I DOCUMENTI CHE IN REALTA’ NON PROVANO NULLA
SOLO LA MAGISTRATURA PUO’ ACCERTARE SE VOLI, TRENI E SOGGIORNI SONO STATI PAGATI PERSONALMENTE DA SANGIULIANO E NON DAL MINISTERO COME SOSTIENE LA BOCCIA
L’agenzia di stampa Adnkronos sostiene che “il ministero non ha pagato per Boccia” e che “il ministro ha comprato voli e treni per l’imprenditrice campana con la sua carta di credito”. Le prove? “Adnkronos ha potuto visionare una serie di documenti e verificare con alcuni protagonisti di questa storia quanto sostenuto dal titolare del dicastero di via del Collegio Romano. Da quanto risulta all’agenzia, le spese sono state sostenute dal ministro (con la sua carta di credito personale), dagli enti organizzatori, e in un’occasione direttamente da un sindaco”
Chi siano i “protagonisti” cui fa riferimento è facile intuire: lo staff di Sangiuliano o lui stesso. Quali siano i “documenti” non è dato sapere visto che a corredo dell’articolo appare solo una prenotazione di un volo con Ita con carta di credito non intestata per un importo di 486,72 euro si presume alla Boccia (ma il nome non appare).
Da qui alcune domande che non hanno risposta nell’articolo:
1) Quante carte di credito ha Sangiuliano? Solo la sua “personale” o anche una a lui intestata per le spese da ministro?
2) Per quale motivo, se avesse provveduto personalmente e in maniera “riservata” a pagare il biglietto aereo a Boccia, invece di inviare a lei direttamente il biglietto, quest’ultimo arriva a Boccia dal capo di gabinetto del Ministero (come da copia pubblicata dalla Boccia)?
3) L’agenzia di stampa ha visionato il registro delle spese di rappresentanza del Ministro per verificare se tali spese sostenute “personalmente” non sono poi state scaricate in un secondo tempo sui conti del ministero?
Riportiamo a tal proposito la dichiarazione della Boccia: “il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro”
Ci auguriamo che, dopo l’esposto di Bonelli, questi interrogativi trovino risposta dall’unica autorità competente a verificare i fatti, ovvero la Magistratura.
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