ARRIVO’ IN ITALIA SU UN BARCONE, OGGI E’ SINDACO DI UNA CITTA’ ALBANESE DI 50.000 ABITANTI
ALTIN TOSKA, 39 ANNI, E’ L’ASTRO NASCENTE DELLA POLITICA ALBANESE E SINDACO DI CERRIK
Una storia di riscatto: Altin Toska era arrivato in Italia nel 1998 a bordo di un barcone pieno di disperati, ha vissuto per 17 anni a Brescia, città che ha lasciato quattro mesi fa per tornare in patria, partecipare (e vincere) alle elezioni e diventare sindaco della città di Cerrik, 50mila abitanti, in Albania.
Non solo: oggi è l’astro nascente della politica del paese balcanico e il premier Rama, che stravede per lui, lo ha spedito da vera star a Brescia per incontrare il sindaco Del Bono e una delegazione locale.
Il suo futuro sembra già segnato: la carica di primo cittadino sembra essere solo l’inizio di una carriera scintillante.
Mica male, per un ex clandestino che arrivava a fine mese alternandosi tra l’impiego di cameriere e quello di muratore.
Quindi una vita più tranquilla, l’integrazione e la proposta arrivata dal movimento socialista per l’indipendenza di lasciare Brescia per tornare in patria, questa volta da politico e per dare un segnale ai milioni di albanesi che hanno lasciato Tirana senza più tornare indietro.
In quattro mesi Toska è diventato un simbolo e le sue quotazioni, anche a livello di politica nazionale, continuano a salire in una nazione che ha vissuto un decennio estremamente difficile per la fuga di milioni di cittadini, sopratutto giovani.
In Albania, auspicano i suoi elettori, porterà tutte le cose positive che ha imparato in Italia.
È la storia di Altin Toska, 39enne albanese, che a Brescia si è sposato e ha avuto due figlie. «Ero scappato da casa perchè era impossibile vivere in Albania. Avevo 22 anni e non avevo detto nulla ai miei genitori. Sapevo che sarei potuto morire in mare», ha spiegato Toska che ad aprile ha accettato l’invito del movimento socialista per l’indipendenza e si è candidato alle elezioni per il Comune di Cerrik, 50mila abitanti, vincendole.
«Non potevo dire di no al mio paese. Non è stato facile perchè la mia famiglia che mi ha seguito ormai era bresciana a tutti gli effetti. Io – ha aggiunto Toska – governerò in base a quello che ho imparato in Italia”.
Il ringraziamento va alla città adottiva: «Grazie Brescia, l’auspicio è che molti albanesi tornino in patria prendendo le cose buone dell’Italia».
La figlia ha scritto nei giorni scorsi una lettera a Del Bono, sindaco di Brescia, che recitava: «E’ una città che resterà sempre nel mio cuore».
(da “il Corriere della Sera”)
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