Destra di Popolo.net

VOLETE SAPERE DOVE HA FATTO IL PIENO DI VOTI ROBERTO LAGALLA, NEO SINDACO DI PALERMO? NEI QUARTIERI A “RISCHIO” E DOVE LA MAFIA HA UN PESO SPECIFICO: HA SUPERATO IL 60% A BRANCACCIO, ALLO ZEN HA OTTENUTO IL 54.4% E ALL’UDITORE IL 45.1%

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

HANNO PRESO VOTI PURE I DUE CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE, ARRESTATI PER AVER INCONTRATO DUE BOSS: IN 61 HANNO VOTATO PER PIETRO POLIZZI. 171 SONO STATE LE PREFERENZE PER FRANCESCO LOMBARDO

Nei quartieri a rischio il centrodestra del nuovo sindaco di Palermo Roberto Lagalla sfonda. Lo fa a Brancaccio, dove venerdì è stato arrestato un boss in contatto con un aspirante consigliere di Fratelli d’Italia e dove il partito di Giorgia Meloni registra un exploit.
Lo fa all’Uditore, dove abitava il capomafia che si era rivolto al candidato di Forza Italia arrestato un paio di giorni prima.
Lo fa in un quartiere al limite come lo Zen. E in una campagna che secondo Lagalla è stata segnata da «un uso strumentale della questione morale» persino i politici finiti in cella nella settimana delle elezioni ricevono voti: 61 preferenze per il forzista Pietro Polizzi, che pure aveva detto di voler rinunciare alla corsa dopo essere finito in cella, addirittura 171 per il meloniano Francesco Lombardo, arrestato proprio mentre iniziavano i comizi di conclusione della campagna elettorale.
Nessuno dei due, ovviamente, ha ottenuto uno scranno in Consiglio comunale. Eppure c’è chi ha ritenuto comunque di doverli votare: tanto più che la candidata collegata a Lombardo per la doppia preferenza di genere, Teresa Leto (che non è coinvolta in alcun modo nell’inchiesta) ha persino sfiorato la conquista di un seggio in Consiglio comunale, arrivando prima dei non eletti in Fratelli d’Italia.
Curiosa sorte: nella lista civica della sinistra, che non ha superato la soglia di sbarramento, il giudice che firmò il rinvio a giudizio di Marcello Dell’Utri, Gioacchino Scaduto, si è fermato a una manciata di preferenze, appena 300.
Risultati che riflettono l’exploit nei quartieri a rischio. A Brancaccio Lagalla supera il 60 per cento: il primo partito, qui, è FdI, che sfiora il 15 per cento, mentre la Dc di Totò Cuffaro si attesta oltre il 6.
Allo Zen va appena peggio: il nuovo sindaco ottiene il 54,5 per cento, mentre Forza Italia supera il 16 e la lista di Cuffaro (che ha ottenuto l’elezione di tre consiglieri comunali) sfiora il 6 per cento.
All’Uditore il risultato del candidato sindaco è più contenuto, 45,1, ma ci sono alcune sezioni con dati singolari: il boss al quale si era rivolto il forzista Polizzi era il fratello del padrone di casa di Totò Riina, e nella scuola che si trova a pochi metri dalla villa in cui fu catturato il capo dei capi ci sono seggi in cui la lista berlusconiana supera il 20 per cento. L’ombra dei clan, del resto, ha caratterizzato tutta la campagna.
I kingmaker della candidatura di Lagalla sono stati – nonostante le condanne per mafia – Cuffaro e Dell’Utri, che non hanno mancato neanche ieri di esultare per l’elezione di Lagalla: «Avevo semplicemente espresso un mio parere dicendo che l’ex rettore era il candidato più indicato – dice l’ex senatore forzista dopo l’elezione – Era il parere di un semplice cittadino. Invece, sono stato massacrato. Ma quale “ombra di Dell’Utri”? Semmai l’ombra di Dell’Utri ha illuminato le menti offuscate».
Cuffaro, invece, si proietta già sulle Regionali siciliane, in programma in autunno: «Quando ci siederemo a un tavolo per ragionare insieme – osserva – faremo anche noi la nostra proposta: noi lavoreremo perché possa esserci un candidato donna. In ogni caso, al di là dei nomi, dovrà essere una candidatura condivisa da tutti e se a unire fosse il nome di Nello Musumeci non disdegneremo di stare con lui».
«Lagalla – ha annotato però subito dopo l’ufficializzazione dei risultati il vicesegretario del Partito democratico, Peppe Provenzano – ha il dovere di dire parole chiare e di prendere le distanze dai personaggi impresentabili. Se la sedia restasse vuota alla commemorazione di via D’Amelio non sarebbe mai davvero sindaco di Palermo ». Il riferimento alla sedia vuota non è casuale: il 23 maggio il nuovo sindaco ha disertato il trentennale della strage di Capaci e il 19 luglio è atteso all’anniversario di quella in cui nel 1992 morirono Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. «Quel giorno – ha detto a caldo – parteciperò al memoriale ».
(da La Repubblica)

