LA SCENEGGIATA NAPOLETANA DI SANGIULIANO: “AVEVAMO UNA RELAZIONE, MA NON HO SPESO SOLDI PUBBLICI”
“MELONI HA RESPINTO LE MIE DIMISSIONI”.. LA BOCCIA: “INIZIANO LE BUGIE”
«Avevamo una relazione che attiene alla sfera affettiva. Ma non sono ricattabile: non ho mai speso soldi pubblici». Lo ha dichiarato il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano al Tg1, in una lunga intervista, a proposito del suo rapporto con Maria Rosaria Boccia. Le sue parole arrivano dopo giorni in cui il caso Sangiuliano – Boccia è stato al centro delle cronache.
«Io riaffermo categoricamente che mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. Ho pagato io», ha ribadito il ministro, mostrando anche alcuni estratti conto e numerose ricevute a sostegno delle sue parole. «I suoi viaggi li ho pagati da me con la mia carta di credito personale». Per questo Sangiuliano ritiene di non essere «ricattabile»: «In una funzione pubblica», spiega, «si è ricattabili se si è usato impropriamente il denaro pubblico».
«Ho presentato le mie dimissioni alla premier, che le ha respinte», ha dichiarato Sangiuliano.
Il Pd: «Mortificato il servizio pubblico»
Per il Pd, l’intervista è «uso privato del servizio pubblico». «L’imbarazzante vicenda che ha coinvolto il Ministro, le istituzioni, l’organizzazione del G7 ad oggi non è stata chiarita», si legge in una nota del partito, diffusa pochi minuti dopo il Tg1.
«Questa non è informazione pubblica, è un regime di informazione che mortifica il servizio pubblico ad un uso privato. Chiediamo la convocazione dei vertici Rai in Commissione Vigilanza», fa sapere inoltre il Pd.
Poche ore prima dell’intervista al Tg1, Boccia aveva pubblicato su Instagram una Storia con il logo del notiziario, l’immagine di una grossa porzione di pop corn e poche parole: «Tutto arriva per chi sa aspettare». E poi: «Spero di non dover smentire ancora, un bugiardo recidivo in parlamento non sarebbe sicuramente gradito».
Pochi minuti dopo la messa in onda delle anticipazioni dell’intervista, ecco arrivare altre Storie, dal tono sibillino. «Iniziamo a dire bugie», scrive Boccia, che poi cita – senza aggiungere alcun commento – una delle affermazioni del ministro: «Su questo terreno non sono ricattabile…».
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