Ottobre 25th, 2016 Riccardo Fucile
MENTRE IL PREFETTO DI FERRARA HA UNA CONCEZIONE ORIGINALE DELLA LEGALITA’: “NON POTEVAMO CERTO MANGANELLARE LE PERSONE”… ALLORA QUANDO TI CHIAMANO PER UNA RAPINA NON MANDARE LE VOLANTI…VIA LIBERA AI DELINQUENTI, COSI’ ORA OGNUNO SA COME REGOLARSI E PROVVEDERA’ DA SOLO A FAR RISPETTARE LA LEGGE DALLA FECCIA RAZZISTA
A Gorino, frazione di Goro in provincia di Ferrara, è andata in onda una delle azioni più miserabili della storia del nostro Paese: poche decine di abitanti hanno bloccato la strada d’ingresso al paesino per impedire l’arrivo di 20 profughi (8 bambini e 12 donne, tra cui una incinta), commettendo una serie di reati per i quali nessuno è stato ancora denunciato, nonostante le prove fotografiche e i video.
Così come è ancora a piede libero chi compie apologia di reato come il segretario della Lega Nord di Ferrara che definisce “cittadini di Gorino i nuovi eroi della Resistenza”
Il prefetto Mario Morcone, intervenuto ai microfoni del Gr1 Rai, non ha risparmiato critiche agli abitanti di Gorino: “E’un amaro ricordo che quei cittadini si porteranno appresso a lungo” ha detto, sottolineando che “gli italiani che rifiutano l’aiuto doveroso a donne e bambini sono ottusi, mi vergogno di averli come connazionali”. Presa di posizione durissima, accompagnata da una provocazione altrettanto forte: “Se non vogliono vivere nello stesso posto dove diamo accoglienza ai profughi — ha aggiunto — andassero a vivere in Ungheria. Noi — ha concluso — staremo meglio senza di loro”.
Il ministro dell’Interno ha parlato di un episodio “che non fa onore al nostro Paese”, aggiungendo: “Quella non è l’Italia”.
Chiacchiere del giorno dopo.
Invece che a Gorino, le 11 profughe sono state sistemate a Comacchio (4), Fiscaglia (4) e Ferrara. La decisione è arrivata dopo una mediazione tra forze dell’ordine e manifestanti e, soprattutto, a seguito dell’intervento del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e dei colleghi del territorio.
“Ha prevalso la tranquillità dell’ordine pubblico — ha spiegato il prefetto della città Michele Tortora — Non potevamo certo manganellare le persone”.
Una tesi ridicola di un prefetto che dovrebbe essere destituito immediatamente se non è in grado di garantire il rispetto della legalità .
Basterebbe ricordare, a fronte di blocchi stradali, quante volte alle forze dell’ordine è stato dato l’ordine di caricare per sciogliere l’assembramento.
Ma per il prefetto di Ferrara la legalità è altra cosa, lo Stato non esiste, le sue leggi non vanno applicate. Basta saperlo, in caso di rapina non chiamate la polizia, “non vorrete che arrestino chi commette un reato”?
Fa testo un filmato in cui è mostrato l’incontro tra il maresciallo dei Carabinieri di Ferrara e la teppaglia.
Quando viene annunciata la presenza di una donna incinta, la risposta dei contestatori è: “Non mi frega un cazzo! Se li porti a casa il prefetto le donne incinte”.
Bene, da domani ognuno provvederà da solo a garantire la legalità contro la fogna razzista.
(da agenzie)
argomento: Razzismo | Commenta »
Ottobre 25th, 2016 Riccardo Fucile
MENTRE A DORO SI MANIFESTA LA FOGNA, A NAPOLI E’ GARA DI SOLIDARIETA’ PER ACCOGLIERE 465 PROFUGHI, TRA CUI 100 MINORI
“Welcome refugees!”. Striscioni bianchi lungo le strade di Napoli: “Welcome refugees. Napoli is your home”.
Mentre a Doro pochi facinorosi fanno le barricate contro i rifugiati e lo Stato se la fa sotto, nel capoluogo campano i cittadini mettono in moto una grande catena di solidarietà per accogliere i 465 migranti arrivati domenica mattina a bordo della moto vedetta “Gregoretti” della Guardia Costiera.
Tanti gli aiuti materiali (cibo, indumenti, giocattoli), tanta la solidarietà , ma forte e sincera anche l’accoglienza con gli striscioni che tappezzano la città : un ciao disseminato tra le strade del centro, un saluto per fare sentire a casa i profughi arrivati dal mare, spaventati e infreddoliti, perchè anche le parole e i piccoli gesti contano.
I migranti arrivati a Napoli sono soprattutto ragazze e ragazzi fra i 15 e i 17 anni (sono un centinaio i minori non accompagnati).
Il Comune ne ospita una cinquantina per alcuni giorni presso il centro Polifunzionale San Francesco a Marechiaro, mentre un altro gruppo è stato ospitato in comunità convenzionate tra Napoli e l’area metropolitana grazie alla Rete di solidarietà e di accoglienza creata da Palazzo San Giacomo.
Un altro piccolo gruppo è stato trasferito a Salerno.
Al centro accoglienza di Marechiaro in poche ore i volontari sono stati sommersi di aiuti di ogni sorta da parte di centinaia di napoletani.
La catena di solidarietà è partita sui social con gli hashtag #noborders #restiamoumani #welcomerefugees
(da agenzie)
argomento: Napoli | Commenta »
Ottobre 25th, 2016 Riccardo Fucile
A GORO LE FORZE DELL’ORDINE CEDONO AI FACINOROSI, SOLO A VENTIMIGLIA SI POSSONO MANGANELLARE CHI EFFETTUA BLOCCHI STRADALI
“Mi vergogno molto di quello che è successo a Ferrara, credo si debbano vergognare quelle persone che hanno impedito la sistemazione di donne e bambini” è il commento stamane del prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento immigrazione del ministero degli interni.
“E’un amaro ricordo che quei cittadini si porteranno appresso a lungo” ha concluso Morcone.
Ma non è sufficiente di fronte all’ignobile cedimento dello Stato di fronte a qualche decina di facinorosi che ieri sera a Goro hanno impedito, con barricare e blocchi stradali, che venisse applicata una decisione del Prefetto.
Il questore di Ferrara deve essere rimosso per non aver impedito una serie di reati, dalla manifestazione non autorizzata al blocco stradale, dall’interruzione di pubblico servizio a radunata sediziosa, contestando anche l’aggravante razziale.
Attendiamo di conoscere inoltre se sono state identificati e denunciati all’autorità giudiziaria gli autori dei reati, per quale motivo non sia stato intimato lo scioglimento dell’illecito blocco stradale, perchè non si è intervenuti con cariche di polizia e relativi arresti in flagranza di reato.
Di fronte all’illegalità non intervenire ha una semplice conseguenza: il Questore dovrà rispondere di omissione di atti d’ufficio.
Questo dice la legge italiana, in vigore anche a Goro.
E quacuno ora ne deve rispondere.
argomento: denuncia | Commenta »