QUOTE LATTE, MARTINA ACCUSA LA LEGA E CHIEDE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA: “E’ COSTATA AGLI ITALIANI 4,5 MILIARDI”
LE PESANTI RESPONSABILITA’ DEL CARROCCIO NELLE MULTE MILIONARIE CHE L’ITALIA DEVE PAGARE ALLA UE
Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, vuole andare fino in fondo alla questione delle quote latte.
Tanto da richiedere che il Parlamento se ne occupi attraverso uno degli strumenti più incisivi di cui sono dotate le Aule, cioè la Commissione d’inchiesta.
Martina non ha usato mezzi termini, parlando del problema su SkyTg24: “Serve una Commissione d’inchiesta del Parlamento”, la sua convinzione. “E’ una vecchia questione che adesso fino in fondo chiariamo. E ne chiariamo anche le responsabilità “, ha detto Martina.
Come ha già avuto modo di fare recentemente, il ministro ha puntato il dito sulle “pesantissime responsabilità politiche della Lega, in una vicenda che è costata ai cittadini italiani quattro miliardi e mezzo, 75 euro a cittadino per la mancata riscossione delle multe”.
E che lascia i suoi strascichi pesanti ancora oggi, quando le quote latte si preparano ad andare in soffitta, precisamente dalla fine del mese.
Accuse alle quali replica il leader leghista Matteo Salvini: “Quote latte, governo incapace e complice del massacro dell’agricoltura italiana. Per colpa del governo sono a rischio chiusura oltre 3.000 stalle in Italia”
Pronta la contro-replica di Martina: “Caro Salvini, la class action la faranno gli allevatori contro di voi. Per le vostre prese in giro che hanno messo in difficoltà 30mila allevatori onesti, facendo pesare su di loro il comportamento scorretto dei pochi che voi avete coperto. Con la storia dei dati falsi avete illuso e ancora oggi speculate elettoralmente su di loro. Dovreste solo chiedere scusa”.
Il tema è quanto mai caldo.
E’ notizia di pochi giorni fa il deferimento da parte della Commissione Ue all’Italia, davanti alla Corte, per il mancato recupero di 1,75 miliardi di euro che sarebbero dovuti arrivare da quei produttori che – tra il 1995 e il 2009 – hanno sforato i quantitativi di produzione indicato.
Una notizia che aveva già scatenato la reazione di Martina, che a dialogo aveva indicato chiaramente la responsabilità della Lega in quella vicenda e preteso le scuse del partito. Non a caso, da gennaio sono partite da parte del governo quasi 1.500 cartelle esattoriali per il pagamento di oltre 400 milioni di euro di multe arretrate.
Un segno di cesura rispetto al passato, nella speranza che il settore possa andare incontro a una liberalizzazione che funzioni.
Anche perchè il peso specifico del comparto lattiero-caseario sull’industria alimentare è notevole: con 15 miliardi circa di fatturato vale 11 punti percentuali della produzione alimentare tricolore.
Per tutelarlo, il ministero ha da poco lanciato un marchio ad adesione volontaria che rappresenti il latte veramente italiano.
Un segno di educazione alimentare che necessariamente deve accompagnarsi al sostegno del settore, che deve essere accompagnato fuori dal regime delle quote latte.
Una fase del passato che si fatica a chiudere e sulla quale si chiede ora al Parlamento stesso di fare luce.
(da “La Repubblica“)
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