argomento: Politica | Commenta »

IL BOOM DI CALENDA È UNA BALLA, VALE LO 0,4%: IL “CHURCHILL DEI PARIOLI” HA PRESENTATO UNA PROPRIA LISTA SOLTANTO IN 24 COMUNI SU QUASI 1000 AL VOTO

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

DALLE ELABORAZIONI DI YOUTREND, SE SI CALCOLANO I VOTI DI LISTA SU BASE NAZIONALE TRA I COMUNI CON PIÙ DI 15 MILA ABITANTI, IL PARTITO DI CALENDA VALE LO 0,4%

Sostiene Carlo Calenda: “Esiste un’area riformista che porta la gente a votare e vale dal 10 fino al 25 per cento”. Secondo il senatore del Pd Andrea Marcucci, dopo i risultati di domenica, i dem dovrebbero guardare “ad Azione, Italia Viva e liberali di Forza Italia”.
Peccato che il grande boom elettorale di Azione e Italia Viva esista solo sui giornali e nelle chiacchiere dei leader, capaci di millantare enormi vittorie in giro per l’Italia in evidente contraddizione con i fatti.
Basta mettere in fila i numeri per smontare il teorema del grande partito riformista di cui Letta non può fare a meno.
Già, perché al di là della propaganda, Azione ha presentato una propria lista soltanto in 24 Comuni su quasi 1000 al voto. Italia Viva ha fatto ancora peggio, correndo nella miseria di 9 città.
I successi sbandierati da Renzi e Calenda sono in realtà vittorie di qualcun altro: a Genova, per esempio, Iv esulta per Bucci, ma il suo simbolo non era sulla scheda; così come nessun elettore di Parma ha barrato il simbolo di Azione, nonostante l’ex ministro rivendichi il buon risultato del civico Enrico Costi. Miracoli della mimetica.
Come risulta dalle elaborazioni di Youtrend, se si calcolano i voti di lista su base nazionale tra i Comuni con più di 15 mila abitanti (ed escluse le città di Sicilia e Friuli-Venezia Giulia, i cui risultati non sono caricati sulla piattaforma online del ministero dell’Interno), Azione vale un deprimente 0,4 per cento.
Ancor più irrisoria la percentuale di Iv, inchiodata allo 0,1. Limitando la media ai Comuni dove hanno corso, Azione sale al 4,4 e Iv resta all1,1.
Numeri su cui incide lo scarso numero di liste presentate (oltre allo stralcio di Palermo, dove l’8 per cento preso da Azione alzerebbe un po’ la percentuale nazionale), ma che appunto rendono bene l’idea di come sia azzardato dare per certo che esista un’area centrista da doppia cifra
La situazione di Calenda e Renzi non migliora poi molto sfogliando i risultati delle liste nei capoluoghi.
Azione ha corso in 9 dei centri più importanti: Verona, Palermo, Piacenza, Gorizia, L’Aquila, Alessandria, Asti, Frosinone e Monza.
Detto del buon 8,1 per cento ottenuto in Sicilia, solo ad Alessandria (5,67 per cento) il dato è in linea coi sondaggi nazionali.
Tolta la sufficiente performance a L’Aquila (4,8 per cento), il resto è una Caporetto: 1,05 per cento a Verona; 1,2 ad Asti; 2,8 a Gorizia; 1,5 a Piacenza; 1,58 a Frosinone; 2,16 a Monza.
Sempre meglio di Renzi, certo, presente soltanto in tre capoluoghi, ovvero Monza, Parma e Barletta. Con risultati molto rivedibili: sotto al 2 per cento in Brianza (1,67) e in Puglia (1,59), percentuale da prefisso telefonico (0,96 per cento) nella città che pure ha visto il candidato di centrosinistra Michele Guerra, sostenuto da Renzi, andare ben oltre il 40 per cento
Tutto ciò non solo fa a pugni con il notevole sforzo mediatico da parte dei leader, ma dovrebbe allarmare ancor di più i riformisti se si pensa che in più di un Comune le percentuali di cui sopra sono state ottenute apparentandosi con Più Europa (nel caso di Calenda) o altri cespugli (tipo Partito socialista e Centro democratico nel caso di Italia Viva). Eppure “c’è un terzo polo che avanza con concretezza”, annuncia euforica dall’Udc Paola Binetti. Tradendo un commovente ottimismo sia per il concetto di “avanzata” sia per quello di “concretezza”.
(da Il Fatto Quotidiano)

