Ottobre 26th, 2009 Riccardo Fucile
PASSATE DI MODA LE ORDINANZA ANTI-LUCCIOLE, CONTRO I VU CUMPRA’ O GLI ZOCCOLI AL MARE, ORA I DIVIETI DEI SINDACI SCERIFFI PUNTANO SUI GIOVANI CHE DI NOTTE VANNO PER LOCALI…. SU 788 PROVVEDIMENTI SULLA SICUREZZA LA MAGGIORANZA RIGUARDA LA VENDITA DI BEVANDE ALCOLICHE, SCHIAMMAZZI NOTTURNI E MOVIDA
C’è un nemico che si aggira nelle strade delle città italiane e disturba il sonno dei giusti: i giovani che non vanno a dormire al tramonto.
La fondazione ricerche dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, che ha nome Cittalia, ha monitorato in un suo studio tutte le 788 ordinanze emesse nei vari comuni italiani in tema sicurezza, nel corso dell’anno.
Molto è cambiato nell’atteggiamento dei primi sindaci sceriffi rispetto a un anno fa, dove i provvedimenti riguardavano principalmente l’esercizio della prostituzione, il commercio abusivo dei vu’ cumprà , fino al divieto estivo di camminare con gli zoccoli.
In verità misure più propagandistiche che di sostanza, visto che la prostituzione continua ad esserci come prima, magari cambiando lampione, in attesa di una legge nazionale annunciata un anno fa (quella della Carfagna) e che mai ha visto la luce.
Multare i clienti evidentemente politicamente non paga ed è anche difficile da sostenere da parte di un governo il cui premier le fa accomodare in salotto.
Sul tema ordinanze comunque a dettare legge è ancora il Nord, con il 44% di norme emesse (Lombardia e Veneto in testa), ma ora si parla quasi esclusivamente di giovani, del loro tirare tardi la sera, delle loro serate a tasso alcolico, del fatto che in piazza rumoreggiano e disturbano il sonno. Continua »
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Ottobre 25th, 2009 Riccardo Fucile
DA UN’INCHIESTA DI “ECONOMY”, EMERGE CHE IN UN ANNO SONO STATI SOTTRATTI ON LINE TRE MILIONI DI EURO AI CORRENTISTI ITALIANI… IL CASO DI CARIPRATO E DELLA POPOLARE DI VICENZA: PASSWORD RUBATE E SOLDI SOTRATTI VIA WEB.….E LE BANCHE NON NE RISPONDONO
Lo scorso anno le truffe via internet ai danni dei correntisti italiani hanno fruttato ai cyber-
truffatori la bellezza di tre milioni di euro: è quanto emerge da un’inchiesta del settimanale “Economy” in edicola .
L’articolo tratta in particolare di alcuni clienti di Cariprato, banca che fa parte del gruppo Banca Popolare di Vicenza, rimasti vittime delle “rapine on line”.
In pratica i truffatori si sono impossessati delle password di accesso alle sezioni internet degli stessi conti correnti, attraverso programmi pirata inviati via mail.
Spesso la manovra parte da computer che si trovano in Spagna e nei Paesi del’Est: inserita la password e entrati nel conto del cliente, spostano il denaro attraverso bonifici su altri conti correnti, intestati a persone “di fiducia” che poi le girano su conti esteri non rintracciabili, attraverso money transfer o vaglia postali.
Anche se questi intermediari vengono identificati sono difficilmente attaccabili dal punto di vista legale.
Sarebbero un centinaio i clienti di Cariprato vittime del raggiro, tutti episodi avvenuti tra dicembre 2008 e gennaio 2009, per cifre comprese tra i 5.000 e i 9.000 euro.
Le vittime si sono ora ritrovate su Facebook, la famosa comunità virtuale, intenzionati a unirsi e ad ingaggiare una battaglia legale, magari raccogliendo altre adesioni. Continua »
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Ottobre 25th, 2009 Riccardo Fucile
IL GRUPPO DI CAPRIOTTI COSTRETTO AD ABBANDONARE IL PROGETTO DI APERTURA DI UN PUNTO VENDITA A GENOVA….LA GIUNTA DI SINISTRA NON CONCEDE LA VARIANTE, LA ESSELUNGA COMMENTA: “UNA GESTIONE CHE LASCIA PERPLESSI”….A SPEZIA IL SUO ARRIVO AVEVA DETERMINATO UN CALO DEI PREZZI DEL 17%
A Genova, terra di quasi monopolio delle Coop, il marchio Esselunga dà evidentemente fastidio.
