STAMPA INTERNAZIONALE: “QUANDO CHIESE IL NUMERO DI TELEFONO ALLA CAMPBELL”, “I SUOI AMICI SONO GIUSTAMENTE GHEDDAFI E MUBARAK”
TRA GLI ITALIANI ALL’ESTERO C’E’ CHI SI FINGE SPAGNOLA: “MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANA”…”CI STA COPRENDO DI RIDICOLO”… “UN PAESE SEMPRE PIU’ SIMILE AD UN’AUTOCRAZIA ARABA”
Sono molti gli articoli su Berlusconi sulla stampa internazionale.
Il Times gli dedica due pagine, con un servizio sulle “mamme-nonne d’Italia che hanno perso l’istinto materno” nei confronti del premier e un mini-sondaggio tra alcuni italiani famosi che risiedono a Londra o girano il mondo, per sentire il loro parere sul Cavaliere.
“La situazione è atroce”, dice per esempio l’architetto Massimilano Fuksas. “Quando incontro gente a New York o in Cina, la prima cosa che mi dicono, ridendo, è bunga-bunga. Chiedono se tutti noi italiani siamo così, e se non lo siamo, domandano perchè non ci liberiamo di lui. L’Italia è diventata un paese di cui l’Unione Europea dovrebbe preoccuparsi”.
Lo scrittore Roberto Saviano afferma che ciò che Berlusconi più teme, in caso di una condanna, è “di non poter più occupare incarichi pubblici”.
Livia Giuggioli, produttrice cinematografica e moglie dell’attore candidato all’Oscar Colin Firth, è sdegnata: “Mi vergogno di essere italiana. Ormai vado in giro dicendo che sono spagnola. E’ una tragedia avere avuto quest’uomo al potere per così tanto tempo. Eppure continua a prendere voti. Questa è la domanda a cui vorrei sentire una risposta: perchè? Lo scandalo sessuale è orribile ma non è la cosa più orribile su di lui. Ma se saranno i party del bunga-bunga a farlo cadere, mi va bene lo stesso”.
Stefano Dominella, presidente della casa di moda Gattinoni, dichiara al quotidiano londinese: “Vorrei essere rappresentato nel mondo da un presidente del Consiglio decisamente più tranquillo. Tutti sanno che il premier ha appetiti sessuali inappropriati per un uomo della sua età . Ha reso l’Italia lo zimbello del pianeta ed esposto se stesso a ricatti”.
E Nancy Dell’Olio, l’ex-fidanzata dell’allenatore dell’Inghilterra Sven Goran Eriksson, afferma: “Quando sei un personaggio pubblico e specialmente un primo ministro, ci sono certe cose che non si possono fare. E’ triste finire la propria carriera in modo simile. Non c’è niente di peggio che ricoprirsi di ridicolo. Non mi piace quello che sta succedendo. E’ una vergogna”.
Su Berlusconi dicono la loro anche due italiane in un articolo sull’Herald Tribune, edizione internazionale del New York Times: “Ne abbiamo abbastanza del machismo all’italiana del premier, ecco perchè tante donne sono scese in piazza contro di lui, l’Italia è una delle otto potenze industriali della Terra, ma quanto al trattamento riservato alle donne vive nel medioevo”, scrivono Chiara Ruffa, ricercatrice del Kennedy Center dell’università di Harvard, e Rosa Raffaelli, della Scuola Sant’Anna di Pisa.
E su Berlusconi riferisce un pettegolezzo anche Sarah Brown, moglie di Gordon Brown, primo ministro fino al maggio scorso. In un libro di memorie, anticipato dal Daily Mail, l’ex-first lady britannica rivela che durante un convegno internazionale “vedemmo Berlusconi mentre chiedeva il numero di telefono a Naomi Campbell”.
Da segnalare anche la nota rubrica “Lex Column” del Financial Times, che paragona l’Italia a un paese arabo, “un’economia sclerotica, una cultura corrotta dal crimine organizzato, una classe politica controllata dalla gerontocrazia e un premier 74enne che ha molti aspetti di un classico autocrate arabo, è immensamente ricco, controlla la grande parte dei media ed è circondato da “yes men”.
Il suo miglior amico dovrebbe essere Gheddafi, il dittatore libico, a sua volta in un mare di guai.
Forse Mubarak dovrebbe dargli un consiglio sulla giustezza di una strategia improntata a resistere fino all’ultimo, ma tutto quello che il premier italiano deve fare per mettere fine a questa commedia è indire elezioni anticipate, e allora saranno gli italiani ad avere l’ultima risata”.
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