Settembre 6th, 2009 Riccardo Fucile
I RICORSI AL TAR LIGURIA CONTRO RIFIUTO, REVOCA O MANCATO RINNOVO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO NEL 2009 SONO AUMENTATI DEL 46%… NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI ARRIVATI A SENTENZA, HANNO AVUTO RAGIONE GLI STRANIERI CHE SI SONO OPPOSTI AL RIFIUTO DEL PERMESSO
Gli avvocati specializzati nel diritto degli immigrati, all’avvio della nuova campagna di emersione dalla clandestinità , rivolta alle donne extracomunitarie che aspirano a lavorare come badanti al fianco dei nostri anziani, prevedono un milione di domande di regolarizzazione in tutta Italia e 10.000 solo a Genova.
I legali sono ormai rodati nella difesa legale degli immigrati che non fa quasi notizia l’impennata dei ricorsi al Tar che si è registrata nei primi sette mesi di quest’anno: oltre il 45% di aumento dei processi, di cui già definiti circa la metà .
In oltre il 30% dei casi già sentenziati hanno prevalso le ragioni dello straniero che si è opposto al rifiuto del permesso di soggiorno, alla sua revoca o al mancato rinnovo del permesso.
Solo il 12% dei casi ha visto soccombere in giudizio l’immigrato.
Una netta inversione di tendenza rispetto al passato, quando i no del giudice amministrativo ai ricorsi erano stati del 51%, mentre le vittorie si erano fermate al 35%. Continua »
argomento: denuncia, Genova, Immigrazione, Politica | Commenta »
Settembre 6th, 2009 Riccardo Fucile
SOLO 100 MULTE IN SETTE MESI NEL CAPOLUOGO LIGURE… MARONI AVEVA AMPLIATO I POTERI DEI COMUNI PROMETTENDO UN RITORNO AL DECORO… SOLO 318 COMUNI HANNO ADERITO SU 8.000 E LE CITTA’ RESTANO SPORCHE COME PRIMA
A distanza di sette mesi, l’ordinanza comunale sul decoro urbano, nonostante il clamore iniziale, a Genova non ha prodotto nulla o quasi: appena 100 le multe elevate in oltre 200 giorni.
L’ordinanza fa parte di una serie di misure, su alcol, prostituzione e decoro, varate anche in altre città italiane, a seguito del decreto Maroni che aveva ampliato i poteri dei Comuni.
Un flop federalista insomma, visto che su 8.000 comuni italiani solo 318 sono stati i sindaci che hanno firmato nuove ordinanze sulla sicurezza urbana, dopo il decreto nazionale.
A dimostrazione che non contano le teorie enunciate, ma i fatti concreti che come sempre latitano. Sulla carta il provvedimento voluto dal sindaco di Genova prometteva di fare piazza pulita di coloro che per strada consumano “in modo indecoroso o indecente, seduti o sdraiati, bevande e alimenti”, di chi “si trattiene nei medesimi luoghi, senza soluzione di continuità , sollecitando in maniera petulante e molesta questue e altre offerte in denaro” e di chi “intralcia in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone, occupando gli spazi destinati ai disabili”.
Sarebbe insomma stato lecito aspettarsi un’impennata di sanzioni, invece poco o nulla.
Però l’importante è aver dato la “percezione che qualcosa si facesse”.
Il sindaco a Genova era riuscita a complicare la vita dei vigili urbani, emanando pure una circolare attuativa dell’ordinanza che, di fatto, mitigava gli effetti più rigidi della stessa.
Si diceva che come leva dell’azione del vigile di turno vi doveva essere il presupposto che la situazione riscontrata costituisse un pericolo di “sicurezza urbana”, ovvero ” l’intervento è previsto in quei casi in cui si verifichino danni per l’incolumità delle persone o del patrimonio pubblico”. Continua »
argomento: Ambiente, Comune, Politica | Commenta »