argomento: Politica | Commenta »

LA LEGA SCOMPARE A PADOVA, I DUE CONSIGLIERI ELETTI SONO DUE LIBERALI

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

DAI MILITANTI DEL PARTITO SONO CONSIDERATI DUE ESTRANEI: “NON SONO VERI LEGHISTI”

«Sono riusciti a cancellare la Lega da Padova». E’ questo il messaggio che sta girando tra i delusi del Carroccio dopo il risultato delle elezioni, riferito ai dirigenti del partito in città, che non solo ha visto il candidato di centrodestra Francesco Peghin sotto del 24,9% (circa 20 mila voti in meno) rispetto al sindaco Sergio Giordani, ma ha visto la Lega al 7,3%, quindi sotto a Fratelli d’Italia e la lista civica di Peghin.
Questo risultato, porterà dentro il consiglio comunale solamente due leghisti, che sono Eleonora Mosco e Ubaldo Lonardi. Due leghisti “sui generis” però.
La prima, ex vicesindaco all’epoca della giunta Bitonci, arriva da Forza Italia, e del partito di Berlusconi ha conservato stile e idee liberali.
Il secondo è stato candidato nella Lega, ma ha sempre evidenziato di non essere un tesserato ma solo simpatizzante, tanto da far parte di quei civici che sono stati inseriti per rendere la lista più attraente («Non basta avere una tessera per definirsi leghisti» ha evidenziato il sindaco di Noventa, Marcello Bano).
Sono rimasti fuori invece i leghisti della prima ora, a partire da Alain Luciani, Vanda Pellizzari, Vera Sodero, Marco Polato e Federica Pietrogrande. Sostanzialmente della vera Lega non c’è più traccia.
E leggendo i numeri si capisce quanto abbia portato poco alla causa di Francesco Peghin, nonostante in città sia arrivato Matteo Salvini. E in qualche modo discolpa anche lo stesso Peghin, che a questo punto può dire che il suo l’ha fatto, mentre i partiti no. Si avvicina quindi il momento della resa dei conti dentro la Lega.
Probabilmente si aspetterà il risultato di Verona per procedere, anche se chi aveva già contestato le scelte e le modalità a febbraio, già il giorno dello spoglio si era fatto sentire. «E’ stata sbagliata la scelta del candidato. Ad un civico bisognava opporre un uomo di partito. Invece si è preferito non ascoltare la base e questi sono i risultati. Esiti tragici, la Lega non è più in grado di parlare al popolo» hanno già detto Roberto Marcato, Fabrizio Boron e Marcello Bano. Inutile nascondere l’imputato, che è Massimo Bitonci.
Lui ha scelto Francesco Peghin e lui non ha ascoltato le lamentele che dal basso sono arrivate sempre più in alto dentro il partito. Sentiva di avere un conto in sospeso con Padova dopo essere stato sfiduciato e dopo la sconfitta del 2017 contro Giordani, ed ha provato a prendersi una rivincita quasi personale.
«Sono stato l’unico sindaco leghista a Padova e ho perso nel 2017 solo per pochissimi voti. C’è chi parla solo quando si vince, e chi come me mette la faccia anche quando si perde» le parole di Bitonci la sera della sconfitta.
Ora però qualche risposta in più però dovrà darla ai suoi, che da mesi chiedono un congresso per confrontarsi occhi negli occhi. Ma se prima c’era la possibilità che le scelte pagassero, oggi hanno parlato i cittadini. Sotto di lui c’è Alberto Stefani, che in realtà avrebbe un grado superiore a livello regionale, ma ha subito le scelte senza opporsi.
(da Padova Oggi)

