ancora, astenersi dal lavoro, per spingere gli imprenditori ad accettare e concedere un miglioramento delle condizioni di lavoro, può sembrare la coercizione alla base del reato di violenza privata, ma è invece perfettamente lecito, dal momento che la Costituzione all’articolo 40 garantisce ai lavoratori il diritto di sciopero.
Allo stesso modo, quando la diffusione della notizia rispetta i citati criteri di verità, continenza e pertinenza, la lesione della reputazione o la violazione della privacy sono, al più, effetti collaterali: nell’esercizio del diritto di cronaca non è commesso né il reato di diffamazione (art. 595 c.p.), né quello di interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis c.p.).
La libertà di espressione tra spazio pubblico e privato
Proprio sulla tutela della vita privata e della riservatezza si concentrano molti degli attacchi contro il giornale. Alla base di queste aspre critiche c’è una concezione piuttosto opportunistica della libertà di espressione, che viene mischiata alla tutela della riservatezza e della segretezza, così creando una confusione con cui si pretende il diritto di affermare nefandezze senza predersene la responsabilità.
Per capire il trucco del ragionamento bisogna precisare che le libertà comprendono sia una dimensione positiva, sia una dimensione negativa. Si ha il diritto di iscriversi a un sindacato o a un partito, ma anche il diritto di non aderirvi; si può scioperare come non scioperare; manifestare o non manifestare; esprimere un’opinione o tacere.
L’esercizio di una libertà è una facoltà assegnata agli individui: la ragione per cui si decide di non esprimere un’opinione, di non iscriversi a un partito, di non aderire a uno sciopero, di non partecipare a un corteo, non è, in sé, sindacabile, perché riguarda lo spazio privato della coscienza dell’individuo. Ma l’uso che si fa di una libertà può invece avere un risvolto attivo, perché si esprime in una dimensione sociale, con delle conseguenze, per quanto limitate da un complesso equilibrio di posizioni giuridiche soggettive: il lavoratore in sciopero non può essere licenziato ma non viene retribuito, l’aderente a un partito o a un sindacato, al di fuori delle tutele antidiscriminatorie garantite, risponde delle idee politiche che incarna. E chi esprime un’opinione, esercitando la sua libertà di espressione, rivendica una posizione, afferma una tesi, ma se ne deve assumere la responsabilità. L’espressione del pensiero non è infatti una libertà unidirezionale, una performance insindacabile, ma è una modalità di relazione, in cui l’opinione esce dallo spazio privato della coscienza per entrare in una dimensione collettiva, grande o piccola che sia.
Se così non fosse, non dovrebbe esistere il reato di diffamazione, quando l’offesa avvenisse in assenza della vittima e in una dimensione ristretta: se in un teatro, davanti a una platea di invitati, ci si mettesse a insultare e accusare falsamente qualcuno, si potrebbe forse rivendicare la segretezza delle affermazioni espresse davanti a una collettività, per quanto piccola possa essere?
Diritti politici e partiti: la mancata attuazione della Costituzione
Un rimprovero ancor più severo viene mosso dal consigliere giuridico di Giorgia Meloni, che, nella citata intervista al Corriere, sostiene che «Nessuna attività giornalistica si deve spingere fino a partecipare segretamente alla vita di un partito o di un’associazione politica». L’inchiesta, secondo il giurista (tra gli estensori della riforma sul premierato), metterebbe in pericolo i diritti politici, la tutela delle regole democratiche, il funzionamento dei partiti.
Nel citare la Costituzione, e la tutela che essa assegna ai partiti, si omette però un dettaglio non trascurabile: nonostante i dibattiti nell’Assemblea Costituente, e le discussioni degli anni successivi, non è mai stata approntata una disciplina speciale che definisse i partiti politici, che tuttora utilizzano la forma giuridica di associazioni e a cui si applicano le norme generali del codice civile.
La tutela costituzionale è quindi soltanto quella dell’articolo 49, secondo cui “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Questa affermazione però non è un diritto del gruppo partitico, ma si configura come una libertà per i singoli individui di aderire a un’associazione di partito, senza che questa venga definita costituzionalmente, se non per il metodo democratico e per la funzione politica.
Le uniche previsioni relative ai partiti politici riguardano le forme di finanziamento e la trasparenza sulle elargizioni ricevute e sulle biografie dei candidati: una disciplina opposta rispetto alla pretesa di totale segretezza che viene rivendicata di fronte alle immagini dell’inchiesta.
L’inganno è rilevante solo se c’è vizio di volontà
Sullo sfondo di accuse e critiche c’è quella di aver ingannato i militanti di Gioventù Nazionale, convinti di accogliere una giovane di idee liberali, collaboratrice (non retribuita) di un giornale di destra. Ma davvero è obbligatorio presentarsi sempre con la propria reale identità?
Da un punto di vista logico (e deontologico), non ci sarebbe giornalismo undercover, sotto copertura, se esistesse un obbligo assoluto di presentarsi sempre e solo con le proprie generalità e le proprie reali opinioni. “I «Sieg Heil» nazisti, le mani tese nel saluto romano, i «Duce, Duce!», i coretti fascisti, gli schifosi discorsi xenofobi e antisemiti sarebbero mai venuti alla luce davanti ad un taccuino o ad una telecamera? La domanda è retorica, la risposta è scontata: assolutamente no”, scrive Ciro Pellegrino.
