DI MAIO ANNUNCIA IL “PATTO CIVICO” PER L’UMBRIA (CON IL PD)
ZINGARETTI E LEU APPROVANO: “AVANTI CON IL CONFRONTO”
Luigi Di Maio scrive una lettera al Resto del Carlino per annunciare la volontà di creare un patto civico per l’Umbria. Ovvero di andare con il MoVimento 5 Stelle alle elezioni regionali in alleanza con una lista civica — come prevedono le ultime modifiche allo statuto fatte votare su Rousseau ai grillini — proprio secondo quella direttiva che portava a un accordo con il Partito Democratico.
Ufficialmente Di Maio non cita il PD nella lettera e ci tiene a far sapere che l’iniziativa parte da lui. Ma proprio di questo si parlava nei giorni scorsi anche dalle parti del partito di Zingaretti:
Lo scandalo che ha colpito la sanità non è un tema da usare in campagna elettorale, bensì un momento da tenere ben presente per capire che cosa vogliamo non accada più. Perchè non è più accettabile che un cittadino onesto si presenti legittimamente a un concorso pubblico in un settore cruciale come la sanità e si veda tagliato fuori da giochi di potere.
Lo dico con molta sincerità , a questo giro non può risolversi tutto con una campagna elettorale in cui ci si lancia accuse reciproche su chi ha fatto peggio. Per noi sarebbe facile accusare qualcuno, ma vedere l’Umbria colpita da un male endemico come la corruzione, deve portarci a un ragionamento molto più alto.
Attenzione: secondo Di Maio il M5S rinuncerà agli assessorati e sarà presente solo in consiglio regionale, senza pretendere assessorati (così Salvini non potrà accusare di poltronismo o, nel caso, avrà la risposta pronta):
Io credo che questa terra in passato abbia sempre dimostrato di avere gli anticorpi per fermare questo genere di pratiche. Se quegli anticorpi, anche nella gentilissima Umbria, sono venuti meno, evidentemente è ora di cambiare il modo d’intendere la politica. E per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni, secondo me c’è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi. Ovviamente ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso. Qualcuno parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune.
E il progetto prevede per adesso la chiamata a tutti i partiti:
Un patto civico, che veda un candidato presidente fuori dalle appartenenze partitiche e che possa mettere al centro un programma innovativo, di punti veri e realizzabili. Un programma che possa ispirare serietà , fiducia e competenza. Credo sia ora di dare una sterzata e cambiare del tutto le persone chiamate a gestire questa Regione. VORREI essere più chiaro. Tutte le forze che credono nel bene comune di questa regione facciano un passo indietro, rinunciando ai propri candidati presidente, e mettano fuori dalle liste quei candidati che hanno avuto a che fare con il passato di questa regione e gli impresentabili
Chiediamo che sottoscrivano insieme a noi un appello ai cittadini, proponendo alle migliori risorse di questa regione di farsi avanti. Queste risorse ci sono. Chiedendo a una personalità all’altezza di proporsi come candidato presidente. Sosteniamolo e diamogli autonomia piena per formare una squadra di super-competenti, senza interferenze della vecchia politica. Noi svolgeremo il nostro ruolo in Consiglio regionale
Tuttavia già sappiamo che il centrodestra candiderà la leghista Donatella Tesei. Ora il copione prevede che il PD risponda sì. Dopodichè, l’alleanza sarà fatta. La parte curiosa della vicenda è che ieri il Capo Politico M5S aveva convocato una riunione degli attivisti su Rousseau ma lì non ha annunciato nulla. Ha preferito scrivere domenica a un quotidiano.
Una proposta che trova un’immediata adesione sia del Pd che di Leu.
Il segretario dem Nicola Zingaretti afferma infatti che “anche in Umbria il confronto può andare avanti. Ci sono tutte le condizioni per un processo nuovo che valorizzi la qualità e metta al centro il lavoro, la sostenibilità e il bene dei cittadini umbri”. Parla anche il commissario umbro del Pd Walter Verini, secondo cui “le parole di Luigi Di Maio rappresentano un fatto nuovo e significativo: un’intesa a livello regionale può essere praticata”. Per Verini “Di Maio offre un terreno di confronto con alcuni punti certamente condivisibili e da noi già da tempo acquisiti e altri sui quali confrontarci. Così come avvenuto per il governo nazionale, sarà quella di confronti ravvicinati sui programmi, la sede nella quale dialogare e trovare gli auspicabili punti d’incontro. Tutto questo – sottolinea Verini – nell’interesse e per il futuro di una regione come l’Umbria non non può e non vuole essere ‘presa’ dai sentimenti di odio e intolleranza che Matteo Salvini diffonde a piene mani”.
Per Leu è un tweet di Roberto Speranza, segretario nazionale di Articolo Uno e ministro della Salute ad aprire: “Una nuova stagione di civismo è la strada giusta per l’Umbria. Da Di Maio arrivano oggi parole di buon senso, che non devono essere lasciate cadere. Per me il punto essenziale è la difesa dei valori portanti della Costituzione, a partire dalla dignità del lavoro e dalla lotta contro le diseguaglianze”. Anche per Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, “la lettera di Di Maio che invita a ripensare il governo dell’Umbria a partire da un patto civico nuovo e in discontinuità col passato è giusta e condivisibile”.
(da agenzie)
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