Molti anni fa, la società guidata da Ernesto Capriotti, aveva provato a insediarsi nella delegazione di Rivarolo, ma il suo progetto fu respinto.
Ora aveva avanzato richiesta per aprire un punto vendita in zona centrale, in via Piave, ma anche questa volta la sua iniziativa si è scontrata con la pianificazione commerciale, con le istituzioni e con la politica.
In una città che ha visto sorgere centri commerciali Coop come funghi, Esselunga non riesce ad aprirne uno.
Secondo la Regione, la politica non c’entra: per concedere quell’area a Esselunga servirebbe una variante del piano regionale del commercio, variante che la Regione non intende concedere.
E a chi accusa la giunta di sinistra di aver fatto una scelta politica, la Regione replica sostenendo che “non è affatto chiusa alla grande distribuzione, anzi si prevedeno nuove aperture, Esselunga ha chiesto un’area che non può essere concessa”.
Scommettiamo che le nuove aperture saranno delle Coop e dei suoi satelliti? Ad ogni buon conto Esselunga replica: “non ci siamo fissati su quell’area, semplicemente la ritevamo adeguata perchè non richiede interventi, è già dotata di parcheggi e di una viabilità adeguata: è un’area infrastrutturata per questo tipo di punto vendite”. Continua »
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Ottobre 24th, 2009 Riccardo Fucile
SCOPPIA IN VENETO LA PROTESTA NEL PDL PER L’INTERESSE DEL PREMIER A REGALARE IL VENETO A BOSSI….NASCE IL SITO “GALAN PRESIDENTE” CHE IN POCHE ORE RACCOGLIE 400 ADESIONI DI POLITICI E AMMINISTRATORI LOCALI…. LE LEGA FA GIOCHI ROMANI, I VENETI VOGLIONO DECIDERE DA SOLI
Comunque vada a finire, la decisione di Silvio Berlusconi di regalare la candidatura di presidente del Veneto a un uomo della Lega, in occasione delle prossime elezioni regionali, determinerà una profonda spaccatura nel Pdl.
Mentre Fini ha chiesto una ulteriore riflessione, evidenziando che si rischia di spaccare il partito nel caso che Galan decidesse di correre da solo, Bossi continua a dare il Veneto come acquisito e Cota diventa quasi umoristico quando sostiene che “Bossi non sbaglia mai” ( forse non si ricorda quando la Lega scese al 4% di consensi).
Che Berlusconi abbia bisogno di un alleato fedele in Parlamento, a causa delle sue note vicende giudiziarie, è cosa risaputa.
Ma si scontra contro il malessere sempre più diffuso della base e della dirigenza veneta del Pdl che non sopporta imposizioni romane.
Anche alla luce di due elementi. In primo luogo il Pdl alle ultime europee si è confermato il primo partito in Veneto, nonostante Bossi avesse annunciato il famoso “sorpasso” che non c’è stato.
Quindi non si capisce perchè si dovrebbe cambiare governatore, visto che i veneti paiono soddisfatti di quello uscente.
In secondo luogo Galan non intende cedere ai giochi romani e non accetta un posto da ministro come compensazione al suo sacrificio, quindi diventa poco ricattabile.
Non solo, forte dell’adesione di centinaia di amministratori locali e di una eventuale disponibilità di Casini a una lista autonoma e senza simboli nazionali, rilancia la possibilità di presentarsi lo stesso, in alternativa all’intesa nazionale Pdl-Lega. Continua »
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Ottobre 24th, 2009 Riccardo Fucile
LO REPUTANO UN INTERLOCUTORE PIU’ AFFIDABILE DI FRANCESCHINI E PIU’ DISPONIBILE AL DIALOGO SULLE RIFORME…E’ ANCHE RITENUTO PERO’ PIU’ PERICOLOSO DAL PUNTO DI VISTA ELETTORALE… UNA OPPOSIZIONE IN SALUTE FA BENE AL GOVERNO
Nessuno lo dice apertamente, ma è qualcosa di più di una voce di corridoio:
nella coalizione di centrodestra si guarda con attenzione alle primarie del Pd di domenica prossima e si fa un tifo discreto, ma convinto, per Pierluigi Bersani.
Silvio Berlusconi lo reputa infatti più affidabile di Dario Franceschini con il quale non ha mai avuto feeling.
Mentre con Dario il premier non si siederebbe mai a un tavolo per dialogare sulle riforme, Bersani viene considerato un interlocutore con cui si può discutere.
A pensarla così sono anche i leghisti, in via Bellerio Bersani viene considerata una persona seria, con una certa sensibilità verso i problemi del Nord e ciò è ritenuto sufficiente.
