REGIONE PIEMONTE VERSO IL VOTO: RENZI LANCIA CHIAMPARINO, COTA FUGGE IN EUROPA, FORZA ITALIA PENSA A PICHETTO
LA SENTENZA DEL TAR CHE ANNULLA LE ELEZIONI IN REGIONE POTREBBE PORTARE A VOTARE INSIEME ALLE EUROPEE
L’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino è pronto a scendere in campo. “Se nei prossimi mesi si andrà al voto anticipato per la Regione Piemonte – ha detto – vi sarà la mia disponibilità a una eventuale candidatura alla Presidenza della medesima che, naturalmente, non dipenderà solo da me”.
“A meno che non scenda in campo Leo Messi, il Pd ha un solo candidato, alle elezioni regionali del Piemonte e questo candidato si chiama Sergio Chiamparino”.
Parlano cosi’, all’Huffington post, gli uomini dello staff di Davide Gariglio, oggi consigliere regionale, domani in corsa per diventare segretario regionale democrat (il Pd sceglierà , con il metodo delle primarie, i suoi nuovi segretari regionali il 16 marzo) e, soprattutto, renziano doc e punto di riferimento del nuovo leader del pd in Regione dalle primarie in poi insieme al sindaco del comune di Nichelino, Giuseppe Catizone, fratello della ex esponente democrat calabrese Eva Catizone.
Del resto, proprio nei giorni scorsi, davanti alle continue nubi che si addensavano da mesi sulla regione Piemonte (scandali delle ‘mutande d’oro’, stanchezza ed evidente voglia di ‘mollare’ del governatore Cota, ricorso pendente al Consiglio di Stato, mobilitazione popolare contro la stessa giunta Cota che avrebbe dovuto riempire le piazze in questi giorni, etc) due importanti plenipotenziari di Renzi, il coordinatore della segreteria, Lorenzo Guerini, e il responsabile organizzazione, Luca Lotti, si erano recati ‘in missione per conto di Dio’ a Torino proprio per convincere Chiamparino a sciogliere i suoi ultimi dubbi e lanciarsi nella corsa a nuovo Governatore.
E sempre da ambienti della segreteria del Pd si apprende che anche se si tenessero delle primarie, magari di coalizione con Sel e Scelta Civica (per rispettare l’input renziano di farle sempre per le cariche elettive) in ogni caso il candidato sarebbe Chiamparino.
E’ evidente, dunque, che se il Consiglio di Stato accoglierà , entro 45 giorni di tempo, come da legge, la sentenza pronunciata oggi dal Tar del Piemonte che annulla le elezioni regionali del 2010 che videro l’attuale Governatore, il leghista Cota, vincere di misura sulla candidata del Pd, Mercedes Bresso, e se – come è altrettanto altamente probabile – le elezioni piemontesi dovessero tenersi nell’election day del 25 maggio, quando andranno a votare oltre 4 mila comuni italiani e la regione Abruzzo (in Sardegna, invece, si voterà il 16 febbraio), sarà l’attuale presidente della Compagnia dell’istituto bancario San Paolo ed ex sindaco (per due mandati) del capoluogo Torino, oggi amministrato dall’ex segretario Ds Piero Fassino, a contendere al centrodestra la carica di nuovo governatore del Piemonte.
Il Tar del Piemonte ha, infatti, accolto il ricorso dell’ex presidente Bresso contro la lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine. Ora la parola passa al Consiglio di Stato, a cui la regione potrebbe ricorrere per ribaltare la decisione del Tar, che sancisce un ritorno anticipato alle urne dei piemontesi.
È durata quasi quattro anni la ‘battaglia’ ingaggiata dall’ex presidente della R egione Bresso: lo scorso 14 novembre la Cassazione aveva condannato in via definitiva Michele Giovine a due anni e 8 mesi per avere raccolto firme false sulla sua lista.
I problemi, però, stanno tutti e proprio nel campo del centrodestra: dato quasi per certo che Cota non si ripresenterà come rappresentante di tutta la coalizione (leggenda certificata vuole che, quando vinse le regionali, nel 2010, le vinse inaspettatamente, si chiuse nel suo studio a piangere non per la gioia ma per la disperazione di dover lasciare il suo scranno di capogruppo leghista in quel di ‘Roma ladrona’…) e che potrebbe optare per un seggio alle europee, non saranno indifferenti le mosse di Forza Italia di Berlusconi e del Nuovo Centro Destra di Alfano che ha conquistato la totalità degli ex assessori regionali del Pdl alla propria causa e che, in Piemonte, è guidato dal giovane e iper-attivo capogruppo alla Camera, Enrico Costa.
La competition interna al centrodestra, però, vede per ora solo due nomi come possibili candidati alla guida del Piemonte: il nuovo coordinatore regionale di Fi, Gilberto Pichetto, e l’assessore regionale al lavoro Claudia Porchetto (NCD).
Due nomi che ‘il Chiampa’, che ancora gode di vasta e sicura popolarità non solo tra i torinesi ma tra i piemontesi, potrebbe sconfiggere facilmente.
(da “Huffingtonpost“)
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