GIORGIA MELONI E I PIANI ALTI DELLA RAI SONO NEL PANICO DOPO L’ANNUNCIO DI RANUCCI CHE DOMENICA A “REPORT” SQUADERNERA’ UN NUOVO CASO BOCCIA- SANGIULIANO (MA AL MASCHILE) CHE TERREMOTERÀ IL MINISTERO DELLA CULTURA BY GIULI
“CI SONO DOCUMENTI E CHAT CHE FAREBBERO IPOTIZZARE RESPONSABILITÀ LEGATE AD ALTE CARICHE DI FRATELLI D’ITALIA” … FARI PUNTATI SULLA PRIMA NOMINA DECISA DA GIULI: LA RIMOZIONE DEL CAPO DI GABINETTO FRANCESCO GILIOLI E LA SUA SOSTITUZIONE CON FRANCESCO SPANO … PARTE DEL SERVIZIO RIGUARDA LE SPESE SOSTENUTE AL MAXXI DALL’EX GIORNALISTA DI “LIBERO”. A CHI CHIEDE SE I SERVIZI POSSANO INDURRE LE DIMISSIONI DEL MINISTRO, IL CONDUTTORE HA RISPOSTO: “FAREBBE BENE A GUARDARE INTER-JUVE”
Un “altro caso Boccia-Sangiuliano”, anzi due. Che coinvolgerebbero sempre il ministero della Cultura, non Gennaro Sangiuliano, ma anche “alte cariche di Fratelli d’Italia”.
È bastato l’annuncio di Sigfrido Ranucci per scatenare il panico dalle parti di Palazzo Chigi e fibrillazioni ai piani alti della Rai che chiedono di vedere in anticipo la puntata.
§Dentro FdI se ne sta occupando direttamente il responsabile comunicazione del governo, Giovanbattista Fazzolari, che sta vagliando chat di ogni tipo. I messaggi si rincorrono tra mille ipotesi e insinuazioni, e tutti a chiedersi: “E ora a chi tocca?” Sui siti impazza il toto-guaio: sono le rivelazioni dell’ex capo di gabinetto di Sangiuliano, Francesco Gilioli?
Rischia il ministro Alessandro Giuli che ne ha preso il posto? È ancora il “caso Spano” che ha voluto come capo di Gabinetto nonostante i trascorsi giudiziari? Si vedrà, ma nel volgere di poche ore la tensione raggiunge i piani alti della Rai, tra email con richieste di spiegazione e la pretesa di visionare la puntata con giorni e giorni d’anticipo sulla messa in onda.
Domenica torna Report e le anticipazioni del conduttore Ranucci mandano in tilt la politica. Prima da Lilli Gruber a La7, poi ai microfoni di Un giorno da Pecora, Ranucci ha parlato di tre inchieste che di sicuro non piaceranno al governo. Con molti emissari che cercano di capirci qualcosa, di carpire un nome o tracciare almeno un perimetro di sicurezza. E invece brancolano nel buio.
Il piatto forte è un “nuovo caso Boccia” al ministero della Cultura. “Non riguarda Boccia, ma come modalità di operazione è un caso simile – rivela Ranucci a Un Giorno da Pecora –. Potrebbe essere al maschile. Riguarda sempre il ministero della Cultura, ma Sangiuliano non c’entra”. I casi peraltro sarebbero due. Se nella vicenda che ha portato alle dimissioni dell’ex direttore del Tg2 sono stati solo scalfiti altri esponenti del partito di Giorgia Meloni, questa volta le cose potrebbero andare diversamente. “Ci sono documenti e chat – fa sapere il conduttore – che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia”.
Il pensiero va alla prima nomina decisa da Giuli tra qualche polemica: la rimozione del capo di gabinetto Francesco Gilioli e la sua sostituzione con Francesco Spano. Il ministro è stato anche convocato dalla Procura di Roma che conduce le indagini su Maria Rosaria Boccia dopo la denuncia di Sangiuliano.
Repubblica ha riportato indiscrezioni secondo cui Gilioli potrebbe essere stato rimosso proprio per aver “passato” documenti riservati proprio a Report. “A noi non risulta”, assicura Ranucci, e neppure che lo abbiano fatto Boccia e i suoi legali. Parte del servizio riguarda invece le spese sostenute al Maxxi proprio da Giuli. A chi chiede se valgano le sue dimissioni, il conduttore ha risposto “non lo so, gli consiglierei di seguire Inter-Juventus, visto che è un appassionato di calcio”.
Un nuovo caso Boccia ma «al maschile». Con altre chat private svelate. E il ministro della Cultura Alessandro Giuli che forse «farebbe bene» a guardare Inter-Juventus domenica 27 ottobre, giorno della prima puntata della nuova stagione di Report. Per non arrabbiarsi troppo. L’annuncio di Sigfrido Ranucci sul caso e sul coinvolgimento di «alte cariche di Fratelli d’Italia» ha scatenato una ridda di voci e di ipotesi su quale potrebbe essere lo scoop della trasmissione di Raitre.
Si tratterebbe di un caso simile a quello dell’imprenditrice di Pompei. «Ma Sangiuliano non c’entra, anzi per me può dare ancora tanto alla Rai», ha detto il conduttore. Tradendo forse con la difesa d’ufficio dell’ex direttore del Tg2 una vicinanza inattesa. Mentre in via del Collegio Romano si interrogano sul possibile ruolo di Francesco Spano e Francesco Gilioli.
«Responsabilità legate ad alte cariche di FdI»
Ranucci ha detto che «ci sono documenti e chat che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di FdI». Il Corriere della Sera scrive oggi che tra le indiscrezioni alcune rimandano proprio a Spano. Nominato da Giuli capo di gabinetto nonostante le polemiche di Pro-Vita e dei giornali di destra. Che hanno ricordato il suo ruolo di ex direttore dell’Unar (l’ufficio di Palazzo Chigi contro le discriminazioni).
Mentre nel mirino di Report ci sarebbe proprio il rapporto tra di lui e Giuli. L’annuncio ha scatenato l’indagine interna in FdI. Se ne sta occupando Giovanbattista Fazzolari, che sta vagliando le chat di gruppo per trovare qualche indizio. Mentre sono partite richieste di spiegazioni ai piani alti della Rai. I casi, fa sapere Il Fatto Quotidiano, sarebbero due.
Mentre una parte del servizio riguarderebbe le spese di Giuli al Maxxi. Con i costi lievitati, gli incassi crollati e le relazioni internazionali interrotte. Ranucci ha fatto intendere che in questo caso il “favorito” sarebbe un uomo e non una donna. Mentre altre voci sostengono che la nuova inchiesta potrebbe aver messo nel mirino Fabio Tagliaferri e la sua nomina in Ales.
Di Tagliaferri è noto il legame con Arianna Meloni. Fatta da Sangiuliano, però, e non da Giuli. Su spinta, si scrisse all’epoca, proprio della sorella della premier.n Tagliaferri ha già replicato: «Non trovo un nesso tra la mia nomina di febbraio e ciò che sta succedendo oggi. Ho fatto politica in FdI insieme ad Arianna per anni».
(da agenzie)
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