Nel Pdl emergono in verità due anime: da un lato c’è chi fa un calcolo meramente utilitaristico e preferisce che vinca Franceschini, ritenendo, a torto o a ragione, che la sua affermazione permetterebbe al Pdl di governare a lungo, dall’altra chi invece guarda lontano e spera che si possa, con Bersani, ristabilire un rapporto tra maggioranza e opposizione.
Ci sono infine i “berluscones” duri e puri che escludono qualsiasi dialogo col Pd, a prescindere da chi venga eletto segretario.
In verità chi tifa Bersani spera che il Pd rompa l’alleanza con Di Pietro, considerato il nemico principale del premier, in secondo luogo che il Pd abbandoni per sempre l’anti-berlusconismo come ideologia dominante. Bersani viene visto come uno non pregiudizialmente anti-berlusconiano, mentre Franceschini uno che usa i toni di Di Pietro. Continua »
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Ottobre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
“UCCIDIAMO BERLUSCONI” NON VIENE OSCURATO COME RICHIESTO DA MARONI, CAMBIA SOLO IL NOME….IL CONTENUTO RIMANE LO STESSO, COSI’ COME I MESSAGGI E LE FOTO….E GLI ISCRITTI SALGONO A 26.000…BEL RISULTATO
Chiudere immediatamente il sito con le minacce al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e denunciare tutti quelli che sono intervenuti perchè “se passa il concetto che uno può scrivere impunemente queste cose, c’è il rischio poi che a qualcuno venga in mente di metterle in atto”.
E’ il ministro Maroni (quello che non aveva preso posizione contro la pagina su Facebook “Immigrati clandestini: torturiamoli”) che ieri aveva assicurato che le pagine “sarebbero state rimosse”.
“Abbiamo dato disposizione perchè il sito contenente minacce al premier venga subito chiuso” tuonava il ministro degli Interni dai Tg, pensando che gli States fossero come la Somalia o l’Eritrea, i cui profughi basta respingerli senza chiedere loro se vogliono fare richiesta di asilo politico o meno.
Ma stavolta il respinto è stato Maroni che è andato a sbattere contro Palo Alto, sede registrata in California del social network Facebook.
Sito oscurato? Affatto, la pagina rimane, ha solo cambiato nome.
L’azienda americana non è quindi intervenuta, rimuovendo il gruppo: semplicemente da “uccidiamo Berlusconi” ora il nome del gruppo è mutato in “Berlusconi, ora che abbiamo la tua attenzione…rispondi alle nostre domande” . Tutto il resto è rimasto invariato, rimangono gli stessi messaggi degli utenti, le stesse foto.
Solo il numero degli iscritti è raddoppiato, raggiungendo i 26.000.
Insomma un buco nell’acqua, uno dei tanti rimediati da Maroni.
Si faceva meglio a prenderla in ridere, a questo punto, piuttosto che annunciare che tutti gli iscritti sarebbero stati denunciati, quando già i primi contatti con Facebook non erano certo stati dei migliori. Continua »
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Ottobre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
NON CI SONO MAI DISPONIBILITA’ PER INTERVENTI SOCIALI, SI TAGLIA SOLO, MA OGNI ANNO SPARISCONO 50 MILIARDI DALLE CASSE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI…. LA SANITA’, UNICO SETTORE FEDERALISTA, E’ UN’ORGIA DI SPRECHI E MAZZETTE….E LA MALAVITA FA AFFARI
Capita spesso, in questi commenti, di imbatterci in tante necessità che
andrebbero affrontate nell’interesse degli italiani: dalla scuola ai problemi del lavoro, dagli ammortizzatori sociali all’accesso al credito, dalle pensioni sociali all’assistenza sanitaria.
Critichiamo spesso i tagli, il fatto che il governo non scuce mai un euro se non sottraendolo ad altri settori, e qualche lettore si chiede giustamente dove si potrebbero trovare risorse per far fronte all’emergenza della crisi.
Dato che non ci piace passare per “criticoni” per partito preso, facciamo un semplice ragionamento: il provvedimento dello scudo fiscale che praticamente permette di far rientrare capitali sottratti al fisco, pagando appena il 5% della cifra nel più completo anonimato e fatto passare per una misura che permetterà all’Italia di ripartire, sapete quanto renderà nella più rosea delle previsioni? Non più di 3 o 4 miliardi di euro.
Quello che il governo ha speso per salvare Alitalia, o se preferite un terzo di quanto ci costerà la ricostruzione in Abruzzo.
