SALVINI CONTESTATO PURE DAI GIOVANI ALPINI: “TOGLITI IL NOSTRO CAPPELLO, PAGLIACCIO”
“VIENE QUA PER AVERE VISIBILITA’ E METTE UN CAPPELLO DI CUI NON CONOSCE NEANCHE LA STORIA”
Ieri è andata in scena la festa degli alpini a Parco Sempione in quel di Milano, e naturalmente Matteo Salvini non poteva mancare.
Il Capitone si è preso molti applausi tra i vecchi, ma anche, racconta oggi Repubblica, una contestazione dai giovani:
Non è invece salito sulla blindo armata Centauro, chissà perchè, ha però rilanciato l’idea (dell’Ana) di un servizio civile o militare per i giovani, «nei pronto soccorso, pronto intervento, protezione civile, sarebbe utile per tanti ragazzi e ragazze.
Qui è arrivata una delle contestazioni, da parte di due ragazzi, lei — una studentessa della Cattolica — ha urlato «vergogna! Il servizio militare obbligatorio non lo vogliamo», ed è stata fermata e identificata dalla polizia, ma avuto ancora il tempo di dire che Salvini «non è una popstar, e ci governa anche male».
«Via il cappello! Toglilo subito», da un gruppetto di alpini bresciani giovani arrivano altre urla al passaggio del ministro, «è tutta una pagliacciata, approfitta della nostra manifestazione», protesta Fabio, assieme agli ex commilitoni Virgilio e Ugo, di Palazzolo sull’Oglio.
«È una gran pagliacciata, viene qui perchè siamo in tanti, per avere visibilità , mette su un cappello che ha una storia che non conosce nemmeno, quanti alpini sono morti con questo cappello in testa, ministro, lo sa?».
«E non è neanche il ministro della Difesa, cosa ci fa qua?». In più, ha fatto il militare in fanteria.
E contestazioni più dure il ministro le raccoglie in serata ad Albenga, provincia di Savona, dove viene accolto da un centinaio di persone che in coro gli danno del “fascista”.
(da agenzie)
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