argomento: Politica | Commenta »

TOSI TRADISCE I SUOI ELETTORI E SI OFFRE A SBOARINA PER UN “APPARENTAMENTO UFFICIALE”

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

LEGGESI 4-5 POSTI IN PIU’ IN GIUNTA PER TOSI E 4-5 IN MENO PER LEGA E FDI… MA I SUOI ELETTORI NON E’ DETTO CHE SI VENDERANNO

C’è un piano del centrodestra per riconquistare Verona, dopo il primo turno che ha portato Damiano Tommasi al 39,77 per cento (42.971 voti), lasciando il sindaco uscente Federico Sboarina al 32,71 per cento (35.337 voti).
È un percorso piuttosto semplice: ricompattarsi, alla faccia delle sonore sventole che Fratelli d’Italia e Lega si sono scambiati con Flavio Tosi, l’ex primo cittadino che ha avuto l’appoggio di Forza Italia e di Italia Viva di Matteo Renzi. Tosi ha raccolto il 23,87 per cento dei consensi e ha ora una dote (teorica) di 25.791 voti da spendere sul tavolo della trattativa in vista del secondo turno.
Il percorso prevede tre fasi. La prima: fare un passo indietro rispetto alle ruggini (anche personali) che dividono Sboarina e Tosi. Anche se la scena è quella di Verona, la favola di Giulietta e Romeo va bene per i turisti che vengono a farsi fotografare giurandosi amore eterno, non per i politici di professione che preferiscono i matrimoni d’interesse.
Sboarina senza Tosi sa di non poter essere rieletto, Tosi senza Sboarina sa di essere condannato all’oblio, come amministratore.
Il secondo passo è quello di riconoscere il primo turno delle votazioni come una specie di primarie del centrodestra. Tosi aveva cercato di affermarlo in campagna elettorale, ma da Sboarina non erano venute risposte, mentre adesso è lo stesso sindaco uscente che parla di un elettorato da ricomporre dopo il primo turno. “L’obiettivo è quello di battere la sinistra”, ha detto.
Il tormentone dei prossimi quindici giorni sarà questo: affermare che lo scontro è tra centrodestra e “sinistra” (non centrosinistra), tra chi ha esperienza di amministrazione e chi ha soltanto l’esperienza dell’associazione nazionale calciatori.
Il terzo passo è quello di raggiungere un accordo entro una settimana, in vista del 26 giugno. Per ora Sboarina non ha dato una risposta: nella sua prima dichiarazione dopo il primo turno ha preferito chiamare “a raccolta tutto l’elettorato di centrodestra, la Verona che produce ricchezza e lavoro: è una sfida che riguarda tutti. Tommasi è una brava persona ma è pericoloso perché è il prestanome dell’armamentario ideologico della sinistra”, accusando il candidato del centrosinistra di voler far diventare Verona una “capitale transgender” (non chiarisce peraltro cosa intende).
Flavio Tosi rivela la sua posizione, maturata con il pallottoliere alla mano e tenendo conto della legge elettorale. Lunedì 13 giugno era stato un po’ generico, rimandando a successive decisioni della coalizione le scelte per il secondo turno. Adesso, invece, indica la strada.
“Assieme a Forza Italia, sono disponibile a un apparentamento, ma che dovrà essere ufficiale con Sboarina”.
Una comunicazione che non lascia equivoci. E come la mette con le critiche feroci che vi siete scambiati finora? “In campagna elettorale ci sta…. ma dopo il primo turno si può prendere atto che c’è una convergenza sui programmi e che il primo turno è stato una specie di consultazione primaria del centrodestra. Le norme consentono di entrare legalmente in maggioranza e partecipare alla suddivisione dei seggi”.