Ma anche da un punto di vista giuridico, usare generalità false non configura necessariamente un illecito o un reato. Gli unici soggetti verso cui si ha l’obbligo di identificarsi sempre secondo verità sono i pubblici ufficiali, in ragione dell’articolo 4 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza (e, qualora non lo si faccia, si incorre nel reato di falsa attestazione, di cui all’art. 495 c.p.).
La fiducia dei privati cittadini non è però priva di tutela: le dichiarazioni false sulla propria identità o sul proprio stato sono punite dall’art. 494 c.p. con il reato di sostituzione di persona. Ma è questo il caso? No.
Perché si configuri il reato di sostituzione di persona non basta che ci si presenti con informazioni false, ma occorre che queste informazioni siano tali da indurre in errore l’interlocutore. Se ci si presenta come proprietari di qualcosa, per vendere a un ignaro acquirente, se ci si spaccia per agenti di polizia, per obbligare qualcuno a fare qualcosa, se, insomma, le informazioni sull’identità inducono qualcuno a fare qualcosa che non avrebbe fatto senza la bugia, si configura il reato in questione.
Allora la domanda da porsi è: se la giornalista sotto copertura non ci fosse stata, i saluti romani, i «Sieg Heil» nazisti, i discorsi antisemiti ci sarebbero stati comunque? La domanda è retorica, la risposta è scontata: assolutamente sì. Senza l’inganno, i fatti si sarebbero svolti lo stesso, a mancare sarebbe stata solo la testimonianza della loro sussistenza.
La funzione del giornalismo è un dovere costituzionale a tutela della democrazia
Torniamo quindi al principio, alle basi: l’informazione non è solo un diritto, è anche un dovere. Se il diritto discende dalla libertà di espressione, di veicolare idee, di divulgare pensieri, affermata dall’articolo 21 della Costituzione, il dovere di dare testimonianza, di svelare segreti, di denunciare misfatti si lega strettamente all’articolo 1 e al suo assegnare la sovranità al popolo.
Il popolo è infatti sovrano solo se è pienamente consapevole, se riceve una puntuale, corretta, completa informazione, senza la quale non può esercitare effettivamente il potere della (e il diritto alla) sovranità. A spiegarlo così non sono solo cronisti coraggiosi o editorialisti orgogliosi: è la Corte di Cassazione ad averlo chiarito, a chiare lettere, con la sentenza 16236 del 2010.
Ribadiamo ancora, allora, in conclusione. Un’inchiesta che denuncia fatti veri e di interesse pubblico è un lavoro giuridicamente legittimo, oltre che sostanzialmente opportuno. L’informazione è un diritto e un dovere, il giornalismo ha una funzione democratica, strettamente legata alla sovranità popolare, che può essere esercitata solo se il popolo è consapevole e informato. E, in ogni caso, la sovranità popolare non è un potere assoluto, assegnato a una maggioranza, ma si esercita “nelle forme e nei limiti della Costituzione”. E la Costituzione italiana, è il caso di ricordarlo, è antifascista.
(da Fanpage)

This entry was posted on domenica, Giugno 30th, 2024 at 22:10 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« LAVORARE MENO, VIVERE MEGLIO: 8 ITALIANI SU 10 SONO A FAVORE DELLA SETTIMANA CORTA (QUATTRO GIORNI LAVORATIVI INVECE DI CINQUE)
IN DUECENTO DELLA PALERMO BENE AL PARTY ABUSIVO SULLA RISERVA DELL’ISOLA DELLE FEMMINE »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.405)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.810)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.416)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (31.770)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.522)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Maggio 2025 (229)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (336)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (403)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (394)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Maggio 2025
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Apr    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • FOTI NON SA PIU’ CHE FARE PER NASCONDERE IL DISASTRO DEL GOVERNO SUL PNRR. IL SUCCESSORE DI FITTO È INCARTATO SUL RECOVERY, MA I FATTI E I NUMERI SONO CHIARI: BRUXELLES NON CONCEDERÀ UNA PROROGA ALLA MESSA A TERRA DEL PIANO, MENTRE LA SPESA CONTINUA AD ARRANCARE
    • UN’ALTRA PRESA PER I FONDELLI: IL REDDITO DI LIBERTA’, AL MASSIMO 500 EURO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA, MA I FONDI STANZIATI POSSO SODDISFARE SOLO 1.666 VITTIME
    • CHIESTO IL PROCESSO PER IL SINDACO DI VENEZIA BRUGNARO
    • NAUFRAGIO DI CUTRO, IL PROCESSO SI APRE TRA LE POLEMICHE PER LA DECISIONE DELLA REGIONE CALABRIA DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE
    • LA BUFALA DEL SACCHETTO DI COCAINA SUL TAVOLO DELL’INCONTRO TRA MACRON, STARMER E MERZ
    • GLI SLOVACCHI NON VOGLIONO DIVENTARE UTILI IDIOTI DI MOSCA : MIGLIAIA DI PERSONE SONO SCESE IN PIAZZA CONTRO QUEL FIGLIO DI PUTIN DEL PRIMO MINISTRO ROBERT FICO, UNICO LEADER DELL’UE A PARTECIPARE ALLA PARATA MILITARE DEL 9 MAGGIO IN RUSSIA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA