OPPIDO, ‘NDRANGHETISTI TRA LE BESTEMMIE: “CHI TOCCA L’ORO DELLA MADONNA MUORE”
UN AFFILIATO ALLA COSCA MAZZAGATTI, INTERCETTATO, RACCONTA COSA SUCCESSE A TRE PICCIOTTI CHE RUBARONO I GIOIELLI “DONATI” ALLA STATUA
Ascoltando le parole del video esclusivo de ilfattoquotidiano.it si può capire meglio cosa è successo ad Oppido Mamertina (provincia di Reggio Calabria) e qual è in Calabria il rapporto tra religiosità , chiesa e ‘ndrangheta.
Perchè qui a parlare non è un sociologo studioso dei fenomeni criminali, nè un giornalista anticalabrese, razzista e figlio di buona donna (come in questi giorni va scrivendo qualche quotidiano alla ricerca di consensi alla ‘nduja), ma un mafioso.
Un figlio della ‘ndrangheta, Simone Pepe, uno che in un’altra intercettazione ha descritto nei minimi particolari come ha fatto divorare dai porci un suo nemico abbattuto a colpi di spranga.
Non proprio un timorato di Dio. Fa vedere su Youtube ad un suo amico il video della processione, descrive come viene militarmente gestita l’intera funzione, e soprattutto come la ‘ndrangheta si sia impossessata della “vara”, l’altare sul quale ondeggia la statua della Madonna delle Grazie.
“I più alti davanti” e poi la gente che urla “Viva Maria”. Povera Maria nelle mani di assassini e criminali senza scrupolo e senza fede.
Fa regali alla Madonna il boss del paese e ne è geloso custode.
L’uomo che parla in questa intercettazione racconta di tre picciotti di basso rango che una volta rubarono l’oro destinato alla statua.
“Minchia li ammazzarono tutti”, dice con orgoglio.
Lui, piccolo uomo dall’inesistente onore, aveva donato un anello alla Vergine. Ma lo rubarono, e allora il nostro fece il giro “di tutti gli orefici della Piana di Gioia Tauro” e li avvertì: se qualcuno vuole rivendere quei monili “lo devo sapere io prima di tutti”. L’oro fu ritrovato, ovviamente, e una notte l’anello regalato alla Madonna tornò al suo posto, al dito mignolo della Madre di Cristo.
Il picciotto sa tutto di chiesa e religione. “L’Arcangelo Gabriele, quello con la spada che cacciò Lucifero dal Paradiso, ci protegge. Quando mi hanno battezzato hanno bruciato la sua immagine nel palmo della mia mano”.
E allora di cosa stiamo parlando, perchè attaccare i giornali e i giornalisti che hanno raccontato lo schifo della processione di Oppido Mamertina e l’umiliazione della Madonna costretta ad inchinarsi davanti alla casa di un boss ergastolano?
Enrico Fierro e Lucio Musolino
(da “il Fatto Quotidiano”)
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