Ecco cosa dice la legge elettorale: “I candidati ammessi al ballottaggio hanno facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui é stato effettuato il collegamento nel primo turno”.
Tosi ha già fatto i conti: “Se non ci fosse un accordo per il secondo turno, noi avremmo già 4 o 5 seggi nel consiglio comunale composto da 36 persone. La coalizione che vince prenderebbe 22 consiglieri. In caso di apparentamento Sboarina e le liste che lo hanno appoggiato al primo turno avrebbero 13 seggi, a noi ne andrebbero 9”.
Tosi, quindi, non solo entrerebbe a pieno titolo in maggioranza, ma guadagnerebbe 4-5 consiglieri, che però Sboarina perderebbe.
Per questo è pronto a mettere da parte ogni rancore e a fare i patti con quel sindaco che fino a qualche giorno fa ha definito un incapace, un immobilista e responsabile di aver fatto arretrare la città di Verona perfino rispetto ai tempi in cui a governarla (dal 2007 al 2017) era lui.
Il giudizio dato lunedì sera su Sboarina era stato tranciante: “Dieci anni fa, quando mi sono ripresentato da sindaco uscente, ho vinto al primo turno con il 57 per cento dei voti. Il dato evidente di oggi è che l’amministrazione in carica ha raccolto appena un terzo dei consensi di quel 55 per cento di elettori che è andato a votare: insomma, due terzi dei veronesi sono contro l’amministrazione di Sboarina”.
I due dovranno comunque trovarsi e parlarsi. Anche su questo Tosi sembra avere le idee chiare: “Noi abbiamo un programma ben fatto e dovremo trovare una convergenza almeno su due punti. Il primo è quello della sicurezza, perché la città è tornata indietro di anni. Il secondo è quello dello sviluppo urbanistico, perché Verona deve ripartire”.
Queste sono le condizioni di Tosi, che in qualche modo sembra riproporsi come un alter “sindaco-sceriffo”. L’ipotesi di trovare un accordo con Tommasi? “Mi pare politicamente difficile” è la risposta secca di Tosi.
La strada per trovare un accordo è lastricata anche dalle denunce che dividono Sboarina e Tosi.
Il primo ha querelato il secondo per diffamazione, a causa del like su un post che insinuava interessi privati nella ristrutturazione di una piazza antistante il palazzo dove il sindaco aveva acquistato una casa. Il processo è ancora in corso.
Tosi ha poi lanciato dubbi sull’acquisto di quella casa, che ha portato anche alla presentazione di un esposto in Procura da parte dell’avvocato Michele Croce, ex presidente della municipalizzata Agsm, che in questo primo turno ha appoggiato con la sua lista proprio Tosi.
Poi Tosi ha fatto la guerra a Sboarina per le parcelle (quasi centomila euro) che l’avvocato ha percepito (anche da sindaco) dalla società che gestisce la funivia del Monte Baldo. Attraverso un consigliere provinciale ha fatto ricorso al Tar, ottenendo alcune settimane fa il diritto a consultare le assegnazioni e le motivazioni di quegli incarichi professionali.
Infine, nel 2019 Tosi ha denunciato una strana assegnazione gratuita a una società sportiva della gestione del Centro Sportivo De Stefani, che in precedenza fruttava al Comune un canone di 90 mila euro.
“Le denunce? Quello è un piano a parte” risponde Tosi, l’ex sindaco che – Tommasi permettendo – punta a tornare nel giro dell’amministrazione di Verona.
(da il Fatto Quotidiano)

argomento: Politica | Commenta »

