SALVINI IN EUROPA A MANI VUOTE: NESSUNA PROPOSTA ITALIANA PER RIFORMULARE DUBLINO AL VERTICE UE DI FINE GIUGNO
DOPO TANTI ANNUNCI IL SOLITO BLUFF PER MASCHERARE I LIMITI DELL’ALLEANZA SOVRANISTA… CON IL BLOCCO DI VISEGRAD INTERESSI CONTRAPPOSTI
Un gran parlare sull’immigrazione, ma al Consiglio europeo di fine giugno l’Italia si presenterà a mani vuote.
Il nuovo ministro degli Interni Matteo Salvini non pianifica di presentare un’altra proposta di riforma del regolamento di Dublino, dopo la bocciatura di quella approdata ieri al vertice europeo di Lussemburgo.
Dopo aver invocato, da tempo, la revisione di un regolamento ritenuto penalizzante per l’Italia da tutte le forze politiche, Lega in primis, il governo di Roma si presenterà al vertice del 28 e 29 giugno senza un’alternativa.
Perchè? Perchè l’alleanza con i paesi dell’est e il blocco di Visegrad, conclamata ieri a Lussemburgo, non permette alcun proposito di riforma di Dublino: a loro in fondo sta bene così com’è.
Perchè garantisce che i paesi di primo approdo come l’Italia si carichino sulle proprie spalle le responsabilità di asilo per chi arriva. Stop.
E’ la prova del nove dei limiti dell’alleanza sovranista perseguita da Salvini, vicepremier di Giuseppe Conte che oggi, nel bel mezzo delle dichiarazioni in aula del presidente del consiglio, si è alzato e se n’è andato per un comizio elettorale a Brindisi. Obiettivo: comunali di domenica prossima.
Salvini non mette in pausa la campagna elettorale nemmeno nel giorno della fiducia al nuovo governo alla Camera. Ma il punto è che la strategia sull’immigrazione, tema caldissimo che lo ha portato al timone del Viminale, comincia già a esibire le prime criticità .
Che al vertice di giugno non ci sarà una proposta italiana lo confermano autorevoli esponenti della Lega: “Non c’è nemmeno il tempo”. Già , ma non c’è nemmeno il quadro delle alleanze giuste.
E l’Italia è costretta così a tenersi il regolamento di Dublino con tutte le responsabilità del caso non condivise dall’Ue.
“Forse non si è capito che ieri in Lussemburgo i paesi di Visegrad hanno votato no perchè consideravano la proposta di riforma del regolamento di Dublino troppo debole dal loro punto di vista contrario a ogni accoglienza. All’opposto rispetto all’Italia che invece la considera troppo debole perchè non garantisce una distribuzione automatica in Europa di chi arriva in Italia e ha diritto all’asilo”, ragiona in un affollato Transatlantico l’ex ministro Marco Minniti
Insomma, sovranisti ma ognuno a casa propria, si potrebbe dire.
Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani insiste a voler riprendere la riforma approvata a Strasburgo nel novembre scorso: molto innovativa per l’Italia, garantisce un meccanismo automatico di redistribuzione dei migranti secondo un sistema di quote che tutti gli Stati europei sono obbligati a rispettare.
Peccato che all’Europarlamento il M5s si è opposto votando no, la Lega si è astenuta, il blocco di Visegrad compatto e arrabbiato sul no.
Per questo, a meno che non spunti un’altra proposta da parte di Stati forti come la Germania, il vertice di giugno rischia di non discutere delle regole di Dublino.
Allo stato, la riforma sembrerebbe morta. E la vittoria di ieri di Salvini finisce così, con un nulla di fatto e gli alleati di Visegrad che non si comportano proprio da alleati. L’alleanza con Visegrad e i paesi dell’est mostra già le sue crepe, a meno che non serva a conquistare una maggioranza di centrodestra al Parlamento Europeo alle europee del 26 maggio.
Certo è che proprio con i paesi dell’est il Viminale ha faticato un bel po’ sulle ‘relocations’ dei migranti. Basta guardare il grafico sul sito del Viminale.
L’Estonia ne ha accolti 6 in tutto, dopo un braccio di ferro con Minniti: li volevano tutti biondi e con gli occhi azzurri per non urtare la popolazione (proprio così).
Salvini prende tempo: “Non ho ancora fatto niente – dice alla folla che lo acclama a Brindisi, voglio tornare quando avrò fatto qualcosa, per ora posso esporre delle idee…”.
E tira fuori un’idea strampalata: “Esenzione fiscale in Puglia per i pensionati” che vogliono andare a viverci. Stile Portogallo. “E’ più bella la Puglia del Portogallo…”.
E anche stasera ha sparato una bufala.
(da “Huffingtonpost”)
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