GRANDE VITTORIA DELLA LAMORGESE A MALTA: L’ITALIA NON E’ PIU’ SOLA, ACCORDO ITALIA, MALTA, GERMANIA, FRANCIA E FINLANDIA
HA FATTO DI PIU’ LA NUOVA MINISTRA IN QUINDICI GIORNI CHE IL SEQUESTRATORE DI PERSONE IN UN ANNO : ROTAZIONE PORTI DI SBARCO, RICOLLOCAZIONE IMMEDIATA IN TUTTA EUROPA, RIDISTRIBUZIONE ANCHE DEI MIGRANTI ECONOMICI CHE NON SARANNO PIU’ A CARICO DELL’ITALIA… POCHE PAROLE DELLA MINISTRA: “MOLTO SODDISFATTA”
Trovato un accordo sui migranti al mini-summit della Valletta tra Italia, Francia, Germania, Malta e Finlandia.
L’intesa riguarda i ricollocamenti dei richiedenti asilo in “tempi molto rapidi”, ha annunciato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al termine dei lavori. L’accordo – ha spiegato – prevede che “entro quattro settimane” i migranti richiedenti asilo vengano ricollocati in altri Paesi che si faranno carico delle procedure di verifica dei requisiti e degli eventuali rimpatri.
Un risultato impensabile fino a un mese fa per l’Italia, dal momento in cui le verifiche sullo status dei richiedenti asilo (e dunque l’iter per distinguere tra rifugiati e migranti economici) saranno a carico dei Paesi in cui i migranti verranno ricollocati.
L’intesa si articola in quattro punti:
1) “rotazione volontaria” dei porti di sbarco, non solo quando quelli di Italia e Malta sono saturi;
2) “redistribuzione dei migranti su base obbligatoria” con un sistema di quote che verrà stabilito in base a quanti dei 28 paesi Ue parteciperanno all’intesa;
3) tempi “molto rapidi” (4 settimane) per i ricollocamenti;
4) la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato.
“Da oggi Italia e Malta non sono più sole, c’è la consapevolezza che i due Paesi rappresentano la porta d’Europa”, ha dichiarato Lamorgese, dicendosi “molto soddisfatta”. “Il testo predisposto va nella giusta direzione – ha aggiunto – ci sono contenuti concreti e abbiamo sciolto dei nodi politici complicati”.
L’auspicio dell’Italia, ha sottolineato la titolare del Viminale, è che l’accordo sia condiviso quanto più possibile tra i paesi Ue.
“Accolgo con favore l’esito positivo sui meccanismi temporanei a seguito degli sbarchi”, ha scritto su Twitter il commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos. “Conto che altri Stati membri si uniscano quando discuteranno di questo al Consiglio Giustizia e Affari interni l′8 ottobre. I progressi sono possibili se c’è volontà politica”, ha concluso Avramopoulos.
Quello che è avvenuto oggi a Malta è “molto importante, un primo passo concreto per un approccio di vera azione comune europea”, ha commentato la ministra dell’Interno Lamorgese. “Ho trovato un clima davvero positivo perchè la politica migratoria va fatta insieme agli altri stati. Noi abbiamo sempre detto che chi arriva a Malta e in Italia arriva in Europa. E oggi questo concetto fa parte del comune sentite europeo”, ha aggiunto.
Secondo Horst Seehofer, ministro dell’Interno tedesco, il “meccanismo di emergenza” su cui si è trovato un accordo oggi a Malta “aprirà la strada alla revisione della politica comune europea d’asilo”, ovvero del regolamento di Dublino.
Il ministro tedesco ha specificato che oggi sono stati “identificati alcuni regolamenti che aiutano Italia e Malta con procedure chiare e prevedibili per la riduzione dei rifugiati” e si è detto “ottimista che in un breve futuro riusciremo a fare una politica comune europea”.
Da New York, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu, il premier Giuseppe Conte ha commentato: “Macron mi ha dato grandi aperture, e c’è grande disponibilità da parte di partner europei”
(da “Huffingtonpost”)
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