IL SUQ DEL CENTRODESTRA A VERONA PER IMPEDIRE LA VITTORIA DI TOMMASI: TOSI HA PERSO LA FACCIA

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

DOPO ESSERSENE DETTE DI TUTTI I COLORI (COMPRESE VARIE QUERELE) TOSI ENTRA IN FORZA ITALIA PER TRATTARE 4.-5 POSTI IN GIUNTA CON SBOARINA, IN CAMBIO DELL’APPOGGIO AL BALLOTTAGGIO

A Verona la partita per il ballottaggio alle Comunali si accende, dopo l’annuncio dell’ex sindaco Flavio Tosi di aver aderito a Forza Italia. Contro Damiano Tommasi per il centrosinistra si profila così un possibile apparentamento con il candidato di centrodestra Federico Sboarina e le liste civiche e il partito di Silvio Berlusconi che a Verona avevano sostenuto l’ex sindaco finito terzo con il 23,88%.
Un patrimonio di consenso che aspetta solo un segnale da parte del candidato appoggiato da Lega e Fratelli d’Italia: «Quello che manca è solo l’apertura del confronto da parte di Sboarina», ha commentato Tosi. Era stato lui stesso ad anticipare al quotidiano L’Arena di avere un «debito di onore e riconoscenza» nei confronti di Forza Italia, la telefonata di Berlusconi ha fatto poi il resto, come ha raccontato l’ex sindaco veronese.
A consegnarli la tessera forzista c’era Antonio Tajani che già anticipa una possibile trattativa con gli alleati ritrovati di coalizione: «Se si fa un apparentamento e si è determinanti per vincere si devono fare scelte politiche e servono giusti riconoscimenti. Nessun mercato delle poltrone, ma non esiste ipotesi che non ci sia l’accordo: sarebbe un errore inconcepibile. Lo escludo».
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

CONTE RESTA LEADER DEL M5S, IL TRIBUNALE DI NAPOLI RIGETTA IL RICORSO DEGLI OTTO ATTIVISTI

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

AVEVANO CONTESTATO LA VOTAZIONE INTERNA SUL NUOVO STATUTO E LE NOMINE

Per i vertici del M5s arriva una consolazione dal tribunale di Napoli, mentre scoppiano le liti interne dopo il flop elettorale.
Secondo fonti interne al Movimento citate dall’Adnkronos, il Tribunale di Napoli «ha rigettato il ricorso» presentato da alcuni attivisti contro lo statuto grillino e la nomina a presidente di Giuseppe Conte.
Soddisfatto l’avvocato che difendeva il M5s, Francesco Cardarelli, che ha parlato di un’ordinanza «molto ben motivata e articolata, sicuramente tocca tutti i punti nevralgici del ricorso e dà piene ragioni alla tesi del Movimento».
Lo scorso aprile erano stati otto attivisti, sostenuti dall’avvocato Lorenzo Borré, a citare in tribunale i vertici del Movimento, contestando le nuove votazioni interne che avevano portato alle modifiche dello statuto, oltre che a tutte le nomine del M5s, a partire da quella dell’ex premier.
La conferma della decisione di Napoli è arrivata poi dallo stesso Conte, che su Twitter ha esultato: «Il Tribunale di Napoli ha respinto il ricorso in sede cautelare contro lo Statuto e le scelte democratiche dei nostri iscritti sul futuro del M5s. Andiamo avanti, con forza e determinazione per il rilancio del nuovo corso».
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

RISSA NEL M5S, TURCO (VICE DI CONTE): “SENZA DI LUI E’ LA FINE”

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

REPLICA BATTELLI: “PAROLE VERGOGNOSE”