Sapete invece quanti miliardi ogni anno, secondo la denuncia della Corte dei Conti, vengono sottratti alle casse della Pubblica Amministrazione dalla corruzione dilagante? La bellezza di 50-60 miliardi.
Ovvero si tratta di soldi dello Stato, di cui lo Stato non sa garantire un corretto uso, che finiscono in mazzette e corruzioni, concussioni e abusi d’ufficio, appalti taroccati e interessi privati.
Magari gestiti localmente da quegli stessi dirigenti che negli Enti locali, secondo Brunetta, dovranno stabilire qual’è il dipendente da premiare e quale no.
I dati si trovano nella relazione del procuratore generale presso la Corte dei Conti, depositata il 25 giugno scorso, nel capitolo riguardante il “Giudizio sul rendiconto generale dello Stato”. Continua »
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Ottobre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
BERLUSCONI E VELTRONI LO AVEVANO MESSO NEL LORO PROGRAMMA ELETTORALE…ORA STOP ALLA CAMERA, SE NE SONO DIMENTICATI TUTTI… LA LEGA LE VUOLE PER GARANTIRSI LE POLTRONE E FA SPERPERARE 10 MILIARDI
Dopo che diversi studi qualificati avevano evidenziato che l’ente intermedio, ovvero la Provincia, costa allo Stato italiano una barca di miliardi e che la sua abolizione, ovviamente attraverso una suddivisione dei compiti attraverso altri istituti, avrebbe comportato un risparmio della spesa pubblica, una volta che la riforma fosse a regime, di circa 10 miliardi di euro, il quotidiano LIbero, prima delle scorse elezioni, quando era ancora Vittorio Feltri a dirigerlo, aveva lanciato una campagna per l’abolizione delle Province sottoscritta da decine di migliaia di lettori.
Per uniformarsi alla volontà popolare, molti politici di vari schieramenti, dal Pdl al Pd, dall’Udc a all’Idv, avevano dato la loro adesione: l’afflato popolare bipartisan di eliminare “il carrozzone delle Province italiane”, portò molti partiti a inserire tale iniziativa persino nei rispettivi programmi elettorali.
Ricordiamo a tal fine alcune loro dichiarazioni: Berlusconi nel dicembre 2008 conferma ancora che “l’abolizione delle Province è parte del mio programma”, Veltroni nel marzo 2008 ribadiva che “la riduzione della spesa pubblica significa anche abolizione delle province”, Brunetta nel’aprile 2009 promette che “tra un po’ le Province non saranno più quelle che sono state fino ad oggi”, Franceschini nel maggio del 2009 accusava che “l’abolizione delle province è solo uno spot elettorale cui ricorre la maggioranza”. Continua »
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Ottobre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
GALAN NON MOLLA IL VENETO E SI PREPARA ALLA CORSA SOLITARIA….FINI CHIEDE “CANDIDATURE TRASPARENTI” E BOCCIA COSENTINO IN CAMPANIA….I CESPUGLI MINACCIANO: “SE FORZA ITALIA E AN SI PRENDONO TUTTI I POSTI, ALLORA IL PDL E’ STATA UNA FINZIONE”….E BERLUSCONI DA’ RAGIONE A TUTTI
Come nella migliore tradizione della Prima Repubblica, nel Pdl sono tornate
cordate, cene e pranzi carbonari.
L’origine di questa improvvisa necessità di socializzare va cercata nelle candidature per le prossime elezioni regionali.
Quando ormai i giochi sembravano fatti, tutto o quasi pare da rifare: anche le candidature che sembravano più consolidate registrano un passo indietro. Forse un passo troppo lungo lo aveva fatto Berlusconi, promettendo a Bossi il Veneto, per assicurarsi fedeltà sul tema giustizia, a lui tanto caro, e garantendo la Campania al fedelissimo, ma chiacchierato Nicola Cosentino. E’ bastato che Fini esprimesse “serie perplessità ” sul sottosegretario campano per i suoi presunti rapporti con il clan dei casalesi, perchè i vertici del Pdl capissero che la sorte di Cosentino era segnata.
Del resto, poco prima, il finiano Fabio Granata, vicepresidente dell’Antimafia, aveva lanciato un avvertimento inequivocabile: “Pdl e Pd scelgano candidati al di sopra di ogni sospetto”.
Non proprio il profilo del candidato preferito dal premier in Campania, insomma, quello che per Berlusconi sarebbe il candidato ideale, in quanto “ha il vantaggio di essere ricco di famiglia, è uno che si paga la campagna elettorale da solo”. Continua »
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