Tornano sulla graticola i vertici del M5s, dopo il risultato deludente delle liste grilline alle comunali di domenica scorsa
«Sia chiaro, senza il presidente Conte i 5 Stelle, di fatto, non esistono». È bastata questa frase del senatore grillino Mario Turco a fare far scoppiare di nuovo la tensione all’interno del M5s, dove i malumori per il disastro elettorale alle ultime Comunali covava già sotto la cenere.
Le dichiarazioni del senatore tarantino, vice di Giuseppe Conte nel MoVimento, all’ultima domanda di un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno sono state viste da diversi parlamentari come la negazione dei principi storici del MoVimento, a cominciare dal mitologico uno vale uno.
La reazione più dura è arrivata dal deputato Sergio Battelli, che sul suo profilo Instagram ha tuonato: «Parole vergognose, ma stiamo scherzando?».
Proprio Turco, assieme all’altra vicepresidente grillina Paola Taverna, responsabile delle Amministrative, è da ore nel mirino degli attacchi interni, visti i risultati deludenti ottenuti dalle liste M5s nei vari Comuni. E non fa eccezione Taranto, dove Turco è riuscito a portare anche l’ex premier Conte, dove il M5s non è andato oltre uno scarno 4%.
Alle critiche si era aggiunto anche l’ex sottosegretario Simone Valente su Repubblica, puntando il dito proprio sui vertici grillini: «Bisogna assumersi le conseguenze delle proprie scelte, chi aveva delle responsabilità deve rispondere al Movimento, agli iscritti e ai gruppi parlamentari».
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

SALVINI VUOLE USCIRE DAL GOVERNO A SETTEMBRE, MA RISCHIA IL COMMISSARIAMENTO NELLA LEGA

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

ALTRA MOSSA SUICIDA. FINISCE CHE A PONTIDA LO DEVE PROTEGGERE LA DIGOS… IL 26 GIUGNO INIZIATIVA DEI DISSIDENTI DI “AUTONOMIA E LIBERTA'”

Se non è un ultimatum, poco ci manca. Il leader della Lega Matteo Salvini attende “risposte” da Mario Draghi. Entro l’estate. Perché «ci sono temi su cui non siamo disposti a transigere», dice in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Altrimenti? «Temo un autunno molto difficile. Torneremo sul pratone di Pontida il 18 settembre. Per quella data vogliamo risposte».
Ecco perché nella location dalla quale storicamente la Lega ha annunciato tutte le sue battaglie il Carroccio potrebbe annunciare l’addio al governo.
Per reagire al risultato delle elezioni comunali, dove la Lega ha raccolto in media il 6,4% nei 26 capoluoghi in cui si è presentata. E per inseguire Giorgia Meloni, che ha tratto giovamento dalla collocazione di Fratelli d’Italia all’opposizione. Anche se, spiega Repubblica, c’è un altro scenario sul tavolo. Ovvero quella di commissariare il leader.
Pontida caput mundi
Andiamo con ordine. Ieri del risultato elettorale del Carroccio hanno parlato il leader e il suo vice Lorenzo Fontana. Indossando i panni del poliziotto buono e di quello cattivo. Il segretario leghista ha detto che continuerà a sostenere il governo, ma ha anche ammesso in pubblico i malumori crescenti nel partito: «Non c’è alcuna tentazione di staccare la spina ma ci aspettiamo discontinuità soprattutto sui temi economici».
Poi il lungo elenco di provvedimenti economici al termine della riunione del consiglio federale: rinnovo dello sconto carburanti, adeguamento di pensioni e stipendi al costo della vita, rottamazione delle cartelle esattoriali, superamento della legge Fornero, e istituzione di un tetto europeo allo spread”. la solita solfa di cazzate.
Fontana è stato più diretto, premettendo di parlare a livello personale. «Se per la Lega sarà più difficile stare al governo questo autunno? Fosse per me, io sono abbastanza stanco …», ha risposto il responsabile esteri del Carroccio. Un Salvini dimezzato
C’è però un altro fronte interno al Carroccio. Ovvero quello dei governisti. Emanuele Lauria spiega oggi che i nomi sono i soliti: Giorgetti, Fedriga, Zaia. Vogliono evitare rotture con il governo Draghi. Reclamano anche una linea politica univoca e coerente. Senza oscillazioni sull’economia o sulla politica estera, come i viaggi a Mosca o i paragoni tra Italia e Grecia sulle intenzioni della Banca Centrale Europea. Perché inseguire Meloni fuori dalla maggioranza sarebbe un errore. A loro lo stesso Salvini ha fatto pervenire attraverso il caposegreteria Andrea Paganella una proposta. Quella di entrare in un comitato politico ristretto all’interno della Lega. Per allargare “la responsabilità” (e quindi la collegialità) delle scelte politiche e per evitare spaccature fino alle elezioni
Una scelta che porterebbe però a dimezzare, a essere buoni, la figura politica di Salvini. Che però, spiega oggi l’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, rischia di fare la fine di Renzi: «Esiste un mugugno critico, mettiamola così. Io vivo la pancia della vecchia Lega: il malcontento, che era forte prima, ora è fortissimo. E moltissimi parlamentari con posizioni di rilievo, che conosco da quando erano ragazzi, riservatamente si sfogano. Per il resto, che dirle? Ci sono delle associazioni che fanno sentire la loro voce in modo sempre più forte. Noi, con “Autonomia e libertà”, facciamo la nostra parte: e il 26 giugno, a Pontida, si terrà un’assemblea. Verranno in tanti, vedrà…».
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

IMPALLINATA LA LEGA IN REGIONE LOMBARDIA: IL PIRELLONE PATROCINERA’ IL PRIDE A MILANO

Giugno 15th, 2022 Riccardo Fucile

PASSA LA MOZIONE DEL M5S GRAZIE A 12 FRANCHI TIRATORI DEL CENTRODESTRA

Una dozzina di franchi tiratori nelle file del centrodestra nel Consiglio regionale della Lombardia ha fatto passare a voto segreto una mozione del Movimento 5 Stelle che impegna il Pirellone a patrocinare il Pride di Milano, previsto per il prossimo 2 luglio.
L’edificio si colorerà con l’iconica bandiera arcobaleno, e la Regione, il Consiglio o un loro delegato sarà presente alla sfilata indossando la fascia istituzionale.
La mozione, primo firmatario Simone Verni, impegna in questo senso il governatore Attilio Fontana “come gesto simbolico e al tempo stesso tangibile di testimonianza di questa istituzione finalizzato a sostenere l’allargamento dello spettro delle tutele e dei diritti di tutti i cittadini lombardi, specialmente di chi, ancora oggi, è vittima di discriminazione e violenza determinata dall’orientamento sessuale”.
Il testo ha ricevuto 39 voti favorevoli e 24 contrari, nonostante fossero presenti in aula soltanto 27 membri del centrosinistra.
Erano 7 anni che il Pirellone negava il suo patrocinio al Pride. “Finalmente un gesto simbolico, ma concreto a sostegno di una Lombardia maggiormente inclusiva”, ha commentato soddisfatto Verni. Dal Pd Paola Bocci osserva: “Ci è voluto il voto segreto per illuminare il Pirellone e riconoscere i diritti di tutti”.
Dura la reazione della Lega, che aveva espressamente chiesto di votare contro: “La partecipazione formale al gay pride del 2 luglio è una inutile ostentazione offende i valori cristiani”.
(da NextQuotidiano)

argomento: Politica | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.561)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (432)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2022
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    27282930  
    « Mag   Lug »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • IL POST MISTERIOSO DI ENRICO MENTANA: “DEVI CAPIRE TU QUANDO E’ IL MOMENTO DI STACCARE”
    • DIETRO LA FUGA DI ARTEM USS C’E’ VICTOR ZUBAREV, PARLAMENTARE RUSSO CHE HA SOTTOSCRITTO UN PATTO TRA IL PARTITO DI PUTIN (RUSSIA UNITA) E LA LEGA DI SALVINI
    • TRUMP, RIDACCI L’ORO
    • IL SACERDOTE DI PIANO SORRENTO A MESSA INDOSSA LA TUNICA CON I COLORI DELLA PALESTINA: “DOBBIAMO SCHIERARCI, PER DIFENDERE CHI NON SI PUO’ DIFENDERE”
    • SONO STATI ARRESTATI A ROMA DUE POLIZIOTTI ACCUSATI DI AVERE VENDUTO HASHISH, SEQUESTRATO DURANTE LE OPERAZIONI ANTIDROGA, A UNA BANDA DI NARCOTRAFFICANTI MAROCCHINI
    • LE IMMAGINI SATELLITARI METTONO IN DUBBIO LE AFFERMAZIONI DI TRUMP SUL SUCCESSO DEGLI ATTACCHI ALL’IRAN
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA